Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica
Relax e altre passioni => Chiacchere in libertà - di tutto un po' => Topic aperto da: Mrbones67 - Ottobre 10, 2014, 22:59:07 pm
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Oh GT non farmi preoccupare....come stai? I servizi su Genova sono inquietanti...dacci notizie.
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Mi associo.
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Sta benissimo, incontrato oggi al Turin Penshow!
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Mi fa piacere sapere che il Tubi nazionale sta bene.
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Grazie, gente.
il vostro interessamento mi commuove.
Ringrazio Riccardo per avere subito dato notizie tranquillizzanti; io sono riuscito a collegarmi solo ora.
Grazie a tutti, a chi mi ha telefonato, a chi mi ha mandato mail ed a chi ha chiesto notizie qui.
Tranquilli, il vecchio Tubi non s'è nemmeno troppo bagnato nonostante si muova in scooter.
Certo che qui è, per l'ennesima volta, un bel casino; difficile affibbiare responsabilità precise: sicuramente scelte sbagliatissime sono state fatte negli anni '50 - '60, ai tempi in cui si costruiva in maniera selvaggia, pensando di poter restringere impunemente gli spazi di rivi e torrenti. Demenziale, in questi ultimi anni, la decisione di spendere diversi milioni di euro per rifare la copertura del Bisagno: l'occasione doveva essere colta per fare la scopertura del torrente e dare, in caso di esondazione, modo all'acqua di espandersi su diversi ettari anziché mandare in pressione la copertura facendo rigurgitare l'acqua all'imbocco.
Altre responsabilità l'hanno i tromboni di politici e loro sgherri che hanno fatto in intendere che i sistemi di previsione fossero infallibili, quando la meteorologia nella nostra area e estremamente complessa e per quanto tecnologie e modelli matematici abbiano fatto passi da gigante, una certa percentuale di errore resta possibile. Non credo che se non è stato dato l'allerta sia per la cialtroneria di qualcuno, ma verosimilmente solo perché gli strumenti non ne evidenziavano le condizioni. Ora c'è solo da sperare che il solito magistrato imbecille, che in queste circostanze non manca mai, non si metta a spargere avvisi di garanzia come sementi, demotivando i tecnici preposti e/o inducendoli a dare allerta non appena il tempo si rannuvola. Tanto per non rischiare.
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Aspettavo proprio di sapere che Tubi era arrivato sano e salvo al Penshow. Viva Tubi!
Per il resto a Genova na tristezza infinita. ..
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TUBI FOR PRESIDENT!!!
:set2010039: :set2010039: :set2010039:
Ma quanto condivido al 100%, anzi al 1000x1000, le cose che scrive il Tubi!
Perchè le persone di buonsenso hanno così poco credito nella PA, mentre gli imbecilli troneggiano?
Nello stile di Sua Eccellenza Il Lord, mi viene in mente un detto piemontese:
Quandi la merda a monta a scagn, ò che spusa ò che fa dann
(la ó si legge o, la o si legge u, e la u si legge uh!).
La preoccupazione maggiore non è assicurarsi che le cose funzionino bene, evitando spreco di tempo e di denaro, in altre parole, lavorare con onestà, competenza ed efficienza, no, ciò che conta è pararsi il culo e rispettare le procedure.
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Condivido in tutto il pensiero di Tubi; la follia dell'uomo é enorme, specialmente in Italia.
Cementifichiamo e diamo permessi di costruzione in aree a rischio e poi ci piangiamo addosso in occasioni come queste. Poi, per ultimo, scarichiamo responsabilità (Arpa nella fattispecie) addosso a qualcuno per aver fatto errate previsioni, quasi a ritenere che se fosse stata data l'allerta meteo il Bisagno non sarebbe straripato......Ovviamente la magistratura ci metterà del suo per incasinare ancor di più la questione.
Infine non concordo con il "filipello" pensiero; Tubi é troppo di buon senso per essere candidabile a presidente......
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Ve ne dico un'altra: quando nel recente 2011 l'alluvione fece diverse vittime, le polemiche al solito divamparono, quella volta molto più mirate sulla zona dove c'erano stati tutti o quasi tutti i morti, ovvero il Rio Fereggiano. Guardato in estate, in periodo secco, fa ridere: portata pari sì e no alla pisciata di un cavallo. Con piogge del tipo quelle cadute nei giorni scorsi, è un'altra cosa: raccogliendo le acque di un bacino abbastanza esteso, costretto nel suo alveo striminzito, fa paura. Ma d'estate devono averlo guardato gli ispirati urbanisti che hanno deciso che nel suo compluvio potevano benissimo starci una strada e qualche fila di case: per quella poca acqua qualche metro quadrato di sezione era già fin troppo. Lui non è d'accordo, e quando lo spazio assegnatogli non gli basta, se ne prende altro, ovvero quello della strada, dilavando accuratamente auto, moto, bus persone ecc.
Ma ormai il danno è fatto: come si può pensare di demolire un quartiere intero? Bisognerebbe però a questo povero rivo qualcosa almeno riconoscergli, per esempio una costante pulizia dell'alveo. Ma naturalmente mancano sempre i quattrini. Allora quantomeno andrebbe attentamente monitorato, quando ci sono acquazzoni come quelli scorsi. E qui viene il bello. Probabilmente gli scandali per la mancata chiusura della strada e le conseguenti morti sono arrivati molto smorzati al di fuori dei confini locali, ma è venuto fuori che i soliti sgherri, nominati fiduciariamente, senza concorso e selezioni dai politici, falsificarono i verbali sull'orario dello straripamento e della comunicazione sul livello di guardia del Fereggiano da parte di un volontario che avrebbe dovuto recarsi sul posto, ma non riuscì a giungervi. Si potrebbe aprire un capitolo su quanto astuta sia stata la possibilità offerta per simili assunzioni di comodo, giustificate col consentire di dotarsi di elementi eccelsi che potessero compensare la nota e congenita imbecillità dei dipendenti di ruolo. I fatti dimostrano poi la realtà delle cose e questa gente, mediocre quando va bene, ha nel loro padrino non un superiore ma un padrone: la priorità massima quindi non è quella di fare le cose giuste, ma quella di parare le terga al suddetto. Chiusa parentesi. Torniamo a quanto affermato poc'anzi: nel 2011 un volontario doveva, a rischio della propria pelle, andare a controllare il livello di piena del torrente. Due giorni fa, il nuovo Sindaco, nel fare dichiarazioni incentrate essenzialmente sul manlevare l'Amministrazione comunale da ogni colpa, per sottolineare che nonostante il mancato allerta, con grande zelo furono attuate una serie di cose denotanti un'alta responsabilità, tra le quali inviare le pattuglie dei vigili di ronda nelle zone a rischio per riferire lo stato delle cose. Quindi tutto lascia pensare che nel 2014 siamo daccapo. Mi chiedo, ma con una città disseminata da selve di telecamere pronte a beccare qualche bischero che si avventura ignaro nella ZTL o posteggia fuori posto, un paio di telecamere sui torrenti a rischio no? Evidentemente no. Lì è giusto che ci vadano a guardare con i propri occhi i volontari della Protezione civile oppure i vigili urbani. Tanto se qualcuno ci lascia le penne può contare sul funerale pubblico, sull'essere proclamato eroe e se gli va bene pure su una medaglietta al valore.
Se qualcuno mi spiegasse....
P.S. su Youtube ci sono ancora alcuni video sull'esondazione del Fereggiano nel 2011: qui ce n'è uno che vale la pena di essere visto: https://www.youtube.com/watch?v=szWl34ufwe4
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Adesso che si discute e polemizza sugli allerta, vi invito a guardare questo filmato: https://www.youtube.com/watch?v=zKaaIv6D_Y8
E' il solito Rio Fereggiano, la situazione è la fotocopia di quella del 2011, solo che è notte e non c'è nessuno per strada.
In realtà qualcuno c'è: se arrivate, anche saltando, al minuto 4:20 circa, si vedono arrivare da monte due vetture. Trovandosi davanti la strada diventata alveo, il conducente della macchina dietro ingrana la retromarcia e scappa senza esitazioni. Quello dell'auto davanti esita un po'.... e prosegue, sino a sparire dall'inquadratura.
Ora, per una testa di questo tipo a cosa può servire dare un allerta?
Se questo tizio fosse morto, sarebbe stato giusto che qualcuno ricevesse un avviso di garanzia?
C'è da sperare che almeno c'abbia rimesso la macchina e per qualche tempo ci sia un coglione di meno per strada.
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Si dovrebbe provvedere ad una sistemazione dell'assetto idrogeologico, purtroppo i soldi destinati alle operazioni vengono spesi puntualmente in altro modo (per gonfiare certi portafogli).
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L'osceno, inoltre, é il fatto che se un privato volesse ripulire dai rovi o dai detriti di una mezza alluvione un tratto di ruscello dietro casa sua deve collezionare permessi da mezzo mondo, con tempistiche bibliche?
Se poi opera senza qualcuno di questi permessi e, per caso, i vigili urbani o la forestale intervengono è passibile di denuncia penale?
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L'osceno, inoltre, é il fatto che se un privato volesse ripulire dai rovi o dai detriti di una mezza alluvione un tratto di ruscello dietro casa sua deve collezionare permessi da mezzo mondo, con tempistiche bibliche?
Se poi opera senza qualcuno di questi permessi e, per caso, i vigili urbani o la forestale intervengono è passibile di denuncia penale?
Esatto.
Per non parlare poi di coloro che, con la città disseminata di isole ecologiche dove puoi lasciare senza alcun onere i rifiuti ingombranti, trovano non si capisce quale soddisfazione a depositare mobilia, materassi, detriti ed elettrodomestici dismessi nei greti dei torrenti. Io ci piazzerei dei cecchini....
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Ho sbagliato i segni d'interpunzione. Correggo, per evidenziare il senso di incaz..tura.
L'osceno, inoltre, é il fatto che se un privato volesse ripulire dai rovi o dai detriti di una mezza alluvione un tratto di ruscello dietro casa sua deve collezionare permessi da mezzo mondo, con tempistiche bibliche!!!!! :set2010026:
Se poi opera senza qualcuno di questi permessi e, per caso, i vigili urbani o la forestale intervengono è passibile di denuncia penale!!!! :set2010034:
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Condivido in pieno tutto quanto precede, a maggior ragione avendo cari amici a Genova. E' legittima l'indignazione, le invettive sono a dir poco blande. Lo scoramento maggiore, però, sta nel fatto che gran parte del nostro Paese è nelle miserrime condizioni della Liguria: vogliamo dimenticare quanto da ultimo è successo anche in Emilia o inToscana? In questi giorni, veramente, non si trovano più parole per commiserare, compiangere chi ha subito tutte le violenze personali - di ciò si è trattato - per le colpe negligenti di altri che dovrebbero invece attendere al nostro benessere o quantomeno alla nostra incolumità! Da sempre, mai ho capito la frase "abbiamo i governanti che ci meritiamo......"; personalmente sarò un impenitente cretino credulone avendo pensato, nel corso degli anni, non ad un cambiamento "generazionale" che poco conta (o si è persone dabbene o no, qualsiasi età si abbia) ma ad un cambiamento di mentalità al servizio di chi, in definitiva, ti ha mandato al "potere" e, scusate se è poco, obtorto collo ti paga profumatamente. Grazie per avermi concesso un piccolo sfogo, auguri al Tubi e a ognuno.
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Coi temi introdotti il discorso si fa indubbiamente complesso ed articolato.
Secondo me l'assunto "abbiamo i governanti che ci meritiamo" è semplicistico, ma un fondo di verità ce l'ha: sono decenni che la maggior parte degli italiani ha perso fiducia nella politica e nei suoi esponenti, ai quali solo a poche eccezioni non calzano a meraviglia le definizioni di parassita, nepotista, marchettaro, ecc.. Solo che la maggior parte degli italiani, sino a quando è durato un relativo medio benessere ha concepito costoro in modo analogo a come inconsciamente un cane percepisce zecche e pulci: danno prurito ma entro un certo numero sono tollerate senza troppi problemi dal sistema. Solo che se zecche e pulci da una decina diventano un migliaio, il sistema cane tracolla. Se poi il cane è un po' anemico ne bastano anche molte meno. E sentendo la sua sopravvivenza minacciata s'incazza, si ribella, inveisce, con una spiccata tendenza a fare d'ogni erba un fascio ed una altrettanto pericolosa tendenza a cedere alla seduzione di soluzioni forcaiole. Meglio sarebbe sicuramente stato essere più partecipativi e magari anche partecipi in scelte che anche per disinteresse ci siamo poi trovati a subire. Sia chiaro che la mia è una critica, ma anche e soprattutto un'autocritica.
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Tutto vero. Il discorso è indubbiamente difficile, soluzione non esiste al malgoverno se non attraverso soluzioni cruente? Impensabile!
Ma dimmi: come può un semplice, normale cittadino essere "partecipe" se non attraverso l'espressione di un voto politico contando magari su chi si presenta come un competente galantuomo, e tanto basterebbe, ma che poi alla prova si fa fagocitare dal sistema che tutti abbiamo dovuto subire per molti, molti decenni e che oggi, né mai, verrà a finire?
Dobbiamo scendere nelle piazze magari per seguire un nuovo mestapopolo?
Le cronache che ogni giorno ci vengono proposte, tra scandali e malversazioni, mi riportano alla mente la celebre frase "Il potere logora chi non ce l'ha" e ciò, forse, è la madre di ogni nostro male; raggiungere a ogni costo il potere (potere = denaro) per fini personali, incuranti del prossimo e specie dei più deboli.
Ti saluto caramente ma sempre più scoraggiato.
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Coi temi introdotti il discorso si fa indubbiamente complesso ed articolato.
Secondo me l'assunto "abbiamo i governanti che ci meritiamo" è semplicistico, ma un fondo di verità ce l'ha: sono decenni che la maggior parte degli italiani ha perso fiducia nella politica e nei suoi esponenti, ai quali solo a poche eccezioni non calzano a meraviglia le definizioni di parassita, nepotista, marchettaro, ecc.. Solo che la maggior parte degli italiani, sino a quando è durato un relativo medio benessere ha concepito costoro in modo analogo a come inconsciamente un cane percepisce zecche e pulci: danno prurito ma entro un certo numero sono tollerate senza troppi problemi dal sistema. Solo che se zecche e pulci da una decina diventano un migliaio, il sistema cane tracolla. Se poi il cane è un po' anemico ne bastano anche molte meno. E sentendo la sua sopravvivenza minacciata s'incazza, si ribella, inveisce, con una spiccata tendenza a fare d'ogni erba un fascio ed una altrettanto pericolosa tendenza a cedere alla seduzione di soluzioni forcaiole. Meglio sarebbe sicuramente stato essere più partecipativi e magari anche partecipi in scelte che anche per disinteresse ci siamo poi trovati a subire. Sia chiaro che la mia è una critica, ma anche e soprattutto un'autocritica.
D'accordo. Bisognerebbe anche aggiungere che ad alcuni, forse molti, ovviamente non a tutti, quel tipo di politici ha anche fatto comodo. Sempre nel periodo delle vacche grasse un onorevole, un potente, un sottopancia andava bene per le raccomandazioni, per favori personali, familiari, aziendali piccoli e grandi; e del fatto che poi i politici fossero più o meno competenti, più o meno onesti, interessava una minoranza delle persone.
Quanto a Genova, ho lavorato per alcuni anni al Secolo XIX, alla redazione romana, ma andavo abbastanza spesso alle sede centrale. Ricordo tante alluvioni, quasi una l'anno, la prima che mi viene in mente fu quella del '72.... e si è sempre parlato delle stesse cose, il Bisagno, la costruzioni dove non si doveva, ecc. Ho cambiato molti giornali ma ho sempre seguito Genova per curiosità e affetto. Per le Colombiadi del '92 vennero fatte grandi promesse sulla riqualificazione del territorio, e naturalmente sulla sua messa in sicurezza. Certo, Genova è una città che deve la sua bellezza anche alla sua collocazione disgraziata: è chiusa dalle montagne, gli spazi sono ristretti. Ma la sua classe dirigente locale è sempre stata miope e meschina: siamo nella parte "europea" dell'Italia, si direbbe il contrario. Come dimostra lo scaricabarile di questi giorni, con il quale si è davvero toccato il fondo.
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Coi temi introdotti il discorso si fa indubbiamente complesso ed articolato.
Secondo me l'assunto "abbiamo i governanti che ci meritiamo" è semplicistico, ma un fondo di verità ce l'ha: sono decenni che la maggior parte degli italiani ha perso fiducia nella politica e nei suoi esponenti, ai quali solo a poche eccezioni non calzano a meraviglia le definizioni di parassita, nepotista, marchettaro, ecc.. Solo che la maggior parte degli italiani, sino a quando è durato un relativo medio benessere ha concepito costoro in modo analogo a come inconsciamente un cane percepisce zecche e pulci: danno prurito ma entro un certo numero sono tollerate senza troppi problemi dal sistema. Solo che se zecche e pulci da una decina diventano un migliaio, il sistema cane tracolla. Se poi il cane è un po' anemico ne bastano anche molte meno. E sentendo la sua sopravvivenza minacciata s'incazza, si ribella, inveisce, con una spiccata tendenza a fare d'ogni erba un fascio ed una altrettanto pericolosa tendenza a cedere alla seduzione di soluzioni forcaiole. Meglio sarebbe sicuramente stato essere più partecipativi e magari anche partecipi in scelte che anche per disinteresse ci siamo poi trovati a subire. Sia chiaro che la mia è una critica, ma anche e soprattutto un'autocritica.
D'accordo. Bisognerebbe anche aggiungere che ad alcuni, forse molti, ovviamente non a tutti, quel tipo di politici ha anche fatto comodo. Sempre nel periodo delle vacche grasse un onorevole, un potente, un sottopancia andava bene per le raccomandazioni, per favori personali, familiari, aziendali piccoli e grandi; e del fatto che poi i politici fossero più o meno competenti, più o meno onesti, interessava una minoranza delle persone.
Quanto a Genova, ho lavorato per alcuni anni al Secolo XIX, alla redazione romana, ma andavo abbastanza spesso alle sede centrale. Ricordo tante alluvioni, quasi una l'anno, la prima che mi viene in mente fu quella del '72.... e si è sempre parlato delle stesse cose, il Bisagno, la costruzioni dove non si doveva, ecc. Ho cambiato molti giornali ma ho sempre seguito Genova per curiosità e affetto. Per le Colombiadi del '92 vennero fatte grandi promesse sulla riqualificazione del territorio, e naturalmente sulla sua messa in sicurezza. Certo, Genova è una città che deve la sua bellezza anche alla sua collocazione disgraziata: è chiusa dalle montagne, gli spazi sono ristretti. Ma la sua classe dirigente locale è sempre stata miope e meschina: siamo nella parte "europea" dell'Italia, si direbbe il contrario. Come dimostra lo scaricabarile di questi giorni, con il quale si è davvero toccato il fondo.
Parole sante.
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Non so quanti sia vera la storia, ma in caso positivo questo fa capire perché l'Italia è condannata:
http://www.corriere.it/cronache/14_ottobre_20/rimosso-l-ingegnere-che-voleva-salvare-messina-edifici-rischio-c4e42dc8-5827-11e4-9d12-161d65536dad.shtml (http://www.corriere.it/cronache/14_ottobre_20/rimosso-l-ingegnere-che-voleva-salvare-messina-edifici-rischio-c4e42dc8-5827-11e4-9d12-161d65536dad.shtml)
Alfredo
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Non so quanti sia vera la storia, ma in caso positivo questo fa capire perché l'Italia è condannata:
http://www.corriere.it/cronache/14_ottobre_20/rimosso-l-ingegnere-che-voleva-salvare-messina-edifici-rischio-c4e42dc8-5827-11e4-9d12-161d65536dad.shtml (http://www.corriere.it/cronache/14_ottobre_20/rimosso-l-ingegnere-che-voleva-salvare-messina-edifici-rischio-c4e42dc8-5827-11e4-9d12-161d65536dad.shtml)
Alfredo
Non so neppure io se sia una storia vera; purtroppo però è plausibile.
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A proposito di storie vere oppure no, avete sentito quella che a quanto pare alcuni tecnici, assessori e affini di Genova avrebbero ottenuto un premi in denaro per come è stata gestita l'emergenza?
Ammetto in questo caso la mia ignoranza dato che ho sentito la notizia di sfuggita e quindi potrei anche avere capito male.
Inviato da device Android con Tapatalk
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A proposito di storie vere oppure no, avete sentito quella che a quanto pare alcuni tecnici, assessori e affini di Genova avrebbero ottenuto un premi in denaro per come è stata gestita l'emergenza?
Ammetto in questo caso la mia ignoranza dato che ho sentito la notizia di sfuggita e quindi potrei anche avere capito male.
Inviato da device Android con Tapatalk
No, Riccardo non hai sentito male. O perlomeno, l'imprecisione riguarda solo che di questi premi non beneficiano gli Assessori (loro ne hanno altri), ma i Dirigenti. E' una delle tante panzane del nuovo che avanza e dei criteri privatistici contrabbandati in mala fede dove non possono stare. Mi spiego meglio: in un azienda qualunque, poniamo che ad un capo area venga assegnato l'obiettivo di incrementare il fatturato del 2% rispetto all'anno precedente. Mettiamo che l'obiettivo venga raggiunto: l'azienda decide di premiare con una parte dei maggiori introiti chi ha contribuito al risultato. Non fa una grinza. Mettiamo che l'obiettivo invece non venga raggiunto: nessun maggiore introito, nulla da spartire. Se il risultato derivi dallo scarso impegno del capo area o da una stasi del mercato è un altro problema, ma anche in questo caso la logica non fa grinze.
Spostiamoci nel pubblico: non ci sono dei veri utili, quindi si hanno le mani libere e si può tranquillamente far passare per genio un'imbecille o viceversa: tanto tutto si giustifica tutto solo con le parole.
Si danno così obiettivi fasulli, generalmente raggiunti in partenza, che fanno parte della routine e che di sfidante non hanno nulla. Diciamo che in sostanza è un riconoscere quattrini che i contratti bloccati impedirebbero di potere erogare. Con però due pesanti ingiustizie: la prima che ci sono i soliti noti che prendono sempre qualcosa di più; la seconda che queste regalie, anche abbastanza sostanziose, vengono elargite a Direttori (in entità vergognose, pari allo stipendio annuo di un livello intermedio) ed a Dirigenti (molto meno ma sempre dei bei soldini). Non parlo per invidia perché faccio parte di questa schiera, ed anche se non sono tra gli eletti godo comunque di questi privilegi. Anche i quadri hanno le loro regalie: inferiori, ma non disprezzabili. Ai livelli più bassi, quelli che prendono stipendi davvero modesti, nulla o cose miserrime: indennità da dieci euro al mese o giù di lì.
Niente da stupirsi quindi se il Dirigente del Comune di Genova responsabile per le emergenze (giuro che non lo conosco, non lavoro in quell'ente) è stato premiato; probabilmente avrà avuto un obiettivo tipo: "predisporre una nuova grafica per i segnali che identificano le aree esondabili". O qualcosa di simile.
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Le sacrosante parole che scrive il Tubi non riguardano ovviamente solo l'area di Genova, bensì calzano perfettamente in ogni ambito della P.A.
Aggiungerei solamente un altro effetto legato a questa situazione: coloro che "non ricevono", perché appartenenti ad una casta inferiore, vivendo quotidianamente questi soprusi, perdono la voglia di lavorare e si riducono a fare il minimo indispensabile.
I generali potranno pure inventarsi le strategie migliori, ma se la truppa non va al fronte è difficile vincere le battaglie.
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Varrebbe la pena di riflettere sul preché di queste belle trovate di premi e prebende i cui nefasti effetti sono un incremento sempre maggiore della spesa pubblica, un avvelenamento dell'ambiente di lavoro fatto di gelosie, invidie e insinuazioni e, ne sono convinto, un decremento dell'efficienza. A mio modo di vedere, il motivo è uno solo: quello di avere una P.A. manovrabile, togliendo autonomia ai ruoli decisionali rendendoli ricattabili. Gente che ha avuto un incarico dirigrnziale di quelli che è possibile dare da un po' di anni "sulla fiducia", si è accesa un mutuo per comprarsi una casa facendo conto su quest'incremento di entrate: se poi il politico di turno gli chiede di avvallare una cosa di dubbia legittimità, è libero di agire secondo ciò che coscienza gli suggerisce o cede alla paura che quell'incerico potrebbe essergli revocato ed il suo stipendio ridursi di 3-400 euro mensili? Purtroppo alla politica non serve tanto gente brava quanto gente fidata e fedele, pronta ad avvallare ogni richiesta.
Speriamo che le cose cambino, ma ci credo poco...
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Azzzzzzzzz... ho sperato fino alla fine che la notizia sentita di sfuggita fossevfarlocca come una moneta da cento euro e invece... Mi ritengo italiano fino al midollo ma quando leggo queste cose la voglia di migrare mi viene, chissà magari un giorno lo farò...
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Purtroppo non è fantapolitica né fantascienza. Nessun Grande Fratello o alieno. Solo potere che favorisce i suoi gruppi d'interesse per garantirsi il futuro. Basta pensare a quali ricadute economiche può influenzare una scelta in uno strumento urbanistico, nel destinare un'area a verde pubblico ed una altra a scopi edificabili o commerciali, tipo qualche ipermercato di una determinata catena....
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Tipo questa?
http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2014/02/mantova-30-euro-per-accettare-lo-scempio-di-fronte-a-palazzo-te/
http://www.huffingtonpost.it/manlio-lilli/lunesco-decide-sullurbani_b_5855136.html
:set2010091:
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Purtroppo non è fantapolitica né fantascienza. Nessun Grande Fratello o alieno. Solo potere che favorisce i suoi gruppi d'interesse per garantirsi il futuro. Basta pensare a quali ricadute economiche può influenzare una scelta in uno strumento urbanistico, nel destinare un'area a verde pubblico ed una altra a scopi edificabili o commerciali, tipo qualche ipermercato di una determinata catena....
Come un virus, anche il più letale di tutti sa che per poter garantire la propria sopravvivenza...
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