Credo che il termine mobile non debba essere considerato tanto nel senso stretto della mobilità (o meglio, amovibilità), quanto in base al concetto che, non essendo "fissa", non è nata insieme alla penna, ma prevista quale accessorio di complemento: talvolta decisamente dedicato, come indubbiamente pare essere quella della Tibaldi di Max, che reca lo stesso decoro presente sulla penna, altre volte universale ed intercambiabile.