Autore Topic: Giornata scarsa.  (Letto 4419 volte)

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Re:R: Re:Giornata scarsa.
« Risposta #15 il: Aprile 10, 2013, 18:39:54 pm »
Certo che "Alba" si confonde con "Aurora",
Torino è sempre quella,
la sagoma del logo è come quella di Aurora con gli angoli smussati......

I furbi sono sempre esistiti..... :set2010037:

E quelli che fondarono l'Alba erano furbetti di prima categoria

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.... ex dipendenti Aurora.... Alba che significa aurora.... però il nome Alassio è simpatico.

Tutto giusto!

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Re:Giornata scarsa.
« Risposta #16 il: Aprile 10, 2013, 18:41:29 pm »
Tanto per... Ecco un'altra scatolina Alba piuttosto bellina

Offline Marlowe

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Re:Giornata scarsa.
« Risposta #17 il: Aprile 10, 2013, 18:48:08 pm »
Non male neppure questa. Se non sbaglio in quel periodo l'Aurora produceva dei box che a un occhio meno avveduto potevano apparire più spartani, guardando invece al design. Evidentemente all'Alba si mirava forse alle apparenze...

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Re:Giornata scarsa.
« Risposta #18 il: Aprile 11, 2013, 11:56:25 am »
Non male neppure questa. Se non sbaglio in quel periodo l'Aurora produceva dei box che a un occhio meno avveduto potevano apparire più spartani, guardando invece al design. Evidentemente all'Alba si mirava forse alle apparenze...

A questo non ho mai fatto caso.

Online Giuseppe Tubi

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Re:R: Re:Giornata scarsa.
« Risposta #19 il: Aprile 11, 2013, 13:45:19 pm »
Certo che "Alba" si confonde con "Aurora",
Torino è sempre quella,
la sagoma del logo è come quella di Aurora con gli angoli smussati......

I furbi sono sempre esistiti..... :set2010037:

E quelli che fondarono l'Alba erano furbetti di prima categoria

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.... ex dipendenti Aurora.... Alba che significa aurora.... però il nome Alassio è simpatico.

Tutto giusto!
Logo e nome non sono certo stati scelti a caso. Ma ci si è spinti anche oltre; in questo topic
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=3383.msg30932#msg30932
ho mostrato ho mostrato una penna che è un vero e proprio plagio della produzione Aurora/Olo di un certo periodo.
C'è da dire che le furberie dei fondatori della Alba non devono poi aver pagato più di tanto; non ho dati precisi, ma credo che abbiano operato per un periodo decisamente breve e dubito che ci si siano arricchiti.

Offline Marlowe

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Re:Giornata scarsa.
« Risposta #20 il: Aprile 11, 2013, 22:11:43 pm »
Non male neppure questa. Se non sbaglio in quel periodo l'Aurora produceva dei box che a un occhio meno avveduto potevano apparire più spartani, guardando invece al design. Evidentemente all'Alba si mirava forse alle apparenze...

A questo non ho mai fatto caso.

Mi riferisco ai box in metallo delle prime 88, di puro design, per quei tempi un oggetto di avanguardia ma forse non all'altezza di tutti i palati...

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Re:Giornata scarsa.
« Risposta #21 il: Aprile 12, 2013, 09:26:29 am »
Non male neppure questa. Se non sbaglio in quel periodo l'Aurora produceva dei box che a un occhio meno avveduto potevano apparire più spartani, guardando invece al design. Evidentemente all'Alba si mirava forse alle apparenze...

A questo non ho mai fatto caso.

Mi riferisco ai box in metallo delle prime 88, di puro design, per quei tempi un oggetto di avanguardia ma forse non all'altezza di tutti i palati...

Questo è vero anzi verissimo. C'è però anche da aggiungere che l'Aurora a differenza di molte altre aziende, quando voleva rilanciare il proprio marchio o un determinato modello di penna si affidava a persone che avevano il tatto di sentire e spesso addirittura anticipare le mode.
La 88 con Nizzoli, ma prima Biscaretti di Ruffia e Mautzan e successivamente Albe Steiner, Zanuso, Giugiaro etc...

Offline Marlowe

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Re:Giornata scarsa.
« Risposta #22 il: Aprile 12, 2013, 18:08:32 pm »
Non male neppure questa. Se non sbaglio in quel periodo l'Aurora produceva dei box che a un occhio meno avveduto potevano apparire più spartani, guardando invece al design. Evidentemente all'Alba si mirava forse alle apparenze...

A questo non ho mai fatto caso.



Mi riferisco ai box in metallo delle prime 88, di puro design, per quei tempi un oggetto di avanguardia ma forse non all'altezza di tutti i palati...

Questo è vero anzi verissimo. C'è però anche da aggiungere che l'Aurora a differenza di molte altre aziende, quando voleva rilanciare il proprio marchio o un determinato modello di penna si affidava a persone che avevano il tatto di sentire e spesso addirittura anticipare le mode.
La 88 con Nizzoli, ma prima Biscaretti di Ruffia e Mautzan e successivamente Albe Steiner, Zanuso, Giugiaro etc...

E' proprio ciò di cui parlavo. Parker e Waterman ingaggiarono anch'esse designer d'avanguardia, nelle rispettive epoche, e così Montblanc ispirata dallo stile bauhaus. Invece se non sbaglio Omas si è affidata al gusto di Simoni, con ottimi risultati fino a pochi decenni fa.

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Re:Giornata scarsa.
« Risposta #23 il: Aprile 15, 2013, 09:01:20 am »

E' proprio ciò di cui parlavo. Parker e Waterman ingaggiarono anch'esse designer d'avanguardia, nelle rispettive epoche, e così Montblanc ispirata dallo stile bauhaus. Invece se non sbaglio Omas si è affidata al gusto di Simoni, con ottimi risultati fino a pochi decenni fa.


Su Omas sono sempre abbastanza scettico o perlomeno critico. Se è verò che per tra gli anni '30 e gli anni '50-'60 ha prodotto delle belle penne è altrettanto vero che il suo stile era molto costante e fortemente ispirato da altre penne già in commercio e che i modelli estetici realmente prodotti di suo pugno sono davvero pochi.

Se escludiamo i modelli stile duofold di produzione SAFIS e i primo modelli Extra a leva di produzione Ancora, rimangono i modelli Luces ed Extra Lucens (innegabilmente belli) la serie 55X su cui è stata sviluppata anche la 361, 35X serie che è durata meno di un gatto in autostrada e poi la serie Extra sfaccettata a pistone (in sostanza una Extra Lucens a pistone) su cui sono state fatte tutte le serie F come 361F, 55xF, Milord, Gentleman e via discorrendo fino alle varie Colombo II etc... arrivando fino alle produzioni attuali con ben pochi cambiamenti ma con un costante decadimento della qualità produttiva.

Offline Marlowe

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Re:Giornata scarsa.
« Risposta #24 il: Aprile 15, 2013, 11:07:44 am »

E' proprio ciò di cui parlavo. Parker e Waterman ingaggiarono anch'esse designer d'avanguardia, nelle rispettive epoche, e così Montblanc ispirata dallo stile bauhaus. Invece se non sbaglio Omas si è affidata al gusto di Simoni, con ottimi risultati fino a pochi decenni fa.


Su Omas sono sempre abbastanza scettico o perlomeno critico. Se è verò che per tra gli anni '30 e gli anni '50-'60 ha prodotto delle belle penne è altrettanto vero che il suo stile era molto costante e fortemente ispirato da altre penne già in commercio e che i modelli estetici realmente prodotti di suo pugno sono davvero pochi.

Se escludiamo i modelli stile duofold di produzione SAFIS e i primo modelli Extra a leva di produzione Ancora, rimangono i modelli Luces ed Extra Lucens (innegabilmente belli) la serie 55X su cui è stata sviluppata anche la 361, 35X serie che è durata meno di un gatto in autostrada e poi la serie Extra sfaccettata a pistone (in sostanza una Extra Lucens a pistone) su cui sono state fatte tutte le serie F come 361F, 55xF, Milord, Gentleman e via discorrendo fino alle varie Colombo II etc... arrivando fino alle produzioni attuali con ben pochi cambiamenti ma con un costante decadimento della qualità produttiva.

Ormai molti anni fa (sob) mi fu regalata una 557 F - la Paragon. La considero l'ultima e unica erede delle Extra e Lucens del periodo d'oro, come qualità costruttive ed estetiche. Davvero una grande penna, oltretutto molto funzionale. Il resto di questi ultimi decenni, Milord comprese, mi sembrano ambiamente sopravvalutate ed esageratamente care. Di quelle contemporanee poi non parliamo, a cominciare dai vari tributi a Simoni.

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Re:Giornata scarsa.
« Risposta #25 il: Aprile 15, 2013, 13:21:43 pm »

Ormai molti anni fa (sob) mi fu regalata una 557 F - la Paragon. La considero l'ultima e unica erede delle Extra e Lucens del periodo d'oro, come qualità costruttive ed estetiche. Davvero una grande penna, oltretutto molto funzionale. Il resto di questi ultimi decenni, Milord comprese, mi sembrano ambiamente sopravvalutate ed esageratamente care. Di quelle contemporanee poi non parliamo, a cominciare dai vari tributi a Simoni.


Io invece reputo interessante esclusivamente la Extra Lucens nelle sue declinazioni a spirale larga e la 351 per la sua caratteristica celluloide a bande verticali.
Mediamente però trovo più interessanti le varie Saratoga Webber, Tabo Trasparente e alcune Tibaldi.

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