Walter,
ho dichiarato guerra alla sezione "dagli USA con furore", scontro incruento a colpi di penne, li sfido sul terreno delle laminate.
Sulla guerra vera ho le parole di questa poesia "rivisitata" di Trilussa ad esprimere il mio pensiero.
Dormi Roma, dormi, pija sonno
ché domani nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
Dormi Roma, dormi.. tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede
ma che serve da riparo
a quer popolo sovrano
A quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
e sa bene che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe’ li ladri de le Borse.
Dormi Roma, dormi, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
e boni amichi come prima
So’ cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sur Lavoro
pe’ quer popolo fregnone
risparmiato dar cannone!