Certo Ignazio, quello che dici è fondamentalmente corretto e condivido pienamente l'idea che con le pellicole moderne, l'applicazione del sistema zonale sia più semplice se non addirittura superfluo, almeno in condizioni normali, dove la media è facilmente ottenibile.
Però, proprio grazie alle pellicole moderne, almeno sul grande formato applicando il sistema zonale è possibile ottenere dei forti effetti di drammatizzazione, oppure lavorare con immagini con un contrasto mediamente più elevato.
Poi è anche vero che lavorando col grande formato ed il sistema zonale, è molto importante un sapiente utilizzo delle mascherature. Ad esempio recentemente, ho visto un documentario su Ansel Adams dove il fotografo, mostrava la sua camera oscura e i suo attrezzi, tra cui spiccava una specie di leccalecca che utilizzava per mascherare temporaneamente determinate zone della stampa.
Venne anche mostrato un disegno su cartoncino della famosa Moonrise Hernandez dove Ansel appuntò per ogni punto del fotogramma non soltanto il tempo di esposizione ma anche la mascheratura, il modo di utilizzo del leccalecca etc...
Un lavoro davvero notevole, sono rimasto a bocca aperta.
Una nota curiosa, credo che il sistema zonale, per essere applicato correttamente, necessiti di negativi grandi almeno 20x25 che in fondo era il formato utilizzato da Ansel Adams e da tutti i fotografi del grupp f/64 tra cui Edward Weston etc... Altro esempio era Margaret Burk-Write, anche lei utilizzava lastre formato 20x25.