Autore Topic: Minerva, la dea del trasformismo  (Letto 1486 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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Minerva, la dea del trasformismo
« il: Ottobre 17, 2015, 11:35:54 am »
Anche se basta sfogliare il libro di Emilio Dolcini sulla Omas per trovare la Minerva Ellittica celata sotto molti altri marchi qui la mostro nelle versioni "Mengoni" e "I. G. Germano", oltre che nella veste originale, nella dimensione maggiore. Particolarmente interessante la Mengoni, che si differenzia per il doppio anello al cappuccio, ma soprattutto per il sistema di caricamento a pulsante di fondo, che trova ben pochi riscontri nella produzione della casa bolognese.



Offline pedewall

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Re:Minerva, la dea del trasformismo
« Risposta #1 il: Ottobre 17, 2015, 12:55:57 pm »

Molto interessante la Mengoni otre che per la colorazione e la foggia, perchč o antecedente alla collaborazione Mengoni Webber (40-45 circa), o successiva anche primo dopoguerra.

Offline Parcival

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Re:Minerva, la dea del trasformismo
« Risposta #2 il: Ottobre 17, 2015, 17:56:01 pm »
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Offline Gong-oh

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Re:Minerva, la dea del trasformismo
« Risposta #3 il: Ottobre 19, 2015, 00:24:21 am »
Tutte e tre molto belle, ma la Mengoni ha una colorazione Lapis da urlo, che hai ben messo in evidenza con il particolare macro.
Proprio BELLASSAI.
 :set2010090:

Offline fabbale

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Re:Minerva, la dea del trasformismo
« Risposta #4 il: Ottobre 19, 2015, 15:27:31 pm »
Molto carine

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