Penso che sia un errore stupido dell’orafo, poco attento o avanti negli anni (non vedeva bene), che scambia una P con una R; il fatto poi che il segno EUROPA 18KR entro un rettangolo, venga punzonato con singole lettere, conferma che questa stilografica, attribuibile a Luigi Diani o agli orafi componenti la Esportazione Orafa Italiana, fosse saltuaria e limitata. Altrimenti avrebbero avuto un punzone unico.
Gli elemento del decoro della lamina, del fermaglio sono quelli giusti, unico elemento di maggior controllo è “toccare” l’incisione guiloché , allo stesso modo di come col tatto si controlla la carta moneta, e cercare di apprezzare la rugosità della incisione (le incisioni guilloché le si possono considerare come una sorta di firma apposta dal laminatore) ; può variare da liscia, come un velluto di seta, a molto ruvida, talvolta sembra una raspa.
In linea generale: non me ne voglia l’amico Massimo, ma le più ruvide sono di Firenze, città che – a quanto mi risulta, ma potrei anche sbagliare - non sono state prodotte stilografiche Europa.
A Torino e Milano tali incisioni sono più leggere.