Conosco Greg Minuskin, tralasciando il discorso delle penne restaurate che non è attinente a questo topic e rimanendo concentrati sui pennini e si qualità è assimilabile a quella di Mottishaw e come tale, non è adatta ai pennini italiani.
Non che i pennini italiani siano costruiti diversamente ma meritano più attenzione dei pennini americani o tedeschi poiché come sapete la maggior parte di essi non si trovano dietro l'angolo. Di conseguenza se non si è più che precisi e se non si interviene con cognizione di causa, potrete facilmente immaginare i risultati... a quel punto dove lo trovi un secondo pennino?
Spesso siamo intervenuti successivamente su un pennini italiani "retippati" da questi o altri specialisti e alla ricezione dei pennini c'è sempre da mettersi le mani nei capelli... Lavorano tutti allo stesso e perpetrano sempre gli stessi errori.
Ovvio che in mancanza di altro ci si affida a Tizio o Caio ma questo non significa che siano i più bravi e nemmeno che i risultati siano di alta qualità.
Dobbiamo essere consapevoli che lavorano all'americana e che questo sistema poco o male si adatta ai prodotti italiani.
Dopotutto credo che Stefano Broglia, con la sua esperienza americana possa confermare.
Noi questo pennino l'abbiamo "retippato" e raddrizzato, senza l'intervento di Mamma America. Nato a punta fine, è tornato a punta fine, preservando forma, flessibilità e funzionalità.
Se riesco, più tardi, al massimo domani, mostro un dettaglio della punta.