Lingotto: Salone del Libro 14-18 maggio 2015.
C'era anche questo.
Questo topic avrebbe avuto più giusta collocazione tra le penne moderne, però queste penne hanno l'ambizione di lasciare un segno nel Tempo e raccogliere l'eredità delle antiche laminate.
Le foto sono quasi rubate e fatte con un cellulare senza pretese.
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Due penne, una da taschino (considerando il peso sarebbe più corretto dire: da zaino), l'altra da scrivania.
Realizzate in argento o in oro, in fusione con cera a perdere, rappresentano entrambe il dio Vulcano delle vecchie cinque lire.
La fusione è realizzata dalla Zecca di Stato, invece il progetto e la fabbricazione delle penne è affidata a stipula.
La penna da taschino ha il pennino rientrante; bello il pennino, scomoda da usare la penna ed il meccanismo di fuoriuscita dista mille miglia dalla perfezione della rientrante 1913 di BM o della Capless di Pilot.
Se paragonato al prezzo spuntato dall'Etiopia verde, il listino di vendita è quasi da outlet.
Non conosco il prezzo di vendita delle penne in oro, ho chiesto solamente quello delle penne in argento: € 1.700 per la penna da taschino, € 2.300 per la penna da scrivania.
Nel clima d'incertezza delle Borse, cosa ne pensate, potrebbero essere un investimento sicuro?