Più o meno, italiani od esteri che siano, questi oggetti sono fatti allo stesso modo: le dimensioni del corpo della penna restano praticamente inalterate rispetto ai modelli senza matita e conseguentemente è il medesimo il serbatoio interno in gomma e l'autonomia della penna. La matita è praticamente tutta lì, rispetto a quella che si vede in colore nero, manca giusto quel centimetro o giù di lì che è avvitato nella penna. Ciò non comporta significative perdite di funzionalità: l'avanzamento della mina si ottiene ruotando la punta in metallo e volendo possono essere ospitate alcune mine di ricambio all'interno della matita, ed il tappo che ne impedisce l'uscita può essere costituito dalla gommina per cancellare. Non è però automatico il cambio della mina, che va estratta ed inserita dal davanti. Insomma, sostanzialmente queste matite ricalcano le caratteristiche delle loro sorelle vintage aventi un corpo autonomo; in sostanza il risparmio di dimensioni è ottenuto solo sul sistema di avanzamento della mina (comune peraltro a molte delle matite "lady" dell'epoca), sicuramente meno pratico che avviene nei modello più diffusi ruotando la metà superiore del corpo o la testina.