Comunque, "collezzionismo" e "collezionisti" a parte, l'argomento promette bene, anche se probabilmente non rivelerà cose misteriose. E' noto infatti che durante la guerra la MontBlanc delocalizzo in Danimarca la produzione dopo il bombardamento della fabbrica in Germania. E tra l'altro alcune produzioni "danesi" divennero e sono sinonimo di migliore qualità, probabilmente a causa della maggiore disponibilità di materiali anche nel dopoguerra.
Forse sarebbe invece curioso conoscere se la delocalizzazione coprì qualche altro espatrio, dirigenti compromessi col regime, depositi bancari, ecc.
Dalle pagine pare infatti che il libro non si occupi solo del periodo bellico e successivo, me delle intere esportazioni di MontBlanc in Danimarca, anche negli anni Venti e Trenta, quasi che si trattasse di un fenomeno particolare. Non resta, a chi interessa, che procurarsi l'articolo, certo una chicca ma non precisamente a buon mercato....