Autore Topic: Svizzera? Improbabile.  (Letto 1359 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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Svizzera? Improbabile.
« il: Novembre 10, 2013, 17:15:46 pm »
Tra le varie curiosità che mi sono capitate c'è questa laminata, invero abbastanza triste, che mostra un marchio per me particolarmente misterioso: "RADIANT GENEVE" KR 750.
Personalmente sono piuttosto scettico sulle vantate origini elvetiche: i connotati mi sembrano del tutto italici. Singolare tuttavia l'indicazione del titolo della laminatura, dove compare "750" in luogo del ben più usuale "18". Significherà qualcosa?
Altra singolarità è il pennino, anch'esso con un marchio per me misterioso: Blue River con il titolo 585 inscritto nel solito rombo.
Insomma, un'altra sfida per il nostro Pedewall!



Online turin-pens

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Re:Svizzera? Improbabile.
« Risposta #1 il: Novembre 10, 2013, 18:33:06 pm »
Sono anche io certo della produzione italiana e azzarderei che esteticamente assomiglia molto alla produzione di Luigi Diani però certamente ci vuole il nostro Paolo.

Offline pedewall

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Re:Svizzera? Improbabile.
« Risposta #2 il: Novembre 10, 2013, 21:31:47 pm »

Laminatura quasi sicuramente di origine italica, penso ad una pubblicitaria per la Radiant ……qualcosa (scegliete voi) di Ginevra.
Dubito che quel fermaglio sia il suo, anzi, che sia l’originale.

Porta comunque impresso un segnale notevole: la scritta 750.
O si tratta di una lamina interamente di oro (solid gold) prodotta dopo la II° WW, oppure è una lamina semplicemente galvanizzata ed il 750 viene inciso al posto del P.O., per darle l’importanza che non ha.

Se da un controllo da parte del Tubi risultasse che il fermaglio non è stato cambiato, unitamente al pennino Blue River che ho sinora trovato solamente sulle Vulcan, il probabile venditore potrebbe essere Garino Francesco di Settimo che si faceva fare le laminate usualmente da Mazza Umberto.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Svizzera? Improbabile.
« Risposta #3 il: Novembre 10, 2013, 22:06:46 pm »

Laminatura quasi sicuramente di origine italica, penso ad una pubblicitaria per la Radiant ……qualcosa (scegliete voi) di Ginevra.
Dubito che quel fermaglio sia il suo, anzi, che sia l’originale.

Porta comunque impresso un segnale notevole: la scritta 750.
O si tratta di una lamina interamente di oro (solid gold) prodotta dopo la II° WW, oppure è una lamina semplicemente galvanizzata ed il 750 viene inciso al posto del P.O., per darle l’importanza che non ha.

Se da un controllo da parte del Tubi risultasse che il fermaglio non è stato cambiato, unitamente al pennino Blue River che ho sinora trovato solamente sulle Vulcan, il probabile venditore potrebbe essere Garino Francesco di Settimo che si faceva fare le laminate usualmente da Mazza Umberto.
Non saprei dire con sicurezza se il fermaglio è quello d'origine o meno. Se è stato sostituito il lavoro è stato fatto veramente bene: niente stagno sbordante e cose simili. Per contro l'oro del clip è sensibilmente più rosso di quello del resto della laminatura. Ma forse dipende solo una costruzione economica ed un po' approssimativa.

Online turin-pens

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Re:Svizzera? Improbabile.
« Risposta #4 il: Novembre 11, 2013, 12:28:06 pm »
Effettivamente esiste una Radiant Watch Geneve però onestamente non saprei dire se è lei oppure no. Esiste anche una Radiant Energy Company Geneve ma penso sia più recente della penna.
Nelle fotografie si osserva che il corpo dovrebbe presentare una zona priva di guilloché, presumibilmente lasciata libera per qualche personalizzazione.

Clip anche io dubito che sia quella originale. Gli spazi ai lati fanno supporre che la penna montasse in origine una clip più larga.

Se ricordo bene, dovrei avere in archivio immagini di alcune rientranti 750 con doratura galvanica e sempre se ricordo bene dovrei avere le immagini di una Wat 42 placcata 750 coi punzoni del fascio.
Cerco e se trovo le mostro.

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Online Giuseppe Tubi

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Re:Svizzera? Improbabile.
« Risposta #5 il: Novembre 11, 2013, 13:07:18 pm »
Visto che la penna sta suscitando qualche curiosità, prometto che appena possibile cercherò di fargli qualche foto di dettaglio ed anche migliore. Tanto non ci vorrà molto...
Un dettaglio sarà senz'altro dedicato alla clip ed a fornire possibilmente qualche elemento in più alle ipotesi originale o sostituita. Come ho scritto, se è stata cambiata il lavoro è stato fatto davvero bene. Decisamente meglio rispetto ai molti casi che mi è capitato di vedere e mi lascia infatti un pò perpelsso che tanta maestria sia stata profusa su una penna piuttosto poverella, dove alla necessità di un fermaglio si sarebbe potuto ovviare, come in tanti altri casi, con una clip a fascia. Naturalmente questo può anche non significare nulla: il propietario potrebbe benissimo essere stato un artigiano del mestiere ed aver fatto il lavoro per conto suo.
Quanto alla metà liscia della laminatura, anch'io ho dato la stessa, logica, interpretazione di Riccardo. Prima di accorgermi che singolarmente è presente su tutti i lati sia del corpo che del cappuccio che hanno quel decoro (ovvero uno sì ed uno no).....

Online turin-pens

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Re:Svizzera? Improbabile.
« Risposta #6 il: Novembre 11, 2013, 18:09:09 pm »
Tornando al discorso 750 ecco la Wat 42 di cui parlavo. Ricordavo bene per il 750 ma mi ero scordato che la penna in questione era in argento massiccio e poi placcata oro galvanicamente per ottenere l'effetto bicolore.
Qualche dubbio sulla clip bianca ma al tempo mi interessò più documentare il punzone col fascio.

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