Vi dirò che..
al di là delle descrizioni molto appariscenti delle aste
(che non ricordavo così eclatanti, confesso..)
spesso ha belle penne in vendita..
Avevo scambiato alcune email per sondare la disponibilità
al restauro di penne non sue e mi era sembrato disponibile e onesto..
ora leggo queste aste e in effetti sembrano un pò esagerate,
per lo meno dal punto di vista "tecnico" della ristrutturazione..
ammetto la mia totale ignoranza sulle tecniche di ablazione..
ma infondo sta scrivendo con altri termini che ha lucidato in profondità
la celluloide, o no??
Forse lui utilizza termini tecnici e noi ci limitiamo alla lucidatura??
Da quanto evidenzi raccontando la tua esperienza, Simona, questo venditore di cui abbiamo fatto bersaglio di battute goliardiche ed irriverenti (che in realtà si è un pò cercato), potrebbe anche essere una persona capace ed anche onesta.
Magari nella descrizione dei suoi interventi gli piace creare un'aurea un pò melodrammatica; non ci sarebbe poi niente di male, ognuno ha le sue debolezze ed i suoi metodi per attirare la clientela.
Mi sembra che tutti si concordi su una certa esagerazione dei prezzi, ma d'altra perte le penne sono le sue ed ha il pieno diritto di chiedere le somme che crede.
Quello che francamente mi lascia un pò più perplesso è la correttezza deontologica nell'affermare che l'incisione del marchio Omas ha dovuto sacrificarla per ridare brillantezza alla celluloide. Mi pare che si concordi un pò tutti nel dire che quello stiloforo con la Omas ha ben poco a che vedere.