WATERMAN HUNDRED YEAR I - Rivoluzionaria ma tradizionale

[Marlowe]

Aveva le linee sinuose di questa Chevrolet del 1941, ma la meccanica era quella tradizionale del caricamento a leva. Questa prima serie venne presentata come fabbricata con l'innovativo, e un po' misterioso, materiale "Lucite", prodotto dalla DuPont, poi sostituito con la più tradizionale bachelite in quanto strategico. Sarà vero? In ogni caso l'effetto è scenografico, la penna calza benissimo e, almeno la mia, scrive una meraviglia.

[Giuseppe Tubi]

E' innegabile che tecnicamente non fosse all'avanguardia, però secondo me è una penna bellissima.
Forse migliorata ulteriormente dalla Emblem, che aveva una vera larga anche al cappuccio.
Peccato che ne siano uscite in seguito versioni davvero bruttine che ne hanno un pò offuscato il nome.
Ottima idea quella di ricordarla; domani magari aggiungo le mie.

[Marlowe]

Concordo sulle versioni successive, che cercarono di tirare alle lunghe questo esperimento affascinante ma, a ben vedere, effimero. Bisogna dire che la guerra - il mio esemplare dovrebbe essere del 1939-40 - ha scombussolato tutto, e certo non solo per le penne stilografiche....

[Wallygator]

Indubbiamente ha un suo fascino!

[Giuseppe Tubi]

Concordo sulle versioni successive, che cercarono di tirare alle lunghe questo esperimento affascinante ma, a ben vedere, effimero. Bisogna dire che la guerra - il mio esemplare dovrebbe essere del 1939-40 - ha scombussolato tutto, e certo non solo per le penne stilografiche....

Queste versioni traslucide a me piacciono tantissimo;
Penso che esistessero in due misure, una Senior ed una Junior. C'erano anche le matite, altrettanto belle.

[Giuseppe Tubi]

Qui la giornata è veramente schifosa e la luce (assente) la meno adatta per fare foto.
Comunque ho voluto provarci e con un pò di alchimie ho tirato queste immagini così e così per mostrare le mie Hundred ed Emblem

[Giuseppe Tubi]

Ho trovato anche queste vecchie foto del set rosso, fatte nel periodo "floreale".

[Marlowe]

Complimenti: sono tutte molto belle, e come tu fai notare anche i pencil. Io preferisco quelle della prima serie, con una sola vera, che tra l'altro se la versione Waterman è vera dovrebbero essere interamente fatte con la mitica lucite (poi venne la guerra). Inoltre mettono maggiormente in risalto la linea "torpedoes".

Un set penna + pencil + box (davvero raffinato) + istruzioni mi era stato "offerto" mesi addietro da una mia fornitrice romana al modico prezzo di 1.500 euri.... Vero che non era mai stato neppure inchiostrato, ma me la sono squagliata!

Bellissime anche le foto.

ps. smaltiti i bagordi del compleanno?

[Giuseppe Tubi]

Delle penne mostrate, l'unico set a tutti gli effetti è quello rosso, con tanto di personalizzazione. Gli altri sono "assemblati". Da notare le sensibili differenze presenti anche nelle matite: la verde, per esempio, ha una clip che gira sulla sommità del cappuccio e le vere sul corpo leggermente più larghe.
Comunque bella roba, nulla da dire.
La giornata del compleanno è stata sobria anche a tavola; qualche bagordo in più la sera precedente, che avevamo un amico (buona forchetta) a cena.

[pedewall]

Giuseppe, bellissime stilo, molto difficili da trovare in queste condizioni, di solito hanno la parte terminale ridotta male.

[Giuseppe Tubi]

Giuseppe, bellissime stilo, molto difficili da trovare in queste condizioni, di solito hanno la parte terminale ridotta male.

E' verissimo quello che dici, anche se ho l'impressione che succeda prevalentemente nelle serie successive, dove credo che abbiano utilizzato la celluloide; queste in lucite sono assai più rare (e più belle), ma direi che sono esenti da quel difetto. Che d'altra parte risulterebbe ben spiegabile se effettivamente la parte terminale fosse stata in celluloide: piena (spessore considerevole) e semi-trasparente sono due tra le condizioni più favorevoli per l'innescarsi della cristallizzazione. Ne sanno qualcosa le teste dei cappucci delle povere Novum della prima serie....

[fabbale]

Tutte molto belle, ma la verde di più assai molto.