A distanza di tempo, anche per un recente post di turin pens, riprendo a mostrare alcune penne che hanno fatto la storia.
In precedenza la Wirt,:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=1511.0 e qui
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=1512.0la Eagle con cartuccia di vetro:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=1598.0Aikin Lambert ed il suo particolare rivestimento “basket wave”:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=630.0Parker Lucky curve mod 21:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=1669.0Houston pen Co:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=849.0 col suo snapfill.
Dalla mia collezione di A.A. Waterman, vi presento alcune di queste stilografiche che hanno oltre 100 anni e tutte con pennino originale; sono penne da collezione rare perché molto desiderate dai collezionisti anche europei.
E’ impossibile farne una completa catalogazione per la estrema variabilità delle numerazioni e dei modelli, fatta ad arte e dovuta ad un susseguirsi di società con nomi diversi, ma sempre contenenti la denominazione A.A. Waterman, costituite per sfuggire alle continue cause intentate dalla L.E. Waterman che riteneva venisse illecitamente sfruttato il suo nome che era un marchio di fabbrica registrato.
Se alla fine del 1800 i due maggiori produttori di stilografiche, la Wirt e L.E. Waterman, andavano abbastanza d’accordo basando il primo le sue vendite sulla quantità ed il secondo sulla qualità del prodotto venduto, vi era un terzo che insidiava le vendite di entrambi: Arthur Allen Waterman.
A.A. Waterman, sesto figlio di un agricoltore, nasce nel 1859 nello stato di New York. Dimostra sin da giovane notevoli capacità commerciali tanto da venir nominato quale studente della Università di Harvard, a capo della cooperativa di gestione degli approvvigionamenti del collettivo studentesco da lui creato, che in breve divenne il più grande gruppo cooperativo di acquisto del paese.
Entra nel mondo delle penne come venditore di un rappresentante della L.E. Waterman, deposita numerosi brevetti e nel 1897, fonda la A.A. Waterman producendo penne simili a quelle della concorrenza, ma con caratteristiche leggermente differenti che le facevano apparire come un prodotto migliore.
L.E. Waterman produceva le “taper cap” e A.A. Waterman le realizzava quasi uguali, ma più grandi.
Le comuni eyedropper, per capillarità, sporcavano di inchiostro le dita che le impugnavano nei pressi della giunzione. A.A. Waterman produsse queste stilografiche con la giunzione corta e ravvicinata al pennino e diventava più difficile sporcarsi le dita.
Ma il problema non era risolto.
Brevetta e costruisce stilografiche eyedropp con la giunzione nel mezzo del corpo “middle joint” accompagnate da una grande pubblicità e cospicue vendite; penne veramente difficili da costruire e sicuramente molto costose da realizzare.
I rivestimenti in oro della L.E. Waterman, realizzati per nascondere l’imbrunimento della ebanite offrivano un prodotto esclusivo, ma gli acquirenti ritenevano che, almeno per iniziali decori, non avessero caratteristiche estetiche di valore.
A.A. Waterman le faceva rivestire ai migliori artigiani orafi di Manhattan con ricchi ed originali disegni.
Foto 1: a confronto le taper cap di L.E. Waterman e A.A. Waterman
Foto 2: A.A. Waterman centrale twist filler, laterali eyedropp
Foto3-4-5: middle joint
Foto 6-7: a sx L.E. Watermana, a dx A.A. Waterman