Tutto bene quanto precedentemente riportato da Fabio e dagli altri, ma un pens show (che brutto nome, possibile che non si trovi una adeguata denominazione in italiano?) dovrebbe prevedere, oltre gli espositori:
1) un banco di riparazione delle penne: tutti i visitatori possono portare le proprie stilo e farsi fare un preventivo gratuito di possibile riparazione, da eseguire in un secondo tempo, con scheda preventivo ed indirizzo dove spedirla;
2) un banco di probabile valutazione gratuita delle penne portate dagli ospiti (consegnare una scheda con gli indirizzi);
3) una seppur minima mostra di stilo a tema o generale;
4) un angolo con monitor e posti a sedere in cui viene riprodotto uno o più filmati autoprodotti sulle stilo o sulla mostra ed anche sulle riparazioni più comuni od altro (ricordo con piacere il filmato che spiegava come trasformare una piuma in una penna utilizzando quell’attrezzo dal nome per me improponibile: mi sembra quill qualcosa);
5) un angolo in cui qualche artigiano mostra come si produce la carta;
6) altro angolo in cui l’esperto disegnatore con aerografo dipinge una penna (visto a Firenze);
7) un tavolo con una orientale (deve parlare almeno inglese) esperta nel disegno dei simboli giapponesi che con pennello o stilografica Sailor con pennello al posto del pennino, “scriva” su carta quello che l’ospite vuole, ad esempio i nomi ( i giovani vanno pazzi per queste cose);
coinvolgere le scolaresche, quindi apertura di sabato e domenica (i bambini portano poi i genitori la domenica);
9) prevedere la vendita all’ingresso di un piccolo oggetto (tipo penna portachiavi etc.) per qualche euro, con impressa la data dell’evento, oppure il prezzo del biglietto del visitatore comprende uno stampato dello sponsor ed il gadget oltre la tessera di ingresso numerata;
10) far preceder il tutto da un volantinaggio ed un tam-tam su internet invitando a partecipare i collezionisti delle associazioni di penne di altri paesi.
11) coinvolgere le case produttrici italiane, una sarà lo sponsor ufficiale e presenterà quello che vuole, le altre potranno avere uno stand.
Queste sono le prime idee, pensando a come coinvolgere il maggior numero di visitatori, quasi tutte copiate da quanto vissuto in altri pen show.