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In questi giorni mi è capitata tra le mani la sorella della Waterman 42 presente sulla copertina del libro Waterman di Maurizio Dansi e Letizia Iacopini. Su questa penna o meglio la sorella che ho tra le mani, vorrei spendere qualche minuto della vostra attenzione.Indubbiamente questa così come quella pubblicata sul libro è molto appariscente e a prima vista non soltanto appaga i sensi ma almeno in teoria trasmette anche un senso di ricchezza e opulenza non indifferente. Attenti però, ho scritto in teoria perché in realtà le cose sono differenti. La lavorazione dei putti e dei decori non è all'altezza del nome Waterman e l'evidenza delle linee di giunzione e di molte altre imperfezioni, farebbe più pensare ad una penna laminata minore... eppure siamo di fronte ad una Waterman 42 originale al 100% nome che la maggior parte dei collezionisti ha portato sul palmo della mano (almeno per quello che riguarda le rientranti laminate) come sinonimo di qualità e bellezza. In questo caso si ripresenta anche se in maniera forse più sottile, ila medesima questione sollevata da Gigi... Dunque ora io mi chiedo e vi chiedo ma questa penna se fosse stata marchiata con un altro nome ad esempio Timbuctu 18kr avrebbe avuto lo stesso trattamento? si sarebbe meritata una copertina oppure un libro? sarebbe stata ricercata e così quotata dai collezionisti di mezzo mondo?Io sinceramente non credo e voi?
Citazione da: turin-pens - Novembre 09, 2010, 18:51:51 pmIn questi giorni mi è capitata tra le mani la sorella della Waterman 42 presente sulla copertina del libro Waterman di Maurizio Dansi e Letizia Iacopini. Su questa penna o meglio la sorella che ho tra le mani, vorrei spendere qualche minuto della vostra attenzione.Indubbiamente questa così come quella pubblicata sul libro è molto appariscente e a prima vista non soltanto appaga i sensi ma almeno in teoria trasmette anche un senso di ricchezza e opulenza non indifferente. Attenti però, ho scritto in teoria perché in realtà le cose sono differenti. La lavorazione dei putti e dei decori non è all'altezza del nome Waterman e l'evidenza delle linee di giunzione e di molte altre imperfezioni, farebbe più pensare ad una penna laminata minore... eppure siamo di fronte ad una Waterman 42 originale al 100% nome che la maggior parte dei collezionisti ha portato sul palmo della mano (almeno per quello che riguarda le rientranti laminate) come sinonimo di qualità e bellezza. In questo caso si ripresenta anche se in maniera forse più sottile, ila medesima questione sollevata da Gigi... Dunque ora io mi chiedo e vi chiedo ma questa penna se fosse stata marchiata con un altro nome ad esempio Timbuctu 18kr avrebbe avuto lo stesso trattamento? si sarebbe meritata una copertina oppure un libro? sarebbe stata ricercata e così quotata dai collezionisti di mezzo mondo?Io sinceramente non credo e voi?Riccardo, il mio pensiero non lo ripeto...Sta sotto di te...
Ok ma pensi che se fosse stata firmata marca Gennaro Esposito la copertina sarebbe stata sua?
Citazione da: fabbale - Novembre 10, 2010, 20:11:10 pmOk ma pensi che se fosse stata firmata marca Gennaro Esposito la copertina sarebbe stata sua? No perchè è una monografia Waterman; a questo punto facciamo un libro sulle "altre" safety laminate firmato e scritto dai forummisti, materiale non mancherebbe.Naturalemnte in copertina ci mettiamo una Gennaro Esposito in ebanite rossa con putti, puttini e puttan_ _i!!!!!
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che ci piace è un'ottima filosofia ma fatta col cuore, quindi soggettiva. Come la mettiamo invece quando non è più una cosa soggettiva e dunque di cuore ma oggettiva, quindi tecnica?
Citazione da: turin-pens - Novembre 12, 2010, 22:16:03 pmNon è bello ciò che è bello ma è bello ciò che ci piace è un'ottima filosofia ma fatta col cuore, quindi soggettiva. Come la mettiamo invece quando non è più una cosa soggettiva e dunque di cuore ma oggettiva, quindi tecnica?Ok la tecnica conta, ma non ci possiamo mai dimenticare del cuore e dell'istinto che sono fra le poche cose che ormai ci differenziano dalle "macchine".FAMMATRIX
Citazione da: fabbale - Novembre 13, 2010, 14:42:31 pmCitazione da: turin-pens - Novembre 12, 2010, 22:16:03 pmNon è bello ciò che è bello ma è bello ciò che ci piace è un'ottima filosofia ma fatta col cuore, quindi soggettiva. Come la mettiamo invece quando non è più una cosa soggettiva e dunque di cuore ma oggettiva, quindi tecnica?Ok la tecnica conta, ma non ci possiamo mai dimenticare del cuore e dell'istinto che sono fra le poche cose che ormai ci differenziano dalle "macchine".FAMMATRIX Si ma il cuore è soggettivo mentre il riconoscimento del valore tecnico e obiettivo, dunque come la mettiamo?
Citazione da: turin-pens - Novembre 13, 2010, 19:07:50 pmCitazione da: fabbale - Novembre 13, 2010, 14:42:31 pmCitazione da: turin-pens - Novembre 12, 2010, 22:16:03 pmNon è bello ciò che è bello ma è bello ciò che ci piace è un'ottima filosofia ma fatta col cuore, quindi soggettiva. Come la mettiamo invece quando non è più una cosa soggettiva e dunque di cuore ma oggettiva, quindi tecnica?Ok la tecnica conta, ma non ci possiamo mai dimenticare del cuore e dell'istinto che sono fra le poche cose che ormai ci differenziano dalle "macchine".FAMMATRIX Si ma il cuore è soggettivo mentre il riconoscimento del valore tecnico e obiettivo, dunque come la mettiamo?E= mc2