Autore Topic: L'ennesimo problema di una penna moderna  (Letto 783 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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L'ennesimo problema di una penna moderna
« il: Febbraio 11, 2018, 18:27:48 pm »
Ieri al Penshow di Milano il mio amico Falchetto, che nonostante tutto vedo e sento sempre volentieri, mi ha consegnato per una controllata una Tibaldi 50; si tratta della versione più piccola del rifacimento da parte di Stipula di una storica penna della casa fiorentina. Bella era l'originale e bella è anche la riedizione. Sulla qualità costruttiva di quest'ultima però ci sarebbe parecchio da dire.
Insomma il nostro con grande diplomazia, o meglio, con consumato paraculismo, mi mette in una mano questa Tibaldi e nell'altra un bel pezzo di pecorino sardo dicendomi che la penna non carica "ma dev'essere una stupidaggine, qualcosa andato fuori posto". Oggi nel dopopranzo ho deciso di dare un'occhiata alla penna e trovo che la parte dello stantuffo con filettatura e dado per bloccare il pistone (nello specifico costituito da due o-ring) è spezzato e non è nemmeno presente all'interno della penna. Il problema è analogo a quello che si riscontra spessissimo sul'Aurora 88, la quale però va detto che ha parecchie decine di anni in più sulle spalle ed ha quindi diritto alle attenuanti dell'età oltre a quelle connesse alle incognite sull'invecchiamento delle prime plastiche. Poi sullo stantuffo della 88 si può impiantare con una certa facilità una nuova appendice filettata, perché è sufficientemente grosso per poterci lavorare bene. Questo, oltre ad essere decisamente più piccolo è anche appiattito perché questo gli impedisce di ruotare e non ha la necessità di una vera e propria guida. Per essere più precisi all'interno della penna, al pari delle Stipula coeve, è contenuto un grosso converter sul quale si fissano da una parte il gruppo pennino e dall'altra il fondello. Purtroppo anche la cura costruttiva è quella di un converter. Comunque decido di effettuare un intervento simile a quelli che pratico sule 88, anche se qui deve essere tutto miniaturizzato.
Foro quindi assialmente il moncone con una punta da 1.8 mm e passo un maschio da 2 mm. Prendo poi due viti in plastica (forse nylon): una da 2 mm ed una da 4 mm e ne ricavo segandole due monconi: quello da 4 verrà forato e filettato analogamente allo stantuffo mutilato, quello da 2 servirà a collegare saldamente le due parti, ricreando una condizione molto prossima a quella d'origine. L'ultima cosa da fare è ridurre l'esterno di un dado da 4 mm, che altrimenti non passerebbe nel serbatoio. Dalla foto sembra che la parte riportata sia eccentrica, ma nella realtà è in asse. Rimontato tutto la penna funziona ora perfettamente.
Il Falchetto, per evidenti problemi di coscienza, mi aveva segnalato questo link: http://www.richardspens.com/?page=ref/r ... ldi_60.htm  dove viene mostrata la riparazione eseguita su una Tibaldi 60 (un poco più grande, ma praticamente identica) per un problema del tutto analogo. L'ho guardato quando avevo comunque già deciso come operare: l'intervento mostrato è abbastanza simile, ma parecchio più dozzinale. Eppure viene indicato come riservato ad utenti tra "advanced" ed "expert".
E allora io che sono? Poi dice che uno si monta la testa...



Offline f.hawks

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Re:L'ennesimo problema di una penna moderna
« Risposta #1 il: Febbraio 11, 2018, 19:03:44 pm »
Oh...... te l'avevo detto o no nell'altro topic che qualcosa da riparare te lo portavo ??????

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Online Giuseppe Tubi

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Re:L'ennesimo problema di una penna moderna
« Risposta #2 il: Febbraio 11, 2018, 19:20:14 pm »
Oh...... te l'avevo detto o no nell'altro topic che qualcosa da riparare te lo portavo ??????

 :set2010002: :set2010002:
... Io credevo che fosse il pecorino!

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