RO-SET??

[Wallygator]

Produzione Roccati/Settimo T.se?
piccola penna a "strati"

[Ambros]

Graziosa!

[pedewall]

Recentemente ne ho trovato una anche io e non sapevo di chi fosse, anche se il fermaglio faceva supporre una origine Settimese.

[Wallygator]

  vediamo se mr. P o mr. R hanno qualche notizia in più

[fabbale]

Molto carine esteticamente e quindi GODIBILI.

Per ora posso dire solo questo.... e non è poco.

 

[Pupa]

Mai viste, interessanti 
Ma perchè tutti questi tagli?
Solo un fattore estetico?

[Wallygator]

Mai viste, interessanti 
Ma perchè tutti questi tagli?
Solo un fattore estetico?

Probabilmente si; penso che dal punto di vista costruttivo sia una complicazione (ogni giunzione deve avere un pezzo maschio e femmina) e le giunzioni sono normalmente un elemento di fragilità strutturale.

[roberto v]

O qualche microproduttore micragnoso che, lavorando più o meno da solo, recuperava tutti i pezzetti sparsi in giro, per la serie: qui non si butta via niente 

[Wallygator]

O qualche microproduttore micragnoso che, lavorando più o meno da solo, recuperava tutti i pezzetti sparsi in giro, per la serie: qui non si butta via niente  

...giusta osservazione anche questa  

...ma il detto non era   "del maiale tienlo a mente non si butta via mai niente" ?

[turin-pens]

qui non si butta via niente 

Questo è un ragionamento che ancora oggi fa qualsiasi fabbrica di penne stilografiche e non solo. In passato era esattamente come oggi.

[LetiziaJac]

Il metodo costruttivo di queste penne ( confermo RO - SET = Roccati Settimo) dimostra la scarsa qualità produttiva, a mio avviso. Credo che il giochino consistesse nel fatto che i vari pezzi/componenti, potevano essere assemblati insieme in una gamma di combinazioni cromatiche variabile. In questo modo, lo stesso modello poteva essere vestito di molte colorazioni utilizzando però poche varianti di celluloide e potendo utilizzare anche gli avanzi ( pezzi corti che non sarebbero sufficienti da soli per un tubo cappuccio o un serbatoio). Con un investimento ridotto di materia prima si ottengno penne molto colorate, molto vivaci...e anche molto brutte!

[Wallygator]

Il metodo costruttivo di queste penne ( confermo RO - SET = Roccati Settimo) dimostra la scarsa qualità produttiva, a mio avviso. Credo che il giochino consistesse nel fatto che i vari pezzi/componenti, potevano essere assemblati insieme in una gamma di combinazioni cromatiche variabile. In questo modo, lo stesso modello poteva essere vestito di molte colorazioni utilizzando però poche varianti di celluloide e potendo utilizzare anche gli avanzi ( pezzi corti che non sarebbero sufficienti da soli per un tubo cappuccio o un serbatoio). Con un investimento ridotto di materia prima si ottengno penne molto colorate, molto vivaci...e anche molto brutte!

Concordo sulla qualità costruttiva non eccelsa. Si vede che la mano d'opera all'epoca costava veramente poco! Per quel poco che ne so di tornitura, ritengo si impieghi meno tempo a tornire il fusto in un pezzo unico che a sezioni diverse che comportano anche tutta una serie di giunture maschio/femmina, senza contare il tempo impegato nell'assemblaggio. Di contro, come giustamente Lei dice, le combinazioni cromatiche potevano essere molteplici e la combinazione di celluloidi di maggior e minore qualità  ridurre i costi di materia prima (che, evidentemente, erano molto maggiori del costo del lavoro).

[roberto v]

Aggiungo un piccolo particolare, a suo modo significativo.

Qui nella mia zona, dove si commercia il marmo da sempre, c'è un piazzale che ha ancora una gru a cavalletto giusto degli anni '30. La caratteristica particolare è che tutte le sue funzioni sono svolte da un unico motore, con una serie infinita di snodi e rimandi, scatole con ingranaggi conici e tutto quello che vi può venire in mente di complicato. Il moto viene trasmesso - sempre a mezzo ingranaggi - alle quattro "zampe" che hanno tutte le ruote motrici (si sposta su binari tipo quelli dei treni).

Questo perchè all'epoca i motori elettrici erano carissimi in confronto al costo del ferro e della componentistica meccanica anche complessa e quindi anche questa che oggi parrebbe una follia aveva una sua logica economica.

[fabbale]

Aggiungo un piccolo particolare, a suo modo significativo.

Qui nella mia zona, dove si commercia il marmo da sempre, c'è un piazzale che ha ancora una gru a cavalletto giusto degli anni '30. La caratteristica particolare è che tutte le sue funzioni sono svolte da un unico motore, con una serie infinita di snodi e rimandi, scatole con ingranaggi conici e tutto quello che vi può venire in mente di complicato. Il moto viene trasmesso - sempre a mezzo ingranaggi - alle quattro "zampe" che hanno tutte le ruote motrici (si sposta su binari tipo quelli dei treni).

Questo perchè all'epoca i motori elettrici erano carissimi in confronto al costo del ferro e della componentistica meccanica anche complessa e quindi anche questa che oggi parrebbe una follia aveva una sua logica economica.

Ma che hai sniffato oggi POLVERE DI TRAVERTINO DELLA LUNIGIANA andato a male?

[Ambros]

Continuo a ritenerle belle ed interessanti:
la manodopera costava poco, e si risparmiava sulla celluloide
alternando pezzi di colori vivaci ed accattivanti a pezzi neri meno costosi.
Si otteneva così una penna particolare, che aveva come "marchio di fabbrica"
proprio l'alternanza delle celluloidi: marketing & risparmio!