Buonasera Fabio, e benvenuto sul Forum...
Il collezionismo di penne antiche ( si considerano tali grosso modo gli oggetti prodotti
prima della Seconda Guerra Mondiale ) presenta parecchie problematiche...
Prendiamola quindi larga, cominciando dalle cose fondamentali, ma non del tutto
banali... Quando si comincia si tende a comprare qualsiasi cosa, atteggiamento comprensibile
dato l'entusiasmo ed anche grazie all'etá generalmente giovanile...
Questo porta immancabilmente a riempirsi, di cose inutili e generalmente non adatte
a noi, ricorda che quando poi si cerca di rivendere questa roba, magari per finanziare altri
acquisti più "mirati" quasi sempre si realizza di aver preso parecchie fregature, difetti,
penne rimaneggiate in modo strano...
Dunque le penne vintage si possono dividere, per l'origine, in tre categorie, le Americane,
( la stilografica moderna è nata indiscutibilmente, negli U.S.A quindici o venti anni prima
delle nostre, e tecnicamente non è cambiata granchè negli ultimi 100 anni...)
Sono penne eccellenti e scrivono benissimo .(il pragmatismo degli americani)...
In più sono generalmente più economiche al giorno d'oggi, più che altro perchè
gli Stati Uniti erano un mercato immenso, le penne vi venivano prodotte a milioni,
e ciò fa sì che si possono trovare penne antiche americane, Waterman, Parker etc...
a prezzi accessibili, se si sa dove trovarle...
Faccio un inciso, visto l'argomento, non ti fare mancare un futuro, oltre alla storica
Waterman consigliatati dal Tubi, una Parker Duofold, altra pietra miliare tra le stilo,
stracopiata da tutti, specie qui da noi. Se non cerchi colori strani e stai sul superclassico
rosso aragosta puoi trovarla al giusto...
La seconda categoria di penne vintage riguarda l'Europa, che dopo aver copiato a
tutto spiano dagli Americani, nei due decenni a cavallo tra '800 e '900, ed anche oltre,
ebbe una produzione assai interessante e diversificata... Le due, diciamo così,
sottocategorie principali sono le Tedesche, Montblanc in testa, e le Italiane, che per
inventiva e fantasia sono state ai massimi livelli...
Con tutto il rispetto dobbiamo dire che il livello della produzione degli altri Paesi Europei
fu nettamente inferiore, con parziale eccezione per il Regno Unito, le penne, ad esempio
di Francia le collezionano quasi solo i francesi, oneste penne di cui si può solo dire che
ai loro tempi "scrivevano" . Per il resto d'Europa, interesse collezionistico prossimo allo zero...
La terza grande categoria di stilo si riferisce al Giappone, antica quasi come le Americane.
I nipponici produssero, e producono ancora, oltre ad eccellenti stilografiche per uso quotidiano
anche le loro famose Maki-e laccate e quasi tutte dipinte a mano, la maggior parte delle
quali ha però il piccolo difetto di costare come un'utilitaria o giù di lì...
Per adesso ti saluto e mi fermo, scusa se son stato un pò prolisso o banale, ma se ti servono
informazioni o "dritte" di vario genere son qua, quando vuoi...