Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica
Cerco - Scambio => Cerco - Scambio => Topic aperto da: Giuseppe Tubi - Febbraio 22, 2015, 12:34:20 pm
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L'amica di un'amica mi ha chiesto aiuto per piazzare una serie di Visconti nuove che ha ereditato; fanno parte di un campionario, quindi ce ne sono una parte che sono senza scatola in quanto contenute in una valigetta da rappresentante, altre invece hanno scatola e documenti; ce ne sono in celluloide ed in radica. Vi allego una foto d'insieme con i modelli più presenti; solo quella cicciotta è un pezzo unico.
Ha anche una Urushi rossa, nuova perfetta ma senza scatola: sa che è una penna molto costosa ma credo che in generale si accontenti e voglia realizzare.
Prima di metterle in vendita sui canali preposti ve le sottopongo se qualcuno fosse interessato.
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Vuole vendere in blocco o individualmente? Ci dai un'idea di quanto chiede?
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Quella cicciotta è il mod. Royal, ne ho una uguale, ma celluloide aghi di pino in marrone.
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Vuole vendere in blocco o individualmente? Ci dai un'idea di quanto chiede?
Credo che la vendita in blocco sarebbe gradita, sempre che la proposta sia adeguata. Se vuoi ti faccio un elenco preciso delle penne; di quelle più semplici in celluloide c'è anche qualche roller, direi tre o quattro. Poi ha anche dei calamai da viaggio, nella loro scatola, delle confezioni d'inchiostro in pastiglie e alcuni flaconi d'inchiostro tradizionale, tanto per fare mucchio.
Grazie comunque per l'interessamento.
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Quella cicciotta è il mod. Royal, ne ho una uguale, ma celluloide aghi di pino in marrone.
Ha una bella dimensione ed è gradevole. E' l'unica però che non ha il caricamento a stantuffo ma a cartuccia/converter.
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E' una penna fatta da Kato in Giappone.
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E' una penna fatta da Kato in Giappone.
Questa non la sapevo proprio...
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Io vorrei i calamai da viaggio e gli inchiostri se sono nella boccetta in vetro!
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Io vorrei i calamai da viaggio e gli inchiostri se sono nella boccetta in vetro!
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Conosci i calamai da viaggio? Perché credo che possano essere utilizzati avvitandoci la penna, che quindi deve essere una Visconti od una penna con la stessa imboccatura.
Per gli inchiostri ti so dire quanti e quali colori ci sono.
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Me le hai fatte vedere a Milano, ma non le ho neppure considerate; in certi momenti (meglio dire sempre) sono peggio di Cairo "braccino corto" :set2010028:
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La seconda sopra la Royal è un D'Essai non molta diffusa. Non era parte della gruppo ufficiale D'Essai. Ho una uguale, mi sono dimenticato il nome (credo Autunno qualcosa.) . In centro un'altea D'Essai che mi sembra sia una della seria, di una colore abbastanza comune. Poi Ragtime legno, non molto conosciuto. Poi una Ragtime 'normale'
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Chi fosse interessato e volesse notizie sul materiale è pregato di contattarmi con messaggi personali, ai quali cercherò di rispondere quanto prima. Non è giusto occupare uno spazio del forum preposto ad un altro utilizzo.
Naturalmente discorso diverso per commenti e contributi per classificare le penne, che non saranno forse nella collocazione più idonea ma che ritengo decisamente più accettabile per uno spazio "pubblico".
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Controlla molto attentamente le penne in celluloide come le Ragtime e affini, com'è noto e come abbiamo ampiamente documentato, le Visconti in celluloide sono piuttosto subdole e delicate.
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Contrlla molto attentamente le penne in celluloide come le Ragtime e affini, com'è noto e come abbiamo ampiamente documentato, le Visconti in celluloide sono piuttosto subdole e delicate.
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Subdole e delicate? Puoi dirlo forte, anzi infami e traditrici sono queste celluloidi degli
anni '90...
Guarda cosa ho trovato pochi giorni fa riguardando due Voyager comprate più di
vent'anni fa e tenute, beninteso, in ambienti consoni, insieme ad un'infinitá di altre
penne, anche ben più antiche, che non hanno fatto una piega (tranne una Colorado,
sigh... di cui vi parlerò a breve...e chi se lo aspettava un simile scherzo da una
vecchietta così altolocata e apparentemente affidabile...? )
Non ci si può fidare più neanche delle nostre amate penne...
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Controlla molto attentamente le penne in celluloide come le Ragtime e affini, com'è noto e come abbiamo ampiamente documentato, le Visconti in celluloide sono piuttosto subdole e delicate.
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Per quanto ho visto l'unica con un difetto è una Ragtime in radica che ha qualche mancanza della lacca trasparente nella zona coperta dal bordo del cappuccio.
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Contrlla molto attentamente le penne in celluloide come le Ragtime e affini, com'è noto e come abbiamo ampiamente documentato, le Visconti in celluloide sono piuttosto subdole e delicate.
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Subdole e delicate? Puoi dirlo forte, anzi infami e traditrici sono queste celluloidi degli
anni '90...
Guarda cosa ho trovato pochi giorni fa riguardando due Voyager comprate più di
vent'anni fa e tenute, beninteso, in ambienti consoni, insieme ad un'infinitá di altre
penne, anche ben più antiche, che non hanno fatto una piega (tranne una Colorado,
sigh... di cui vi parlerò a breve...e chi se lo aspettava un simile scherzo da una
vecchietta così altolocata e apparentemente affidabile...? )
Non ci si può fidare più neanche delle nostre amate penne...
Ma che tristezza!
Le Voyager erano belle penne; tra l'altro ricordo che Visconti diceva che erano ricavate da barre di celluloide "d'epoca", che dovrebbero quindi essere stra-stagionate e stabilizzate!
Non capisco però che problema abbia quella corallo. La blu lapis è evidente...
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È semplicemente marcia!
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Max mi hai fatto fare un salto sulla sedia e sono corso a controllare le Visconti.
Solo la Voyager blu ha qualche iniziale problema sulle parti metalliche interne (anello al cappuccio e cappuccetto terminale) come una anomala deposizione di ossidazione ed ho provveduto energicamente con trattamento con sapone alcalino e asportazione dei sali, ma mi è rimasto il fermaglio in mano troncato.
La tengo sotto osservazione e vediamo se e dopo quanto tempo il problema si ripete.
No Giuseppe, la celluloide d'epoca era stata usata per le d'Essai, realizzate in numero limitato a quanto il materiale disponibile consentiva di realizzarne: quella a più bassa tiratura era la mandarino in 100 esemplari.
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Purtroppo Paolo, per la mia esperienza, questo "problema iniziale" equivale ad una
condanna a morte...Il problema non è difatti un agente esterno che ha attaccato le
povere penne, ma un qualcosa che è presente all'interno della celluloide fin dalla
sua produzione. già nel Settembre 2013 su Pennamania Riccardo inserì un topic dove
si parlava di due Voyager distrutte da questo problema...Allora io ( e se ben ricordo anche tu )
andai a controllare le mie due blu ed arancio, trovandole a posto...
Ma adesso il fato si è compiuto...
Parlando del problema con Tom Westerich lui mi disse che a suo avviso all'interno di queste
penne dei primi anni '90 si forma Dio sa perchè nientemeno che dell'acido nitrico...
Infatti io ho anche una Tibaldi Trasparente che si sta autodistruggendo all'interno...
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Contrlla molto attentamente le penne in celluloide come le Ragtime e affini, com'è noto e come abbiamo ampiamente documentato, le Visconti in celluloide sono piuttosto subdole e delicate.
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Subdole e delicate? Puoi dirlo forte, anzi infami e traditrici sono queste celluloidi degli
anni '90...
Guarda cosa ho trovato pochi giorni fa riguardando due Voyager comprate più di
vent'anni fa e tenute, beninteso, in ambienti consoni, insieme ad un'infinitá di altre
penne, anche ben più antiche, che non hanno fatto una piega (tranne una Colorado,
sigh... di cui vi parlerò a breve...e chi se lo aspettava un simile scherzo da una
vecchietta così altolocata e apparentemente affidabile...? )
Non ci si può fidare più neanche delle nostre amate penne...
Volevo essere "diplomatico" ma ti do pienamente ragione e aggiungi una ulteriore stoccata, queste Visconti non valgono un cxxxx non vorrei essere brutale ma in pratica sono pronte per la discarica.
Dovresti aggiungerle all'orrendo topic sulle Visconti http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4942.0
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Stranezza per stranezza posso dirvi che io ho una Voyager sfera il celluloide corallo, verosimilmente coeva a quelle di Max ed alle altre tragicamente defunte, che sembra godere di buona salute. O meglio, a volerla dire tutta ha la doratura dell'anello piuttosto opaca, ma si sarebbe propensi a pensare dipendere da una scarsa qualità d'origine mancado le tipiche fioriture di verderame; la clip peraltro sembra del tutto indenne.
Possibile che la maledizione si mirata solo sulle stilografiche? Che sia conseguente a qualche rito Woo-doo?
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Ammazzave...ste Visconti me le avete distrutte!!! Io ne ho una sola in celluloide, non sò quale modello sia, l'unica cosa che posso dire è che ha il pennino di vetro e la celluloide del cappuccio, nonostante sia stata usata molto poco, è già virata sul marroncino scuro. Per il resto altri fenomeni non ne riscontro.
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Lo scrivo qui perché è uno dei topic del momento e poi perché in parte il tema in questione è trattato anche qui. Facendo una rapida ricerca tra le varie categorie, ho potuto constatare che il discorso cristallizzazione è stato discusso e documentato in modo piuttosto esaustivo e a questo punto, sono dell'idea che forse si potrebbe aprire una nuova sezione in cui si parla e si documenta questo fenomeno.
Ritengo che sarebbe un valore aggiunto un po' per tutti gli utenti ed anche per il forum in generale. Si potrebbe addirittura rinunciare al Cassetto delle vergogne che non ha riscosso successo, far confluire i pochi post in esso in altre sezioni del forum e riciclare quello spazio facendolo diventare il luogo preposto per discutere della cristallizzazione.
Valutazioni a tal proposito?
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Toccandomi gli amuleti sono andato a controllare la mia Voyager sfera: tanto per smentire quanto scritto poche ore fa, l'anello era verde, il refil all'interno brunito, ma a parte questi sintomi, che non sono molto tranquillizzanti, la celluloide appare sana ed anche clip e puntale dorato sono in perfetta salute. Mah!
Comunque sia mi sa che la metterò in vendita...
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Riccardo sono d'accordo con quanto proponi, vi farò vedere una Cesarea (mai viste altre e mistero completo di chi sia) che ho trovato ben conservata con una punta disgregata e l'altra in avanzato deterioramento.
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Lo scrivo qui perché è uno dei topic del momento e poi perché in parte il tema in questione è trattato anche qui. Facendo una rapida ricerca tra le varie categorie, ho potuto constatare che il discorso cristallizzazione è stato discusso e documentato in modo piuttosto esaustivo e a questo punto, sono dell'idea che forse si potrebbe aprire una nuova sezione in cui si parla e si documenta questo fenomeno.
Ritengo che sarebbe un valore aggiunto un po' per tutti gli utenti ed anche per il forum in generale. Si potrebbe addirittura rinunciare al Cassetto delle vergogne che non ha riscosso successo, far confluire i pochi post in esso in altre sezioni del forum e riciclare quello spazio facendolo diventare il luogo preposto per discutere della cristallizzazione.
Valutazioni a tal proposito?
Ottima idea, altrimenti si rischia di disperdere a destra e a manca contributi importanti sull'argomento
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Le mie sembrano a posto (facendo gli scongiuri....)
(http://s26.postimg.org/jyi9koul5/Voy1.jpg)
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Mi interessa la Urushi, se è della prima versione. Hai una foto?
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Mi interessa la Urushi, se è della prima versione. Hai una foto?
Ti rispondo con un m.p.
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Riccardo sono d'accordo con quanto proponi, vi farò vedere una Cesarea (mai viste altre e mistero completo di chi sia) che ho trovato ben conservata con una punta disgregata e l'altra in avanzato deterioramento.
Nuova sezione interamente dedicata alla cristallizzazione fatta, raggiungibile a questo link:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?board=183.0
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Ottimo.