Autore Topic: The Scotland blu lapis tipo duofold  (Letto 72205 volte)

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Offline mccagly

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #30 il: Gennaio 15, 2011, 23:01:16 pm »
Questa è una discussione interessante  !!!

Grazie a tutti.

 :set2010001:

Offline Ambros

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #31 il: Gennaio 16, 2011, 13:05:57 pm »
Ecco la pagina del libro di Letizia
in cui si parla dei pennini montati sulle The Scotland

Online turin-pens

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #32 il: Gennaio 16, 2011, 14:07:50 pm »
Come potete vedere questa The King è uguale alla The Scotland presente nel libro di Letizia e che Ambrosini ha mostrato poco fa.

[ Attachment Invalid Or Does Not Exist ]

e ancora in HI-RES

[ Attachment Invalid Or Does Not Exist ]

Continuiamo:

Libro Iacopini vol II pag. 78 The Scotland blu lapis uguale a quella di Ambrosini.

Libro Iacopini vol. II pag. 126 The King corallo uguale alla The Scotland presente a pag. 78 e dunque identica alla The Scotland di Amrosini...

Continuiamo

Libro Iacopini vol. II pag. 79 Notare motivo della greca Identico alla The Scotland/Scotland da me mostrata.

Libro Iacopini vol. II pag. 127 Notare che il motivo della greca The Scotland presente a pag 79 e della mia mostrata qui e identica al motivo della greca The King.

Se volete vi mostro anche la clip a ruzzolina The King che è uguale alla ruzzolina The Scotland ma completamente diverse dalla ruzzolina Omas... ma sinceramente comincio ad annoiarmi.

mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm...

Vi basta oppure continuo?

Offline sbroglia

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #33 il: Gennaio 16, 2011, 17:09:12 pm »
seconde me alla fine della fiera le THE SCOTLAND erano sicuramente prodotte da terzi

da quello che vedo sulle mie i produttori sono :

-Safis
-Montegrappa
-Tabo ( percè nessuno l'ha notato ma la prima che ho postao, con l'elefante in sottofondo, è rosso scurissimo arco - e non si vede in foto- e le fattezze sono 100% tabo)

e poi??!!

Online turin-pens

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #34 il: Gennaio 16, 2011, 18:13:10 pm »
seconde me alla fine della fiera le THE SCOTLAND erano sicuramente prodotte da terzi

da quello che vedo sulle mie i produttori sono :

-Safis
-Montegrappa
-Tabo ( percè nessuno l'ha notato ma la prima che ho postao, con l'elefante in sottofondo, è rosso scurissimo arco - e non si vede in foto- e le fattezze sono 100% tabo)

e poi??!!

No sbagli la rossa piccola "lady" mostrata da te non è di produzione TABO ma continua ad essere di produzione SAFIS e spiegherò a tutti il perché:

1). Le verette, sono tipiche SAFIS, ecco la dimostrazione un crop della tua e della mia del set corallo le foto non sono in scala ma rendono bene l'idea.

[ Attachment Invalid Or Does Not Exist ]

[ Attachment Invalid Or Does Not Exist ]

Le medesime verette sono visibili nelle penne piccole alla pag.8 delle scansioni che fabbale ha fatto per Ambrosini.

2). La giunzione:

[ Attachment Invalid Or Does Not Exist ]

Se osservate bene, questa giunzione è sempre stata utilizzata dalla SAFIS per le The King. Le The Scotland (tutte) anche quelle mostrate in ogni dove (forum, libri, scansioni) utilizzano la medesima giunzione. (Anche la The King che ho mostrato in questo topic in HI-RES ha la medesima giunzione). Non ci credete? osservate le grip section delle The King e The Scotland nel libro Iacopini...

La medesima giunzione è sempre visibile nelle scansioni che fabbale ha fatto per Ambrosini.

Le sole The Scotland ad avere una giunzione diversa sono le sfaccettate presenti sia nel libro Iacopini che nelle scansioni di fabbale. Anche le sfaccettate The King avevano una giunzione diversa rispetto alle The King tonde.
La giunzione delle The King sfaccettate e delle The Scotland sfaccettate è la medesima.

3). La testina con scalino, tipico delle The King lady e matite The King visibili a pag. 127 e pag. 130 del Libro Iacopini vol. II (spero siate abbastanza attivi da poter controllare da voi senza che io inserisca altre foto)

Le medesime testine sono visibili nelle penne piccole alla pag. 8 delle scansioni che fabbale ha fatto per Ambrosini.

Nessuna di queste caratteristiche ha mai fatto parte della produzione TABO e poi da quando esso faceva penne se la produzione delle medesime è sempre avvenuta su commissione?

Vi basta oppure continuo?

Offline Pupa

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #35 il: Gennaio 16, 2011, 23:14:13 pm »

Aggiungo che quando mi sono aggiudicato la penna a 315 euro
mi sono subito pentito (non pensavo assolutamente superasse i 200 euro),
però ne è venuto fuori un bel pezzo, ed oggi sono contento dell'impresa.

Ora mi aspetto che chi ha acquistato l'altra, dal medesimo venditore,
la pubblichi in foto, perché mi interessa vederla!

Caspita,
e pure da revisionare, il prezzo mi sembra altino..

Anche io vorrei vedere ora l'altra, la For Ever, a cui ho rinunciato..(prezzo più abbordabile)
http://cgi.ebay.it/PENNA-STILOGRAFICA-FOR-EVER-/130467874801?pt=Penne&hash=item1e607dc7f1#ht_500wt_949

speriamo che il compratore sia tra noi??

Offline Ambros

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #36 il: Gennaio 17, 2011, 00:19:29 am »
Simona, credo proprio che il compratore sia tra noi...

..ma è un ragazzetto timido, forse si vergogna.. :set2010002:

Offline Pupa

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #37 il: Gennaio 17, 2011, 02:27:23 am »
ossia?? sei tu?  :set2010080:

ps. il colore della For Ever sembra molto interessante..

Offline sbroglia

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #38 il: Gennaio 17, 2011, 08:08:59 am »
seconde me alla fine della fiera le THE SCOTLAND erano sicuramente prodotte da terzi

da quello che vedo sulle mie i produttori sono :

-Safis
-Montegrappa
-Tabo ( percè nessuno l'ha notato ma la prima che ho postao, con l'elefante in sottofondo, è rosso scurissimo arco - e non si vede in foto- e le fattezze sono 100% tabo)

e poi??!!

No sbagli la rossa piccola "lady" mostrata da te non è di produzione TABO ma continua ad essere di produzione SAFIS e spiegherò a tutti il perché:

1). Le verette, sono tipiche SAFIS, ecco la dimostrazione un crop della tua e della mia del set corallo le foto non sono in scala ma rendono bene l'idea.



Le medesime verette sono visibili nelle penne piccole alla pag.8 delle scansioni che fabbale ha fatto per Ambrosini.

2). La giunzione:



Se osservate bene, questa giunzione è sempre stata utilizzata dalla SAFIS per le The King. Le The Scotland (tutte) anche quelle mostrate in ogni dove (forum, libri, scansioni) utilizzano la medesima giunzione. (Anche la The King che ho mostrato in questo topic in HI-RES ha la medesima giunzione). Non ci credete? osservate le grip section delle The King e The Scotland nel libro Iacopini...

La medesima giunzione è sempre visibile nelle scansioni che fabbale ha fatto per Ambrosini.

Le sole The Scotland ad avere una giunzione diversa sono le sfaccettate presenti sia nel libro Iacopini che nelle scansioni di fabbale. Anche le sfaccettate The King avevano una giunzione diversa rispetto alle The King tonde.
La giunzione delle the King sfaccettate e delle The Scotland sfaccettate è la medesima.

3). La testina con scalino, tipico delle The King lady e matite The King visibili a pag. 127 e pag. 130 del Libro Iacopini vol. II (spero siate abbastanza attivi da poter controllare da voi senza che io inserisca altre foto)

Le medesime testine sono visibili nelle penne piccole alla pag. 8 delle scansioni che fabbale ha fatto per Ambrosini.

Nessuna di queste caratteristiche ha mai fatto parte della produzione TABO e poi da quando esso faceva penne se la produzione delle medesime è sempre avvenuta su commissione?

Vi basta oppure continuo?

non parlavo della lady ma di quella a stantuffo con finestra

Offline LetiziaJac

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #39 il: Gennaio 17, 2011, 11:04:11 am »
Complimenti per la bellissima analisi che aggiunge SAFIS ai roduttori delle The Scotland. Vorrei però fare un'osservazione sulle verette di cui avete postato le immagini. Concordo con Stefano sull' ampia diffusione di quelle stile di verette nella produzione Montegrappa, ma non sono sicura che si possa usare questo dettaglio per attribuire determinati marchi all'azienda di Bassano. Se così fosse, dovremmo aggiungere anche Tibaldi ( ipotesi comunque già temerariamente presa in considerazione non molto tempo fa...) ai marchi prodotti da Montegrappa su commissione. Quelle tre verette, con la più spessa al centro, si ritrovano, uguali uguali sui cappucci della Serie II e... anche sulle Invicta.
Che facciamo adesso? Dopo aver smantellato l'enorme  castello delle produzioni Simoni, facciamo risalire tutto a Bassano del Grappa? :set2010035:
Beh, se ci fossero dati certi, sarebbe un bel sollievo!

Online turin-pens

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #40 il: Gennaio 17, 2011, 11:07:30 am »
Stefano mi dispiace ma le Montegrappa che hai mostrato non solo rafforzano la mia tesi ma oltretutto dimostrano chiaramente che la Montegrappa non ha prodotto le The Scotland e ora ti spiego il perché:

1). Le penne che hai inserito dimostrano che la Montegrappa ha rivisto l'idea originale di The King per ben tre volte. Infatti se osservi bene le tue Montegrappa noterai che i i rapporti tra l'altezza della veretta centrale e di conseguenza la sua distanza dalle altre due verette è diversa.  Questo è maggiormente visibile nella prima blu dove si vede chiaramente quello che dico. Fai da te un confronto diretto tra quelle verette e quelle The King - The Scotland è diversa, mentre è sempre costante sia nelle The King che nelle The Scotland e di come queste ultime siano sempre uguali alle The King.

2). Il punto primo a prima vista potrebbe essere obiettabile ma a rafforzare il punto primo basta fare notare che le dorature The King - The Scotland sono sempre 18kr. Invece le dorature Montegrappa sono sempre galvaniche e questo dimostra che le The Scotland non potevano essere prodotte da Montegrappa. Infatti la doratura galvanica è tipica delle Montegrappa di quel periodo mentre la doratura lamianata è tipica delle The King di quel periodo.

3). Anche Aurora per la Selene scelse le tre verette alternate stilie The King ma come nel caso Montegrappa cambiavano totalmente per dimensione, spaziatura.

4). Faccio in oltre notare che cambia anche il disegno, il tipo di carattere e l'impostazione generale dei punzoni che Montegrappa ha utilizzato sia per le clip che per i corpi. Invece nelle The Scotland questi sono uguali alla The King.

Per Letizia, le analisi non sono ancora finite, per definirle soffermiamoci bene sulle tecniche di lavorazione perché io sono certo che possono cambiare le estetiche degli oggetti ma una azienda non cambia la tecnica di lavoro per fare delle produzioni diverse, le quali erano diversificazioni per ridurre i costi e quindi bla, bla, bla, bla, bla... fate un po il ragionamento economico e vedrete che questo spiegherà molto chiaramente la paternità delle diverse marche commerciali.

Offline fabbale

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #41 il: Gennaio 17, 2011, 11:38:05 am »
Seguo e apprezzo tutto quello che state dicendo in questi giorni.

Da perfetto ignorante quale sono però, mi sembra che si traggano argomentazioni valide da come è fatta una veretta.... dalla distanza del lip..... dalla filettatura etc. per attribuire PATERNITA' PRODUTTIVA ad una penna.

Ripeto un mio discorso già fatto in un'altro post o qui (non ricordo): ma non è possibile che in quel periodo tutti si copiassero un pò e magari prendevano un pezzo da una parte e uno dall'altra per tirare su una bella penna???

Se ci riuscissimo, andrebbe scissa la PATERNITA' PRODUTTIVA (questa penna è uscita dalla fabbrica X ma con un brand diverso) e la PATERNITA' IDEALE (se si può dire), ossia questa penna si ispira al modello X della penna Y e non a caso si dimostra che c'è anche un rapporto di collaborazione perchè la Ditta propietaria del modello Y ha fonito tubi di celluloide, mentre le vere sono state prese dalla Ditta Z i pennini dalla ...... e via e via!!!!

Giusto in questo caso il discorso di Letizia sulle vere TIBALDI; sarebbe come dire che tutte le penne flat top mod. Duofold del periodo allora le ha fatte PARKER???

Illuminatemi.

 :set2010001:

Offline pedewall

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #42 il: Gennaio 17, 2011, 12:20:20 pm »

Fabio ritengo giuste e condivisibili le tue osservazioni sullo scambio e/o vendita di parte del materiale necessario a realizzare una stilo, ma penso fossero metodiche utilizzate dai “piccoli produttori” (quanto piccoli poi è da capire) che oltretutto sicuramente utilizzavano le minuterie disponibili (quelle in oro a Milano erano prodotte e vendute, anche in ambito internazionale, da una delle tre fabbriche di Diani Luigi) come è facile immaginare per i pennini.

Viene un poco in salita pensare che i “grandi” le adoperassero, è molto più credibile che “alcuni piccoli” utilizzassero dei bravi tornitori nel tentativo
di soddisfare un loro desiderio di “Omas” o altre marche che andavano per la maggiore da offrire alla propria clientela.

Come ho fatto notare in altro post allora tutte le simil Duofold si dovrebbero appiccicare a Parker, cosa però che tutti sappiamo impossibile in quanto penne non dello stesso paese, mentre se si rimane in Italia, quando si hanno dei dubbi, sembra che tutto sia stato fatto o da Omas o da Montegrappa.
La prima perché se ne è sempre parlato anche in eccesso (Malaguti insegna); se Omas aveva fatto una penna per The King, gli attribuivano anche la proprietà del marchio, la seconda perché è avvolta (io penso volutamente) come dice Lambrou, da un alone di mistero, tutto si sa sulla sua storia, ma ben poco  sulla collocazione temporale delle sue diverse produzioni di cui non vi è neppure certezza. Archivi inesistenti? 

La paternità/maternità di una stilo è argomento valido e determinante soprattutto sulle laminate il cui nome è sovente di fantasia, in cui gli elementi discriminatori atti a poterle almeno parzialmente attribuire sono labili e non sempre supportati da dati oggettivi, ma molti di questi produttori lasciano sul rivestimento una sorta di impronta che con pazienza e molti campioni disponibili si riesce comparativamente a ritrovare.

Offline fabbale

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #43 il: Gennaio 17, 2011, 12:39:19 pm »

Fabio ritengo giuste e condivisibili le tue osservazioni sullo scambio e/o vendita di parte del materiale necessario a realizzare una stilo, ma penso fossero metodiche utilizzate dai “piccoli produttori” (quanto piccoli poi è da capire) che oltretutto sicuramente utilizzavano le minuterie disponibili (quelle in oro a Milano erano prodotte e vendute, anche in ambito internazionale, da una delle tre fabbriche di Diani Luigi) come è facile immaginare per i pennini.

Viene un poco in salita pensare che i “grandi” le adoperassero, è molto più credibile che “alcuni piccoli” utilizzassero dei bravi tornitori nel tentativo
di soddisfare un loro desiderio di “Omas” o altre marche che andavano per la maggiore da offrire alla propria clientela.

Come ho fatto notare in altro post allora tutte le simil Duofold si dovrebbero appiccicare a Parker, cosa però che tutti sappiamo impossibile in quanto penne non dello stesso paese, mentre se si rimane in Italia, quando si hanno dei dubbi, sembra che tutto sia stato fatto o da Omas o da Montegrappa.
La prima perché se ne è sempre parlato anche in eccesso (Malaguti insegna); se Omas aveva fatto una penna per The King, gli attribuivano anche la proprietà del marchio, la seconda perché è avvolta (io penso volutamente) come dice Lambrou, da un alone di mistero, tutto si sa sulla sua storia, ma ben poco  sulla collocazione temporale delle sue diverse produzioni di cui non vi è neppure certezza. Archivi inesistenti?  

La paternità/maternità di una stilo è argomento valido e determinante soprattutto sulle laminate il cui nome è sovente di fantasia, in cui gli elementi discriminatori atti a poterle almeno parzialmente attribuire sono labili e non sempre supportati da dati oggettivi, ma molti di questi produttori lasciano sul rivestimento una sorta di impronta che con pazienza e molti campioni disponibili si riesce comparativamente a ritrovare.


Paolo, chiaro e condivisile la differenziazione fra piccole/grandi Aziende.
Però, ulteriore riflessione prendendo spunto dall'attualità; e se invece questi marchi con similutudini ad uno maggiore, rientrassero in una precisa strategia commerciale?

Se non erro solo AURORA alla luce del sole aveva (o partecipava) una Azienda che commercializzava con altri nomi i prodotti; se altre Aziende, non avessero voluto comparire in prima persona????

Oggi per esempio nel campo alimentare, molte grandi Aziende producono per catene commerciali della grande distribuzione i loro prodotti a marchio; pochi addetti ai lavori però sanno veramente chi sono queste grandi aziende perchè è loro volontà in alcuni casi non essere collegate a questo fatto (per tutta una serie di motivi immaginabili).

E sa qualche "pennaio" ci avesse pensato prima????

Tu che ami e che trovi documenti, non hai mai notato collegamenti in questo senso?? Non fatture però perchè sappiamo bene che ci troviamo poco... qui ci vogliono atti costitutivi, scritture.... Non so come era la normativa a quel tempo....

 :set2010002:

Offline pedewall

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Re: The Scotland blu lapis tipo duofold
« Risposta #44 il: Gennaio 17, 2011, 13:12:25 pm »

Si Fabio qualcosa si trova.

Ad esempio ho rinvenuto un atto notarile che da nome cognome ed accordi a chi faceva le laminature della Columbus Verga dagli esordi sino a circa il 1937, e poche altre cose, ma sono gocce che ben poco aggiungono in un mare.
Atti, accordi e variazioni societarie della The King / Safis, non sono un problema, mentre per Stilus è quasi impossibile in quanto sembra che abbia lavorato per anni in maniera non ufficiale (poi ha regolarizzato il tutto), ma non voglio anticipare cose ancora da sottoporre a verifica.
Mentre sul fronte dei marchi qualcosa in più si trova, ma sempre poca roba.

 

       
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