Se non erro questa è la prima che viene presentata.
Rientrante laminata in oro 18 KR di cm 12, apparentemente molto semplice anche per il fermaglio liscio. Si nota per un diametro leggermente superiore a quello delle altre italiche produzioni del periodo e più vicino alla 42 della Wat.
La lavorazione di questa lamina è realizzata con un guilloché a punti, non con linee, ottenendo l’effetto di un lavoro molto delicato che, al tatto, sembra un leggero velluto.
Rivestimento regolarmente punzonato dalla ditta orafa milanese che l’ ha realizzata negli anni 40, presumibilmente dopo la fine della II° guerra mondiale. Non è Montegrappa.
Pennino Rover, stranamente in oro 585 rosa.
Oakland’s è un marchio depositato da Carlo Rota di S. Margherita Ligure (GE) nel 1945, che contraddistingue “Penne stilografiche, pennini, matite, inchiostri e oggetti di cancelleria”.
L’unico dato certo è che Carlo Rota fosse quello che le vendeva, ma erano stilografiche sicuramente prodotte da altri; non si può escludere il fatto, ma lo ritengo oltremodo difficile in considerazione del periodo produttivo, che ve ne siano in celluloide realizzate da OMAS come sostenuto in diversi articoli.
La Jacopini trova che queste penne hanno similitudini oltre che con Omas, con quelle della SAFIS, Tabo, Ancora ed erano ben fatte, destinate ad una utenza medio alta.
I differenti nomi impressi (Oahland’s, Oakland, Oaklands, Oakland’s, Oakland - pen) sulle stilo, possono imputarsi ad errori della varietà dei produttori coinvolti e alle loro maestranze.
Per capirne di più bisognerebbe sapere chi era questo Carlo Rota e cosa faceva.
Lavorazioni in oro come questa sono molto difficili da trovare e personalmente non ne ho sinora incontrato altre; invito i collezionisti che mi leggono a mostrare, o almeno parlare di quelle che hanno nascoste ed invisibili ai più.