Per me fu una fase dopo molte enduro di grossa cilindrata...un periodo in cui desiderai sicurezza e comodità dopo anni di vento in pieno petto! Montai naturalmente un holins perché l'ammortizzatore di serie era troppo morbido. Certo non pensai alla marca e allo status simbol: me ne innamorai semplicemente al primo giro di prova, e l'amore, si sa, non si giudica e non si spiega!
Per me la K100RS, e solo la RS, era bellissima. La trovo bella ancora oggi dopo trent'anni, con le sue linee pulite ed eleganti. Però, come ho scritto, nel guidarla tutto ciò che mi sembrava un pregio cominciò presto ad apparirmi troppo compassato, freddo, impersonale. Comunque mi piaceva sempre e l'avrei tenuta. Anche se nel frattempo era nata mia figlia e le occasioni di utilizzarla si erano quasi azzerate. Un giorno decisi di andare a lavorare con quella, tanto per muoverla un pò. Dopo poca starda però si spense di colpo il motore, contagiri e tacchimetro piombarono a zero ed ogni spia o indicatore si spense. Morta. Controllai solo per proforma i fusibili, ben consapevole che sarebbe stato decisamente improbabile che fosse quella la causa.
Dovetti quindi subire l'onta di un traino sino dalla concessionaria. Dopo qualche giorno il referto: centralina saltata; costo 400mila lire (eravamo nell'89...). Feci presente che, pur se il periodo di garanzia fosse scaduto, la moto non aveva neppure 10.000km e la natura del guasto non poteva rifersi a maltrattamenti od altro di cui potessi essere responsabile, chidendo almeno un trattamento di favore. Nulla da fare. Ricordo che parlai anche con la sede nazionale, ma un altezzoso addetto mi disse che dovevo pagare l'intero costo del ricambio e dell'intervento.
Vendetti la moto immediatamente dopo la riparazione. Fine di un amore mai completamente sbocciato.