Stamattina "sveglia presto".
L'esame è alle porte ed io, come di consueto, sono in alto mare (un mare marrone e che puzza).
Le mie mani sono gonfie dal caldo (oltre ad essere ciccione di suo!) e impugnare qualsiasi penna diventa un'impresa.
Ne ho 8 sulla scrivania, di varie misure, con vari inchiostri, di vario peso, di ergonomie diverse.
"Non ce la faccio" - mi dico.
E senza riflettere, sento la necessità di prendere lei ... la Waterman 52.
Non c'è davvero paragone. La scorrevolezza, la MORBIDEZZA del tratto sono da sogno!
Non so cosa significhi "affaticarsi la mano".
E inizio la redazione degli appunti.
L'inchiostro utilizzato (Pilot Iroshizuku Tsuyu-Kusa) non mi piace su quella penna!
Prima di cambiare inchiostro però ... 1000 dubbi ... che giro a voi esperti:
1) che tipo di inchiostro posso utilizzare senza rischiare di danneggiare la penna? (Turchese no - Rosso no - Verde no - già lo so, anche se il Ku-Jaku di Pilot che dà sul verde è davvero bello, senza contare il Roman Bronze Oxydation di Diamine che è uno spettacolo)
Sapevo che i Diamine, come inchiostri, erano "innocui" , così come credo lo siano gli Iroshizuku (anche perché ... ci manca pure che mi rovinino la penna con quello che costano!)
Voi che dite?
Voi cosa utilizzate nelle vostre penne più preziose?
2) un uso intensivo e quotidiano è incompatibile con la celluloide? (La 52 non è in celluloide ma ... in vista di eventuali futuri acquisti, vorrei essere "preparata").
La penna in questione avrà questa destinazione: SCRIVANIA (mai rinchiusa in una scatola) ovvero panno di velluto se devo "portarmela dietro".
Grazie a chi mi darà suggerimenti utili.