Complimenti Roberto, sei stato molto bravo.
Devo dire che anche per me restaurare/riparare le penne è la cosa che mi da più soddisfazione. Specie se riesci a fare un buon lavoro.
Se posso permettermi ti do un paio di consigli che potrebbero semplificarti un po' il lavoro in casi analoghi.
Immagino che oltre che dotato di un'ottima manualità avrai anche quantomeno l'attrezzatura "di base", tra cui un mini trapano; se non l'hai ti consiglio caldamente di procurartelo: per lavorare sulle penne è utilissimo. Se lo corredi di alcune mole cilindriche di diverso diametro, da 2 a 5mm p.es., fare le guarnizioni di sughero diventerà un gioco da ragazzi: basta che in un pezzo abbozzato fai il foro centrale di un diametro un po' inferiore a quello dell'alberino che dovrà ospitare, potrai rifinire il foro con una mola e quindi incastrare il pezzo su un'altra di diametro leggermente maggiore. A questo punto fai girare il tuo abbozzo sul trapano ed accostandoci della carta vetro otterrai velocemente il diametro voluto. Logicamente puoi usare grane diverse per avere una superficie più rifinita. In ultimo, sempre con la parte in rotazione, avvicini un cutter e la tagli a misura.
Ungile sempre con grasso al silicone o di vaselina prima di montarle.
Anche se ti trovassi nella necessità di ricostruire la spina del fondello (talvolta non si riescono a toglierle ed occorre disgregarle col cloruro ferrico) di una penna simile od altre che ti capiterà di trovare in altre penne, è preferibile utilizzare l'ottone che è anche il materiale che veniva utilizzato in origine. Puoi ottenerlo partendo da chiodini in ottone che non dovrebbero essere difficili da trovare da ferramenta forniti. Siccome saranno da ridurre, puoi utilizzare un procedimento analogo, stringendoli nel mandrino del trapano e riducendoli con una limette di adeguate dimensioni.
Naturalmente in entrambi i casi si può utilizzare anche un trapano tradizionale, ma è decisamente meno pratico.