Rispolvero questo topic, per il quale mi sono anche preso qualche amichevole pernacchia, per aggiornarvi della situazione.
La mia gloriosa Vacumatic di famiglia pizzicata con il pulsante di fondo, e che a mia memoria non aveva subito nessuna modifica (certo non da me o da qualche mio avo) ha preso la via degli Usa grazie ai buoni uffici di una persona che ogni tanto mi assiste nella manutenzione delle penne.
Ebbene, i risultati sono questi. Pare che si tratti di una di quelle penne miste Vacumatic-Duofold che la Parker commercializzò durante la guerra, utilizzando la "carrozzeria" della Vac (compresa la scritta Vacumatic) ma con il sistema di carica della Duofold. Questo per motivi contingenti bellici, quando molta produzione Vacumatic venne spostata in Canada, principalmente per scarsità di manonodopera, e in parte anche di prezzo. Ma il motivo principale dovrebbe essere nel fatto che il caricatore Vacumatic era in alluminio, materiale dichiarato strategico, e la casa non fece in tempo a rimpiazzarlo su tutti i pezzi con la plastica.
Ne venne fuori un ibrido detto "Vacufold", che non è mai entrato nei cataloghi ufficiali, ma che i venditori Parker vendettero come tale, cioè dichiarandolo; e d'altra parte c'era poco da nascondere. La vendita di questa serie cessò nell'immediato dopoguerra. Ripeto: il corpo era interamente preso dalle Vacumatic prodotte fino al 1940-42 (la mia è una Blue Diamond del 1938, come risulta dal timbro), ed erano marchiate Vacumatic. Il sistema di carica era Duofold. Uniche modifiche apportate, dalla casa, una diversa condotta di flusso verso il pennino, ed una rifilettatura del fondello causa il diverso meccanismo.
Piuttosto scettico su questa prima spiegazione arrivata per e-mail, sono andato a vedere i due siti di riferimento per Parker, quello di David Isaacson e quello di Richard Binder. Ebbene, la Vacufold è trattata (perfino come rarità, ma io non ci credo né mi interessa) da entrambi. Stessa cosa su Parkerpens, sito semiufficioso.
A spanne le date coincidono, perché quella penna fu acquistata, o venne regalata, ai miei intorno al 1948, dieci anni dopo l'anno inciso all'esterno ma coerentemente con quelli di commercializzazione. Ora aspetto il suo ritorno dagli States, dove comunque ho chiesto il reimpianto completo del sistema di carica (a gratisse, of course). Poiché esistono ancora ricambi sia Vacumatic sia Duofold, se non ci fosse stata la modifica di fabbrica come detto sopra non sarebbe stato difficile installarvi il caricamento Vacumatic. Ma non si può.
Certo, in questo modo non è una Vacumatic, nonostante la scritta, e si perde la maggiore caratteristica delle Vac, la verifica della carica attraverso la trasparenza. Cosa che peraltro in molte di queste penne si perdeva già per via dell'opacizzazione interna del serbatoio, e per ovviare alla quale occorre fare un'operazione complessa e quasi sempre inutile di smontaggio e pulizia che quasi sempre richiede un'abrasione interna del serbatoio stesso.
Quante scoperte! Vi terrò informati.