Ciao a tutti, sono Bruno Ballardini, scrittore e saggista con un passato di pubblicitario. Tempo fa mi sono riavvicinato dopo 60 anni (ne ho 68) alla penna stilografica comprandomi quella che usavo allora, una Pelikan M120 verde e nera che usavamo a scuola. La prima reazione è stata: "Ma possibile che sia così piccola?". In realtà me la ricordavo con gli occhi di un bambino e allora stava nella mia mano come adesso sta una Montblanc 146. Ma l'obiettivo del mio riavvicinamento era quello di abbattere le ore passate al computer dimezzandole: mi sono detto che la prima stesura dei miei libri potrei farla tranquillamente a mano, con la stilografica e poi l'editing nelle sue varie fasi potrei farlo a computer. Ottima idea, anche perché ho scoperto che la stilografica permette il fluire delle idee e una scrittura più rilassante che la tastiera non permette. La passione è cresciuta rapidamente e in pochi anni ho provato decine e decine di penne (sempre alla ricerca del Sacro Graal, ma sempre apprezzando e amando le caratteristiche peculiari di ciascuna). E oggi sono un utente abbastanza esperto, e mi sono divertito anche ad aprire un gruppo su Facebook dove non hanno accesso i collezionisti, i parvenu, e quelli che della penna fanno uno "status symbol", ma ci sono solo utenti e produttori, per favorire il dialogo fra chi fa le penne e chi le usa, e promuovere l'uso della penna stilografica oggi. Il nome del gruppo non ve lo dico, contravverrei alle regole di questo forum. Ma poi, tanto non lo trovate :-)