Avendo rinunciato alla convention romana, mi sono consolato con un mercatino cittadino verso il quale le aspettative erano bassissime ed invece tutto sommato non è andata poi male;
Nella foto d'insieme è presente anche la laminata anonima già mostrata come trofeo della caccia nella festa della Repubblica, ma i nuovi acchiappi sono le due matite Pelikan e Montblanc e la laminata Zenit, che pur nella sua semplicità ha una certa eleganza conferitale dal tenue decoro a foglie d'edera. Purtroppo il pennino originale è spuntato; se qualcuno ne avesse uno disponibile posso contraccambiare.
molto interessante (per me) è la matita Pelikan 60: credo che sia la prima che vedo. Dalle fattezze la considererei coeva della serie 120 - 140; il verdone è lo stesso usato appunto sulle 140. Purtroppo ha una sbeccatura in corrispondenza dell'attacco del clip.
Il funzionamento di questa matita automatica è particolarissimo è c'ho messo davvero parecchio a capirlo, anche dopo averla smontata completamente: anzi, è proprio avendola smontata completamente che non riuscivo a comprendere cosa e come esercitasse pressione sulla molla che determina l'avanzamento della mina, mancando qualsiasi pulsante o parte rientrante.
Bene, per chi non lo sapesse vi svelo che la matita funziona "storgendola". Cerco di spiegarmi meglio: la matita è divisa in due parti all'altezza della separazione tra il largo anello dorato e quello superiore, sottile. Ciò che tiene le due parti in asse è una molla all'interno: piegandola in corrispondenza della discontinuità si determina l'avanzamento della mina.