Autore Topic: Ieri al Teatro S. Teodoro...  (Letto 9437 volte)

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Offline pedewall

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Re:Ieri al Teatro S. Teodoro...
« Risposta #30 il: Marzo 03, 2016, 22:34:32 pm »

Engeika era il mio spacciatore, col quale avevo concordato un valore da dichiarare (per la dogana italiana) di 20-25USD , importo che non faceva fermare il pacco in dogana (niente furti) e sopratutto evitavo IVA e oneri di importazione.

Poi è stato "cassato" in una ispezione fiscale e costretto a dichiarare il fatturato.
Ho smesso di acquistare in Japan e sinora non ho trovato un sostituto per il settore penne, per i netsuke e scatole è diverso.

Offline Resvis71

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Re:Ieri al Teatro S. Teodoro...
« Risposta #31 il: Marzo 04, 2016, 10:00:11 am »

Ben lontano dall’essere un tale esperto di penne Japan da conoscere quali differenze vi siano tra quelle destinate al mercato locale e quelle …per gli occidentali, ma qualcosa si può dire.

Sui pennini
Innanzitutto gli esperti di calligrafia o semplici cultori, si possono lucidare gli occhi guardando questi pennini Naginata realizzati dal maestro Nagahara (recentemente scomparso)  e ditemi se pensate di poterne incontrare in Europa dove credo arrivi solo il modello Togi:
http://www.engeika.com/product-list/165
Il “Concord” e il “Fude de Mannen” (quelli con la punta all’ingiù e all’insù), penso siano molto particolari da utilizzare e mi piacciono assai, purtroppo costichiano.
Ma perché  in Giappone si usano tanti tipi di pennini?
Inseriscono alcune righe di un mio lavoro sulle maki-è antiche, uno stralcio del quale è stato pubblicato su Penna: “Quando in Giappone nei primi decenni del 900 la Namiki incominciò a produrre stilografiche, dovette superare un notevole ostacolo: sino ad allora la scrittura veniva realizzata utilizzando dei pennelli.
Nessun pennino poteva competere con i pennelli che consentivano di alternare linee leggere e sottili con altre pesanti e larghe. La stilografica offriva tanti vantaggi, ma le mancava la variabilità del tratto ed era oltremodo difficile convincere la popolazione a sostituirla al vecchio e duttile pennello.
Namiki equipaggiò allora le sue penne con una varietà di pennini, alcuni dei quali ancora prodotti, che potevano validamente sostituire il pennello
”.
Venivano prodotti (descritti nell’indicato lavoro): Il pennino fine. (Fine nib), Il pennino medio (Medium nib). Il pennino da scrittura (Script nib), Il pennino calligrafico (Falcon nib). Il pennino per mancini (Waverly nib), Il pennino per stenografo (Stenographer nib), Il pennino per la grande scrittura (Coarse nib), Il pennino a doppio utilizzo (Duopoint nib), Il pennino tronco (Stub nib). Il pennino obliquo (Oblique nib). Il pennino per una scrittura mediamente grossa (Half Stub nib), Il pennino per gli Uffici Postali (Posting nib). Il pennino per scrivere musica (Music nib). Il pennino del ragioniere, segnato con la sigla BK (Bookkeeper nib). Il pennino da ricalco (Manifold nib), Il pennino per firme importanti, da cerimonia (Signature nib).

Attualmente la Pilot ha in catalogo 15 differenti tipi di pennini: extra fine (EF), fine (F), Soft fine (SF), fine medium (FM), soft fine medium (SFM), falcon (F), wavily (WA), sutab (SU), medium (M), soft medium (SM), broad (B), double broad (BB), posting (PO),cors (C), music (MS).
Quindi i pennini sono talmente tanti che servono due lettere per descriverli, da noi arrivano quelli che il mercato conosce e l’importatore Europeo chiede.
Grazie Paolo!
Quante cose interessanti e utili!
Eccezionale! :set2010001:

Offline muristenes

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Re:Ieri al Teatro S. Teodoro...
« Risposta #32 il: Marzo 05, 2016, 14:46:33 pm »


Ne manca qualcuno, giusto per farsi un'idea.

Offline Resvis71

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Re:Ieri al Teatro S. Teodoro...
« Risposta #33 il: Marzo 05, 2016, 18:40:48 pm »
Grazie Muristenes!
Porcamiseria, la differenza di tratto tra l'EF e il C è pazzesca.

Offline Fenice

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Re:Ieri al Teatro S. Teodoro...
« Risposta #34 il: Marzo 06, 2016, 09:27:55 am »
Io sarei curiosa di sapere la differenza tra il pennino per gli uffici postali e il pennino da ricalco.
Mi piacerebbe anche sapere chi ha a catalogo questi pennini.

Il mio problema è questo: con la WingSung 233 riesco a scrivere su carta copiativa in triplice copia (con la Hero 007 no) ma solo se il mio blocchetto è appoggiato su un piano! Se (come capita) tengo il blocchetto in mano 2 copie sono leggibili, la terza (che va al trasgressore) no. Inoltre con la WingSung (oltre a dover premere) devo scrivere molto più lentamente perché è come se sulla carta dei verbali facesse fatica a scrivere.

Offline pedewall

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Re:Ieri al Teatro S. Teodoro...
« Risposta #35 il: Marzo 06, 2016, 15:57:40 pm »

Barbara quei pennini accompagnavano le stilografiche, soprattutto Namiki, negli anni 30, qualcosa ancora primi 50, poi alcuni non sono più stati prodotti oppure sono leggermente variati.
Per poterli trovare si devono cercare le penne antiche e sperare di incontrarli.
Credo che solo il Music Nib sia rimasto inalterato negli anni. Lo ho presentato qui
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=2779.0

Dei due che ti interessano allego di seguito quanto a suo tempo ho scritto:” Il pennino per gli Uffici Postali (Posting nib). Negli uffici Postali venivano utilizzate delle carte molto sottili, lisce e scorrevoli, ottime per il pennello, ma estremamente critiche per un comune pennino che stentava a depositare il tratto di inchiostro. Venne creato un pennino speciale, lungo, con punta fine o extra fine, ma poco flessibile e con punte d’iridio molto lisce. La particolarità di questo pennino è l’avere una leggera curvatura della punta che contribuisce ad una maggiore determinatezza del tratto sulle carte morbide. Oltre che sulle carte lisce, è adatto anche per chi scrive velocemente.
Il pennino da ricalco (Manifold nib). Prima che negli uffici si disponesse delle macchine da scrivere e delle fotocopiatrici, le copie cartacee dei documenti si facevano interponendo tra i fogli della carta da ricalco, comunemente chiamata carta carbone e si riusciva a realizzare anche tre o quattro copie dello stesso documento scrivendo unicamente il sovrastante foglio, ma si doveva premere molto con la penna per poter avere una sufficiente leggibilità dell’ultimo foglio. La Namiki inventò il pennino per fare diverse copie (Manifold nib) , di media dimensione, molto rigido e con punte brevi che avevano una pallina tondeggiante di iridio, senza nessuna flessibilità. Con questo pennino si poteva premere sulla carta anche con molta forza senza che ne risentisse o si danneggiasse.  Anche se più nessuno utilizza la carta da ricalco, questo pennino è ancora popolare in quanto ideale per chi inizia ad utilizzare la stilografica
.”
Prova a cercare qualcosa che gli somigli sui siti dei produttori; mi sembra che il Posting sia ancora prodotto, ma non ne conosco le caratteristiche.

Offline pedewall

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Re:Ieri al Teatro S. Teodoro...
« Risposta #36 il: Marzo 06, 2016, 16:22:28 pm »
Per non spendere una fortuna e provare ottimi pennini Manifold, si potrebbero cercare quelli della Esterbrook, che ha prodotto:
-   #  1461 Fine per utilizzo normale; qui:
http://www.ebay.com/sch/i.html?_nkw=esterbrook+1461&_in_kw=1&_ex_kw=&_sacat=0&_udlo=&_udhi=&_ftrt=901&_ftrv=1&_sabdlo=&_sabdhi=&_samilow=&_samihi=&_sargn=-1%26saslc%3D1&_salic=1&_sop=12&_dmd=1&_ipg=50
-   # 9460 Medio per utilizzo speciale; qui
http://www.ebay.com/sch/i.html?_nkw=esterbrook+9460&_in_kw=1&_ex_kw=&_sacat=0&_udlo=&_udhi=&_ftrt=901&_ftrv=1&_sabdlo=&_sabdhi=&_samilow=&_samihi=&_sargn=-1%26saslc%3D1&_salic=1&_sop=12&_dmd=1&_ipg=50
-   # 9461 Fine per utilizzo speciale; qui
http://www.ebay.com/sch/i.html?_nkw=esterbrook+9461&_in_kw=1&_ex_kw=&_sacat=0&_udlo=&_udhi=&_ftrt=901&_ftrv=1&_sabdlo=&_sabdhi=&_samilow=&_samihi=&_sargn=-1%26saslc%3D1&_salic=1&_sop=12&_dmd=1&_ipg=50

Dovresti naturalmente procurarti anche una penna Esterbrook, ce ne sono tinte pastello molto belle.
La Esterbrook aveva in catalogo una trentina di tipi diversi di pennini.
Good hunting.

Offline Fenice

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Re:Ieri al Teatro S. Teodoro...
« Risposta #37 il: Marzo 06, 2016, 17:13:17 pm »
Credo che il piú idoneo alle mie esigenze sia il pennino da ricalco.

Devo trovare una soluzione ...


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