Ieri sera sono andato a vedere il film Eight Days a Week - The Beatles di Ron Howard.
L'ho trovato bellissimo ed utilizzo questo spazio per consigliarvelo caldamente. Non solo per i documenti, che sono pure godibilissimi, ma perché la bravura del regista è stata nel fare comprendere il fenomeno Beatles: come una generazione intera si sia identificata in quei quattro ragazzi di Liverpool al di là della musica che hanno proposto. Ed è proprio questo che li colloca in una dimensione unica, che li rende imparagonabili a qualsiasi altro gruppo, contemporaneo o successivo.
Si comprendono inoltre i reali motivi che hanno determinato l'implosione di quella che era una macchina perfetta, che sembrava inarrestabile e che invece si è sfaldata quando il divertimento è diventato lavoro, quando ogni parola pronunciata è stata discussa, analizzata, interpretata.
Le dichiarazioni dei Beatles - tutti e quattro indistintamente - non sono mai state scostanti, supponenti e neppure maleducate: erano però spesso caratterizzate da quella sfrontatezza che li rendeva espressione di una generazione che cominciava a ribellarsi agli schemi; quando ad una di queste: "siamo più popolari di Gesù Cristo" è stato liberamente attribuito un significato che ha causato disordini, moti di piazza, minacce di morte, inevitabilmente qualcosa si è rotto.
Da vedere: sia per chi ha vissuto quegli anni che per coloro che sono curiosi di comprendere uno dei maggiori fenomeni di massa dello scorso secolo.