Sono tutti pennini da inzuppo e calamaio per provetti calligrafi. Non hanno un grande valore economico poiché ancora oggi è abbastanza facile trovare intere scatoline piene. Hanno però un loro folto schieramento di collezionisti anche a causa della loro bellezza estetica (i pennini non i collezionisti!).
Se utilizzati ancora oggi restituiscono una gradevolissima sensazione ma necessitano di un po' di pratica. Secondo alcuni, sono infinitamente meglio dei pennini delle penne stilografiche, "battuti" soltanto dalle penne d'oca opportunamente preparate.
Personalmente me li terrei, se non altro per provarli e giocarci un po'.
Per quanto riguarda il pennino Perry, posso dirti che al tempo dei calamai etc... erano molto quotati sia per l'estetica che per l'altissima qualità. Pensa che ancora oggi c'è qualcuno che si fa modificare opportunamente delle stilografiche per poterli utilizzare.
Se ricordo bene, i pennini Perry erano importati e distribuiti in tutta Italia dalla ditta Fiore & F.li di Torino a quel tempo ubicata in Via Cernaia (pieno centro).