Cari Amici,
conoscete meglio di me la storia della celluloide concepita inizialmente da nitrocellulosa al 10-11% di azoto, plastificata con canfora …. E poi successivamente trasformata in Acetato di celluloide per evitare l’alto grado d’infiammabilità della nitro!
Fin quà ci siamo!
Nel 1954 l’Acetato di Celluloide venne sostituita dal Triacetato di cellulosa (non più usato) e, in seguito, dal Poliestere : polietilene tereftalato.
Quindi una formulazione certamente migliorata nel tempo, onde poter una celluloide idonea alla fabbricazione di giocattoli, articoli sanitari, Penne stilografiche e oggetti per la casa.
Anche fin quà ci siamo e riassumo storicamente ciò che già conoscete !
Oggi la celluloide, nonostante questo revival, nella valutazione chimico-fisica e tecnologica viene prodotta dalle resine derivate dal petrolio, più facili da lavorare, meno costose nel loro procedimento e comunque Polimeri.
Quindi, ci troviamo con prodotti della stessa famiglia, ossia cellulosa, trattata con Acetato o traicetato i cui manufatti assumo il nome di Acetato Acrilico :
<acido acetico e cellulosa trattati con acido solforico o cloruro di zinco>.
Il problema è ben altro, ossia l’azienda produttrice delle lastre, quindi della loro qualità, aspetti cromatici, consistenza, punti di fusione e quant’altro, soprattutto caratteristiche tecniche (chimico-fisiche) idonee alla forgiatura!
Vi garantisco che pochi al mondo producono delle lastre di qualità e, addirittura hanno un maggior costo rispetto alla celluloide tradizionale di vecchia formulazione!
Mi fermo qui ad evitare di fare un trattato chimico sui polimeri.
Non intendo assolutamente comunicarVi cose che già conoscete, bensì riassumere i punti salienti delle lastre polimeriche che normalmente troviamo in commercio.
Un caro saluto a tutti Voi, augurando un buon e proficuo lavoro.