Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica
Benvenuto, consigli e presentazioni => Chiedi agli utenti del forum... => Topic aperto da: Giovanni Abrate - Gennaio 05, 2015, 19:57:54 pm
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Su Pentrace ci chiedono lumi su questa Waterman's con overlay probabilmente italiano, che sembra sia appartenuta a Re Farouk! Se gli esperti di Pennamania.it ci possono aiutare, ve ne saremo grati! Rispondete qui o direttamente su Pentrace.
(http://i.imgur.com/g7VwH7h.jpg)
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Gran bel pezzo. Concordo sull'origine italiana ma mi sembra proprio sia la prima volta che vedo questo decoro.
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Ci vogliono più immagini per capire di che si tratta,
le prime cose che mi saltano all'occhio sono che le fasce decorative del cappuccio (ghirigori)
sono differenti da quella del serbatoio (rombi), la parte conica del serbatoio è nera mentre nelle 42 "continentali" è rivestita,
soprattutto in penne di questo livello.
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La foto non permette un'analisi precisa, se sul cappuccio c'è una "corsa di bighe", è un modello conosciuto, è a pagina 50 del libro di Letizia Jacopini "Waterman safety . the art of overlay in Italy".
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Bravo Luigi, hai occhio e buona memoria...
In effetti anche secondo me si tratta di quel decoro, raro ma conosciuto, illustrato
da Letizia a pag.50 del suo splendido libro sulle Wat. 42 rivestite in Italia...
Non si tratta però di una corsa di bighe, la biga è una sola, è una riproduzione di un
noto affresco di Guido Reni che si trova a Roma, il quale raffigura il Carro di Febo (il Sole)
preceduto dalla sorella Aurora...
Questa penna, o per lo meno una con decoro simile, ce l'ho anche io, e la mostro subito
( mi pareva di averlo giá fatto) nella sezione Waterman italiane...
Qui metto solo, per curiositá, una immagine dell'affresco cui si ispira la fascia del cappuccio...
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Anche se in ritardo preceduto dal bravo Max, ti rispondo al volo e solamente per la parte superiore, il cappuccio, vedi cartolina che accompagna una mia rientrante esposta alla Mostra.
Il decoro sul corpo penna non lo conosco, sembrerebbe somigliante all'affresco pompeiano delle tre grazie danzanti della mitologia, ma hanno in mano un grappolo d'uva o un ramoscello di olivo.
Mi sembra che nella tua si intraveda il punzone di Cavaliere, ma non sono sicuro, la fotografia non rende omaggio alla penna.
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Perdo colpi inesorabilmente, non ricordo più le penne che ho in casa.
:set2010027:
una 42 con il cappuccio con il "carro di Febo" (l'Aurora di Guido Reni) ce l'ho anch'io e la mostrai tanto tempo fa, il corpo è molto semplice ma ha le stesse fasce decorative del cappuccio, questo fa pensare che sia uscita dalla fabbrica così.
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=3029.msg27460#msg27460
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Altre foto: http://imgur.com/a/SbZR5 (http://imgur.com/a/SbZR5)
Io notato una scritta sulla base del cap. C'è un ferro di cavallo con un nasello attraverso il centro, e le lettere F e C su entrambi i lati del cavallo. Qualcuno sa che cosa questo significa?
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Si tratta del marchio di fabbrica dei Fratelli Cavaliere, importante laboratorio di Milano che
produsse i rivestimenti forse più belli d'Italia, quello che attraversa il ferro di cavallo non è
un "nasello" ;) ;D ma un pennino (nib)...
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Sarebbe bello vedere qualche fotografia in più di questa bellissima laminatura.
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Grazie mille. E 'possibile che un catalogo di penne da Fratelli Cavaliere esiste? Sto cercando di stabilire la provenienza.
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Re Farouk, o Farouq, o Faruk, visse a Roma in esilio dopo la sua deposizione nel '53 e fino alla morte nel 1965. Fu anche un protagonista della dolce vita: abitava ai Parioli e gli piacevano le donne e mangiare bene (leggenda vuole che sia morto dopo un grande banchetto).
Quando ero bambino e ancora stavo in provincia, Farouk era una presenza fissa sui rotocalchi; viene da dire che oggi ci sono altri problemi.
In effetti senza altre foto è difficile dire: forse un sovrano come lui avrebbe avuto in dono, o si sarebbe fatto fare, un rivestimento personalizzata, magari con motivi che richiamassero l'Egitto.