Autore Topic: Povera WIDMAN...  (Letto 21039 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #15 il: Aprile 10, 2011, 18:22:05 pm »
Non so se vi è mai capitato ma qualche anno fa, trovai presso una ferramenta di Torino uno stock completo di tremillimetri qualcosa come una cinquantina di tubetti... li comprai tutti perché erano dei fondi di magazzino e la ferramenta li svendeva anzi praticamente li regalava... Però ci fu una terribile sorpresa a parte qualche tubetto (una decina se non ricordo male) tutti gli altri erano praticamente inutilizzabili perché la pasta contenuta in essi si era praticamente scomposta/destrutturata perdendo la colorazione azzurrina e cambiando consistenza diventando più simile alla leo crema che alla tremillimetri originale.
Morale 40 tubetti da buttare! ma erano costati talmente poco che ne valse la pena, se non altro per i restanti dieci!

 :set2010080:

Ormai tutto il tremillimetri esistente dovrebbe avere un bel pò di annetti, eppure è la prima volta che sento una cosa simile.
Chissà a quelle confezioni che gli era successo; magari avranno preso del caldo....

Offline Ambros

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #16 il: Aprile 10, 2011, 19:31:56 pm »
Tornando alla penna, il marchio Widman fu utilizzato per anni
da una cartoleria sita in Milano alla via Torino n. 77, gestita inizialmente dai signori Villa e Widman,
ed in seguito dal signor Maurizio Brunori che continuò ad utilizzare il marchio Widman, nonché il marchio MBM,
su stilografiche generalmente di ottima qualità, commercializzate insieme ai marchi più importanti.

Ed era appunto ai marchi più importanti che Brunori si rivolgeva per commissionare penne
col marchio Widman: è ormai noto che si rivolse con certezza all'Ancora,
ottenendo penne delle linee Duplex, Maxima e Dama.

Ma si rivolse anche ad Omas e ad altri.

La penna postata non mi sembra appartenere alla produzione Ancora, poiché
le penne fornite da questa ditta erano del tutto identiche a quelle ufficiali,
mentre la "nostra" penna ha il top del cappuccio ogivale, molto simile a quello delle Omas,
così come molto simile appare altresì la sagoma intera della penna ad una Omas Extra tonda.

Le finiture, invece non sembrano proprio essere Omas, e ricordano quelle utilizzate da Columbus.

Non ho però trovato tracce di rapporti ufficiali tra Brunori e Columbus:
ovviamente ciò non vuol dire nulla, perché negli anni trenta "valeva tutto", e tutto era possibile...

Anche è possibile che la penna sia una Omas su cui è stata volutamente montata "ferramenta" diversa,
proprio per ottenere una evidente differenziazione con le normali penne Omas............

....operazione che, ad esempio, Ancora potrebbe non aver voluto porre in essere
sulle sue linee di produzione destinate ai terzisti............

Dunque la mia opinione è: BOH!! :set2010044:

Online Giuseppe Tubi

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #17 il: Aprile 10, 2011, 19:43:33 pm »
Tornando alla penna, il marchio Widman fu utilizzato per anni
da una cartoleria sita in Milano alla via Torino n. 77, gestita inizialmente dai signori Villa e Widman,
ed in seguito dal signor Maurizio Brunori che continuò ad utilizzare il marchio Widman, nonché il marchio MBM,
su stilografiche generalmente di ottima qualità, commercializzate insieme ai marchi più importanti.

Ed era appunto ai marchi più importanti che Brunori si rivolgeva per commissionare penne
col marchio Widman: è ormai noto che si rivolse con certezza all'Ancora,
ottenendo penne delle linee Duplex, Maxima e Dama.

Ma si rivolse anche ad Omas e ad altri.

La penna postata non mi sembra appartenere alla produzione Ancora, poiché
le penne fornite da questa ditta erano del tutto identiche a quelle ufficiali,
mentre la "nostra" penna ha il top del cappuccio ogivale, molto simile a quello delle Omas,
così come molto simile appare altresì la sagoma intera della penna ad una Omas Extra tonda.

Le finiture, invece non sembrano proprio essere Omas, e ricordano quelle utilizzate da Columbus.

Non ho però trovato tracce di rapporti ufficiali tra Brunori e Columbus:
ovviamente ciò non vuol dire nulla, perché negli anni trenta "valeva tutto", e tutto era possibile...

Anche è possibile che la penna sia una Omas su cui è stata volutamente montata "ferramenta" diversa,
proprio per ottenere una evidente differenziazione con le normali penne Omas............

....operazione che, ad esempio, Ancora potrebbe non aver voluto porre in essere
sulle sue linee di produzione destinate ai terzisti............

Dunque la mia opinione è: BOH!! :set2010044:

Ma dai!, "boh" è la conclusione, che peraltro condivido; per il resto hai scritto un sacco di cose interessanti

Offline Wallygator

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #18 il: Aprile 10, 2011, 20:18:11 pm »
:set2010090: :set2010090: :set2010090:

Veramente un ottimo lavoro, mi hai fatto venire voglia di fare danni, mi dici che cosa hai usato per lucidare la penna e rifare le dorature? grazie.


Dai, dai, non è un granché come lavoro; c'è ancora da raddrizzare un pò la veretta rimessa, da togliere un pò di graffi e da pulire ancora le dorature.
Allora, per lucidare la penna di solito uso il "tre millimetri", visto che ne ho ancora un pò; però quando le penne sono molto rigate (parlo di micro righe, non di graffi) occorre prima levigarle un pelo con della carta abrasiva di grana 1000 o 1200 usata con acqua. E' una grana assolutamente sottilissima, che si usa anche per togliere i graffi dai vetri in plastica degli orologi. Se non si dispone del tre millimetri, che ormai non si trova più, un polish qualunque dovrebbe andare bene, ma anche il Sidol funziona egregiamente, peccato che lascia del deposito nelle filettature, nelle incisioni, ecc.. Basta comunque una buona lavata, magari aiutandosi con un vecchio spazzolino da denti.
Attenzione con la carta abrasiva alle scritte, se sono molto superficiali, e cose simili (p.es. i disegni sulle penne rientranti in ebanite); l'azione abrasiva della carta 1000/1200 è veramente leggerissima, ma comunque c'è. Le scritte possono essere protette coprendole con un pezzetto di nastro adesivo da togliere prima della lucidatura finale.
Le dorature non le ho rifatte, ma solo pulite con Sidol e tanto olio di gomito.   



Al mercato delle pulci dove abito c'è uno che ha sovente dei tubetti di "tremillimetri"  a prezzo modico (mi pare 1 euro) se interessa posso vedere!



Purtroppo aveva solo più poche :set2010029: confezioni!

Online turin-pens

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #19 il: Aprile 10, 2011, 21:46:46 pm »
Citazione

Ormai tutto il tremillimetri esistente dovrebbe avere un bel pò di annetti, eppure è la prima volta che sento una cosa simile.
Chissà a quelle confezioni che gli era successo; magari avranno preso del caldo....

Tutto può essere!

Offline Pupa

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #20 il: Aprile 13, 2011, 02:18:51 am »
Beh, ma infondo ha molto da invidiare alla pasta Iosso e Sidol??

Online turin-pens

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #21 il: Aprile 13, 2011, 10:17:35 am »
Beh, ma infondo ha molto da invidiare alla pasta Iosso e Sidol??

Secondo me no, è soltanto più rapida nell'azione lucidante.

Online Giuseppe Tubi

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #22 il: Aprile 13, 2011, 19:59:41 pm »
Beh, ma infondo ha molto da invidiare alla pasta Iosso e Sidol??

Non conosco la pasta Iosso, ma a mio modesto parere per una lucidatura a mano il vecchio Sidol va benissimo, sia su celluloide che ebanite. Ha il difetto di lasciare un residuo bianco nei solchi delle filettature, nelle incisioni di una certa profondità ecc.. Non è poi una tragedia; un buon lavaggio con acqua e sapone aiutandosi con un vecchio spazzolino da denti risolve il problema. Nelle lucidature con il trapanino invece non va bene ed anche il tremillimetri è poco adatto. Io mi sono trovato bene con i prodotti per odontotecnici (non ridete, non è uno scherzo). Vengono utilizzati per la lucidatura finale della resina delle protesi, quindi siamo abbastanza in linea con le caratteristiche del materiale delle nostre amate penne.
Nelle forniture per odontotecnici si trovano anche delle ottime spazzole in cotone da montare sul trapanino. Non fatevi assolutamente venire l'idea di utilizzare spazzole in feltro, camoscio ecc. perché scaldano e bruciano la penna. Voi pensate di lucidare e ci trovate dei solchi. Ciò vale vieppiù con il Dremel, che parte a razzo, ed anche al minimo frulla intorno ai 20.000 giri/min.. La spazzola di cotone invece, mal che vada si sbruciacchia (per modo di dire) lei e non provoca danni.

Offline Wallygator

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #23 il: Aprile 13, 2011, 23:29:48 pm »
Beh, ma infondo ha molto da invidiare alla pasta Iosso e Sidol??

Non conosco la pasta Iosso, ma a mio modesto parere per una lucidatura a mano il vecchio Sidol va benissimo, sia su celluloide che ebanite. Ha il difetto di lasciare un residuo bianco nei solchi delle filettature, nelle incisioni di una certa profondità ecc.. Non è poi una tragedia; un buon lavaggio con acqua e sapone aiutandosi con un vecchio spazzolino da denti risolve il problema. Nelle lucidature con il trapanino invece non va bene ed anche il tremillimetri è poco adatto. Io mi sono trovato bene con i prodotti per odontotecnici (non ridete, non è uno scherzo). Vengono utilizzati per la lucidatura finale della resina delle protesi, quindi siamo abbastanza in linea con le caratteristiche del materiale delle nostre amate penne.
Nelle forniture per odontotecnici si trovano anche delle ottime spazzole in cotone da montare sul trapanino. Non fatevi assolutamente venire l'idea di utilizzare spazzole in feltro, camoscio ecc. perché scaldano e bruciano la penna. Voi pensate di lucidare e ci trovate dei solchi. Ciò vale vieppiù con il Dremel, che parte a razzo, ed anche al minimo frulla intorno ai 20.000 giri/min.. La spazzola di cotone invece, mal che vada si sbruciacchia (per modo di dire) lei e non provoca danni.


Personalmente non uso trapanini tipo Dremel per lucidare penne in materiale plastico di qualsiasi composizione (troppo veloce) ; sbaglierò ma ritengo che anche 1000/1500 giri/min. siano anche troppi; ho adattato un vecchio avvitatoreche gira suui 5/600 giri e non ho problemi di cottura della plastica.

Offline Pupa

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #24 il: Aprile 14, 2011, 08:19:32 am »
...io tutto a mano.. :set2010027:
al massimo, 60 giri al minuto  :set2010021:

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #25 il: Aprile 14, 2011, 08:51:59 am »
...io tutto a mano.. :set2010027:
al massimo, 60 giri al minuto  :set2010021:

E secondo me fai bene a fare tutto a mano

 :set2010001:

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« Risposta #26 il: Aprile 14, 2011, 12:58:07 pm »
...io tutto a mano.. :set2010027:
al massimo, 60 giri al minuto  :set2010021:

E secondo me fai bene a fare tutto a mano

 :set2010001:


a mano anch'io....... rispondo così approfittando dell'assenza di fabbale altrimenti non l'avrei fatto... un assist così per le sue battute......

 :set2010080: :set2010080:

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« Risposta #27 il: Aprile 14, 2011, 14:48:20 pm »
...io tutto a mano.. :set2010027:
al massimo, 60 giri al minuto  :set2010021:

E secondo me fai bene a fare tutto a mano

 :set2010001:
E' giustissimo che facciate come meglio credete. Confesso che faccio a mano anch'io, ma per pigrizia. I risultati con spazzola giusta e trapano - secondo me - sono superiori. Facendo un minimo di attenzione quando si passa su clip, levette ecc., il rischio di fare danni è pari a zero.

a mano anch'io....... rispondo così approfittando dell'assenza di fabbale altrimenti non l'avrei fatto... un assist così per le sue battute......

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« Risposta #28 il: Aprile 14, 2011, 18:05:29 pm »
...io tutto a mano.. :set2010027:
al massimo, 60 giri al minuto  :set2010021:

E secondo me fai bene a fare tutto a mano

 :set2010001:


a mano anch'io....... rispondo così approfittando dell'assenza di fabbale altrimenti non l'avrei fatto... un assist così per le sue battute......

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Re: Povera WIDMAN...
« Risposta #29 il: Aprile 14, 2011, 19:33:17 pm »
Beh, ma infondo ha molto da invidiare alla pasta Iosso e Sidol??

Non conosco la pasta Iosso, ma a mio modesto parere per una lucidatura a mano il vecchio Sidol va benissimo, sia su celluloide che ebanite. Ha il difetto di lasciare un residuo bianco nei solchi delle filettature, nelle incisioni di una certa profondità ecc.. Non è poi una tragedia; un buon lavaggio con acqua e sapone aiutandosi con un vecchio spazzolino da denti risolve il problema. Nelle lucidature con il trapanino invece non va bene ed anche il tremillimetri è poco adatto. Io mi sono trovato bene con i prodotti per odontotecnici (non ridete, non è uno scherzo). Vengono utilizzati per la lucidatura finale della resina delle protesi, quindi siamo abbastanza in linea con le caratteristiche del materiale delle nostre amate penne.
Nelle forniture per odontotecnici si trovano anche delle ottime spazzole in cotone da montare sul trapanino. Non fatevi assolutamente venire l'idea di utilizzare spazzole in feltro, camoscio ecc. perché scaldano e bruciano la penna. Voi pensate di lucidare e ci trovate dei solchi. Ciò vale vieppiù con il Dremel, che parte a razzo, ed anche al minimo frulla intorno ai 20.000 giri/min.. La spazzola di cotone invece, mal che vada si sbruciacchia (per modo di dire) lei e non provoca danni.


Personalmente non uso trapanini tipo Dremel per lucidare penne in materiale plastico di qualsiasi composizione (troppo veloce) ; sbaglierò ma ritengo che anche 1000/1500 giri/min. siano anche troppi; ho adattato un vecchio avvitatoreche gira suui 5/600 giri e non ho problemi di cottura della plastica.

Preso dalla curiosità, ho fatto un salto sul sito Dremel e sono rimasto basito nel constatare che arrivano (fonti del produttore) tranquillamente a 30.000 giri/minuto.
Io ero rimasto fermo ai modelli da max 8.000 giri/minuto tanto che per raggiungere i 30.000 giri/minuto e oltre acquistai un mandrino ad alta velocità costruito appositamente...
Domanda: miracolo della tecnologia o del marketing?

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