Le vendeva Mario Cristofoletti di Treviso.
Oltre quanto scritto dalla Jacopini, vi è un articolo su questo marchio pubblicato sul n. 58 di Penne a firma G. Fichera.
Acquistate in blocco un gruppo di queste penne, tutte con belle celluloidi, ma con pennini quasi inutilizzabili (sembra di scrivere con un chiodo), ne ho restaurato la prima che vi sottopongo.
Penna in celluloide di colore….. (decidete Voi) di 14 cm. con un sistema di riempimento con scritto brevettato?? simile a quello della the King; si agisce su di un fondello rotante esterno che aziona un elicoide interno in acciaio che sposta uno stantuffo metallico - al posto del pulsante - al cui interno è inserita la classica leva utilizzata nelle penne a pressore terminale.
Stilografica resa presentabile, ripristinato ed ingrassato il funzionamento, sostituito il pennino con un moderno Omas 18 Kt M (sento le urla dei puristi) che forse costa più di tutte le penne, ma quel pennino era inutilizzato, mantenuto invariato l’alimentatore dopo pulizia e verifica di compatibilità.
Presento anche una foto di insieme delle altre Piave con celluloidi di apprezzabile colorazione.
Mi accorgo infine di aver inserito per errore nel gruppo una Palladiana con cell. lizard, sempre da riparare, ma non rifaccio la foto.