A distanza di molto tempo, riporto in auge questo topic, estrapolando e aggiornando nel contempo i 10 punti originali più uno l'undicesimo che venne segnalato da Eric.
Ecco qui il sunto:
Codice Deontologico del Collezionista di Stilografiche
M.A.R.R.S. Metodi Accettati di Ripristino-Restauro delle Stilografiche
1. La penna stilografica non è un'opera d'arte realizzata in un pezzo unico, ma un prodotto industriale concepito per essere replicato anche in migliaia di esemplari; ma se non ha avuto successo di vendita potrebbero essere ben pochi gli esemplari esistenti.
2. La conoscenza delle caratteristiche originarie della penna da riparare/restaurare sono basilari per un intervento corretto sull’oggetto.
3. Un metodo di restauro non in sintonia con le caratteristiche originali della stilografica, non deve essere eseguito anche se rende la penna funzionante.
4. Nel restauro si deve dare prevalenza a ricambi originali. Qualora ciò non fosse possibile, la ricostruzione deve prevedere esclusivamente l’utilizzo di materiali/componenti e tecnologie coerenti a quello del pezzo da ricostruire e al periodo storico della penna o della parte.
5. In linea di principio ogni restauro dovrebbe essere reversibile, fatto salvo per le eventuali ricostruzioni di componenti strutturali della penna, il cui disassemblaggio ne comprometterebbe l’integrità.
6. Un sistema di riempimento deve essere sostituito solamente con altro uguale.
7. Il pennino non deve essere modificato rispetto alla sua forma, gradazione e dimensioni originarie.
8. Ricoloriture od esaltazioni del colore mediante pigmenti, vernici od altro non sono ammissibili, ovvero lucidature ottenute con metodi non coerenti con l’epoca di costruzione
dell’oggetto. Il placcare con nuovo oro le finiture utilizzando metodi moderni non è fatto per fini collezionistici ma per fini protettivi.
9. Operare tenendo presente che l’oggetto sul quale si lavora è d’epoca e, comunque anche se poco usato, soggetto ad un naturale invecchiamento/usura; ogni tentativo di farlo apparire come nuovo od inusato non è coerente con lo spirito del collezionismo.
10. Il sottacere eventuali restauri apportati, in occasione di mostre, penshow od altro, non è in sintonia con lo spirito del collezionismo.
11. Una penna è un oggetto che serve a scrivere, qualsiasi intervento proporzionato che serva a riportarla all'uso originario è giustificato.
Direi che a distanza di anni, si possa riprendere il filo del discorso da questi 10 + 1 punti e vedere come evolve la questione.