Un set The King in celluloide rosso corallo davvero incredibile!!!

[turin-pens]

Contrariamente a quanto si pensa, il marchi The King non è mai stato legato in nessun modo ad Omas, anzi il suo nome è sempre stato di proprietà S.A.F.I.S. che tra l'altro ha sempre prodotto queste penne nei suoi stabilimenti di Torino e che soltanto le leggi razziali imposte dalla dittatura fascista costrinsero a cambiare il nome The King in Radius.
Questo set, così come moltissime altre penne prodotte da S.A.F.I.S. sono la chiara dimostrazione che la produzione di ottima qualità non era soltanto in mano ad Omas ma che anzi spesso e volentieri le produzioni di altre aziende (vedi S.A.F.I.S.) erano pari se non come in questo caso di più alta qualità costruttiva e di materiali scelti.

Aggiungo io "mio personalissimo sfogo" non capisco per quale motivo in Italia quando si trova una penna di ottima qualità con un marchio non famoso o conosciuto essa venga nella maggior parte dei casi venire attribuita alla produzione Omas! è uno sbaglio incredibile che alla lunga inquina e rende instabile il collezionismo delle penne stilografiche italiane!

Guardate la bellezza di questo set in stile Duofold... ha più di 70 anni è stato costruito da una delle aziende italiane (S.A.F.I.S.) meno conosciute eppure è assolutamente splendido! la qualità della celluloide parla da sola e le dorature laminate 18kr e non galvaniche sono ancora oggi in condizioni meravigliose con piccolissimi segni di ottonatura.
Il pennino è flessibile, armonico nasce a punta fine ma risponde alla pressione con una morbidezza e costanza senza eguali nella produzione Omas, tanto da permettere un tratto da fine a broad semplicemente aumentando impercettibilmente la pressione esercitata. 

La penna è grande, misura 12,8cm chiusa, il corpo pennino incluso misura 11,8cm e col cappuccio calzato si arriva e ben 16,1cm, mentre il diametro medio del corpo è di 12,0mm
Il cappuccio è lungo 5,8cm

La penna, come la maggior parte delle The King del periodo funziona con il sistema di caricamento a torsione dove il nottolino girando azionava la molla che a sua volta comprimendo il sacchetto carica l'inchiostro.



































e queste sono le foto dettagliate della matita.

Misura ben 12,3cm e un diamtro medio del corpo di 9,7mm

Utilizza mine da 1,2mm













La scatola originale è semplicemtne bella nella sua forma a ottagono allungato

[sbroglia]

set spettacolare e di altissima qualità!!

difficile vedere la celluloide corallo non virata

[turin-pens]

L'importante e che non si continui a dire che le The King erano fatte da Omas!

[fabbale]

Qui si fa veramente fatica a capire che è una THE KING laminata, però Vi assicuro che è, purtroppo senza nib originale.
(E poi non dite che non vi avevo detto che non ero un buon fotografo!!!!!)

Anche io propenderei per non darla ad OMAS...

FB

PS
Set in corallo da incorniciare

[sbroglia]

è una grande?

[fabbale]

è una grande?

MEDIUM SIZE (per me).
 

[turin-pens]

Qui si fa veramente fatica a capire che è una THE KING laminata, però Vi assicuro che è, purtroppo senza nib originale.
(E poi non dite che non vi avevo detto che non ero un buon fotografo!!!!!)

Anche io propenderei per non darla ad OMAS...

FB

PS
Set in corallo da incorniciare

è quella postata in un altro topic?

[fabbale]

è quella postata in un altro topic?

[/quote]

Yes, dopo la prima lezione di fotografia dalla scuola radio elettra

[mccagly]

Una penna spettacolare.

[fabbale]

Una penna spettacolare.

Aggiungo l'anterpima di un set in arrivo in B&P.
Appena arriva mi metto giù a forografare.

 

[Ambros]

Mi era sfuggito questo MERAVIGLIOSO set corallo!!
Viva il Re!

[turin-pens]

Mi era sfuggito questo MERAVIGLIOSO set corallo!!
Viva il Re!

Il re è uguale al tuo scozzese!

[Pupa]

Mi era sfuggito questo MERAVIGLIOSO set corallo!!
Viva il Re!

Oh mamma che bello..
quoto..

[LetiziaJac]

Meno male che più se ne parla, più penne si vedono più le cose si chiariscono. All'epoca in cui scrissi il capitolo sulle The King, smontare il castello di carta che voleva la bellissima produzione The King frutto delle officine Simoni, non era affatto facile. I motivi sono molti, a partire dalla autorevolezza di Emilio Dolcini che, pur facendo analisi dettagliate e validissime su molte belle penne, amava talmente tanto la produzione Omas, che la vedeva dappertutto, per non paralre poi della difficoltà di mettere insieme molte penne per fare confronti e tentare catalogazioni perlomeno probabili. All'epoca, come ben sapete, le foto digitali erano appena all'inizio e molti ( troppi) collezionisti erano affetti dal grave morbo " è mia, me la tengo e non te la faccio nemmeno vedere!". Ho riletto il capitolo dell'Enciclopedia sul marchio The King, e tutto sommato, sono ancora d'accordo con me stessa
Ho ribadito più di una volta la mia opinione sull'origine assolutamente torinese delle penne The King e, nel capitolo, non ho indicato nemmeno un esemplare attribuibile a Simoni. Nonostante questo, i dubbi e le domande irrisolte restano, soprattutto per certi aspetti della produzione. Oggi, avendo visto svariate decine di penne in più rispetto a quando scrissi il libro, mi viene sempre più spesso da chiedermi perché mai si sia pensato ad Omas, quando le penne the King rivestite ricordano molto di più la produzione Aurora e, casomai dovesse esserci lo zampino di qualche altra azienda, sarebbe molto più giustificato pensare a Montegrappa che non certo a Omas.

[fabbale]

Meno male che più se ne parla, più penne si vedono più le cose si chiariscono. All'epoca in cui scrissi il capitolo sulle The King, smontare il castello di carta che voleva la bellissima produzione The King frutto delle officine Simoni, non era affatto facile. I motivi sono molti, a partire dalla autorevolezza di Emilio Dolcini che, pur facendo analisi dettagliate e validissime su molte belle penne, amava talmente tanto la produzione Omas, che la vedeva dappertutto, per non paralre poi della difficoltà di mettere insieme molte penne per fare confronti e tentare catalogazioni perlomeno probabili. All'epoca, come ben sapete, le foto digitali erano appena all'inizio e molti ( troppi) collezionisti erano affetti dal grave morbo " è mia, me la tengo e non te la faccio nemmeno vedere!". Ho riletto il capitolo dell'Enciclopedia sul marchio The King, e tutto sommato, sono ancora d'accordo con me stessa
Ho ribadito più di una volta la mia opinione sull'origine assolutamente torinese delle penne The King e, nel capitolo, non ho indicato nemmeno un esemplare attribuibile a Simoni. Nonostante questo, i dubbi e le domande irrisolte restano, soprattutto per certi aspetti della produzione. Oggi, avendo visto svariate decine di penne in più rispetto a quando scrissi il libro, mi viene sempre più spesso da chiedermi perché mai si sia pensato ad Omas, quando le penne the King rivestite ricordano molto di più la produzione Aurora e, casomai dovesse esserci lo zampino di qualche altra azienda, sarebbe molto più giustificato pensare a Montegrappa che non certo a Omas.

Ma allora.... con tutto questo nuovo materiale un update non ci starebbe bene?