La prima penna della mia collezione.

[Giovanni Abrate]

Una Williamson, acquistata a Torino in Piazza Carlo Felice nel 1968, insieme ad un'altra, sfaccettata e a una pseudo 88 marcata Welcome. Le penne le ho ancora ed hanno un posto speciale tra le altre della mia collezione, che ora conta di molti pezzi....
Qui la Williamson è affiancata dallo zio d'America (in realta Canadese).

[Parcival]

 

[Giuseppe Tubi]

Una Williamson, acquistata a Torino in Piazza Carlo Felice nel 1968, insieme ad un'altra, sfaccettata e a una pseudo 88 marcata Welcome. Le penne le ho ancora ed hanno un posto speciale tra le altre della mia collezione, che ora conta di molti pezzi....
Qui la Williamson è affiancata dallo zio d'America (in realta Canadese).

La n. 1 è sempre speciale. Papoeron de Paperoni docet.

[Wallygator]

So'  piezz' e core!

[Giovanni Abrate]

Una Williamson, acquistata a Torino in Piazza Carlo Felice nel 1968, insieme ad un'altra, sfaccettata e a una pseudo 88 marcata Welcome. Le penne le ho ancora ed hanno un posto speciale tra le altre della mia collezione, che ora conta di molti pezzi....
Qui la Williamson è affiancata dallo zio d'America (in realta Canadese).

La n. 1 è sempre speciale. Papoeron de Paperoni docet.

E' vero! Pensa che il titolare del negozio era intento ad estrarre i pennini d'oro dalle penne che aveva in negozio, con un paio di pinze da meccanico, per farli fondere. E buttava via le penne dopo averne estratto il pennino. Nel 1968 nessuno voleva le stilo! L'unica stilo che si vendeva era Montblanc. Nonostante le penne fossero destinate al cestino, le tre che acquistai me le fece pagare care (probabilmente il valore dell'oro del pennino....). Avevo 18 anni e ricordo che mi parvero care! Erano l'anellata che vedete, un'altra Williamson sfaccettata Jade Green (ispirata alla Wahl doric) e una Welcome pseudo 88 da quattro soldi. Il negozio era in Piazza Carlo Felice a Torino ed era il punto vendita della Williamson per Torino.

[Giuseppe Tubi]

Una Williamson, acquistata a Torino in Piazza Carlo Felice nel 1968, insieme ad un'altra, sfaccettata e a una pseudo 88 marcata Welcome. Le penne le ho ancora ed hanno un posto speciale tra le altre della mia collezione, che ora conta di molti pezzi....
Qui la Williamson è affiancata dallo zio d'America (in realta Canadese).

La n. 1 è sempre speciale. Papoeron de Paperoni docet.

Ma lì dove lavori te, una macchina del tempo non riuscite a farla?

E' vero! Pensa che il titolare del negozio era intento ad estrarre i pennini d'oro dalle penne che aveva in negozio, con un paio di pinze da meccanico, per farli fondere. E buttava via le penne dopo averne estratto il pennino. Nel 1968 nessuno voleva le stilo! L'unica stilo che si vendeva era Montblanc. Nonostante le penne fossero destinate al cestino, le tre che acquistai me le fece pagare care (probabilmente il valore dell'oro del pennino....). Avevo 18 anni e ricordo che mi parvero care! Erano l'anellata che vedete, un'altra Williamson sfaccettata Jade Green (ispirata alla Wahl doric) e una Welcome pseudo 88 da quattro soldi. Il negozio era in Piazza Carlo Felice a Torino ed era il punto vendita della Williamson per Torino.

[Giovanni Abrate]

Una Williamson, acquistata a Torino in Piazza Carlo Felice nel 1968, insieme ad un'altra, sfaccettata e a una pseudo 88 marcata Welcome. Le penne le ho ancora ed hanno un posto speciale tra le altre della mia collezione, che ora conta di molti pezzi....
Qui la Williamson è affiancata dallo zio d'America (in realta Canadese).

La n. 1 è sempre speciale. Papoeron de Paperoni docet.

Ma lì dove lavori te, una macchina del tempo non riuscite a farla?

Chiediamolo al Comte de Saint Germain!

[Marlowe]

La mia n. 1 fu una Radius Superior, acquisto piuttosto insolito se ci ripenso. Oltre a quelle, direi abbastanza, che mi sono trovato in casa e ad altre che mi hanno regalato per motivi professionali (queste ultime quasi tutte MB e Omas).