In questi giorni in cui il topic Etiopia sta monopolizzando l’attenzione dei forummaioli, forse tutti abbiamo un po’ perso di vista che di penne (fortunatamente) non esistono solo Etiopia, Asterope, Lucens, Ancora e quanto ogni altro ben di Dio, ma esistono anche marche minori, ben fatte, alla portata di ogni tasca e importati per mantenere alto l’interesse e l’amore per le vintage fountain pens.
Nel panorama italiano, abbiamo già iniziato a far vedere quanto di bello esisteva anche nel “mercato sommerso” e anzi, forse nel forum abbiamo anche rivalutato qualche marca che magari sui libri era stata snobbata o poco censita.
In questi giorni di ferie in cui mi sto dedicando alle foto delle mie amate, mi sono capitate per le mani alcune penne made in UK che non ricordavo più nemmeno di avere; le propongo al vostro giudizio (anche se so già che sbroglia e pirulazio ci sputeranno sopra) per la bellezza dei colori, nulla di più.
Si fa presto tutti ad ammirare le Etiopia!!!!!
In questo topic l’anticipo di tre made in UK che troverete fotografate nei dettagli nei successivi.
Nel made in Usa poi una bella black & pearl che non ha niente da invidiare alle blasonate BIG FOUR.
Enjoy!!!!!!
Queste tre penne sono davvero belle, specialmente per le colorazioni delle celluloidi e per la qualità delle medesime che sembrerebbe molto buona.
Sfortunatamente non ho valide informazioni storiche su queste marche per cui mi esprimo soltanto per quel che riguarda il lato estetico che trovo davvero interessante.
Per quello che riguarda l'Aurora Etiopia, credo che il "monopolio" dell'attenzione sia dovuto ad alcuni fattori primo fra tutti il fascino che questa penna ancora oggi riesce ad esercitare (almeno per noi collezionisti). Parlare dell'Etiopia o dell'Etiopia rispetto ad altre penne è come parlare di due belle donne. Greta Garbo come anche Marlene Dietrich nell'immaginario collettivo, hanno conservato un fascino misterioso che altre bellissime attrici di quel periodo non hanno. Così come alcune penne mediamente esercitano un fascino maggiore sul maggior numero di persone e l'Etiopia non fa eccezione.
Aggiungo anche che l'Etiopia è forse una delle prime penne commemorative e possiede la caratteristica di riuscire a descrivere assai bene quel periodo storico molto enfatizzato dalla propaganda.
Soltanto vedendo tutto questo forse si riesce a spiegare questo mistero, o meglio come tutti i misteri è affascinante finché rimane tale. Non voglio spingermi a forzare il paragone nel campo orologiero perché qui davvero misteri affascinanti ce ne sono a iosa.
Non parliamo poi delle peculiarità tecniche applicate alle penne, sappiamo che molte persone si ritengono grandi esperti "in buona fede naturalmente" soltanto perché magari ne hanno viste molte di un determinato modello (vedi Etiopia) ma poi evidentemente non hanno conoscenze approfondite per poter giudicare effettivamente da tecnico le peculiarità costruttive e di progetto.
Quindi come sempre, purtroppo, il prezzo o meglio il valore nel senso più completo è dato dalle sensazioni di mercato.