Verissimo!
La 400 degli anni 50 è una penna piacevolissima e trovo i pennini del tempo nettamente più piacevoli di quelli attuali.
Ho quella tartaruga e quella nera striata, la verde manca ma intendo colmare a breve la lacuna...
Bellissime, come al solito, le foto!!!!
Marco
La colpa che di frequente viene imputata alla Pelikan è di essere sempre stata estremamente conservatrice nello stile delle sue penne e che quindi "vista una, viste tutte".
Questo, generalizzando un pò, è abbastanza vero, ma è il rovescio di una medaglia che sull'altro lato porta parecchi pregi di rilievo: innanzi tutto le Pelikan sono state tra le prime penne ad utilizzare il caricamento a stantuffo, realizzando sin dall'inizio uno dei meccanismi più robusti ed affidabili sul mercato, probabilmente è stata la prima ad adottare la plastica per la guarnizione dello stantuffo ed inoltre il suo particolare conduttore era sicuramente all'epoca uno dei più efficaci nel trattenere l'inchiostro in eccesso.
La Pelikan 120, in particolare, ha accompagnato negli studi intere generazioni: favolosa nel rapporto qualità/prezzo era una penna robusta ed affidabilissima; per questi motivi è stata sicuramente una delle penne più vendute in assoluto, perlomeno in Europa, ed è ancora oggi abbastanza ricercata, anche se forse più per motivi affettivi che collezionistici.