Sembra il titolo di un romanzo horror, ed in effetti poco ci manca.
Non credo che sia una cosa capitata a molti, ma a me sì, ed anche un paio di volte. Sono passati parecchi anni ed alcuni particolari di dettaglio non li ricordo, però in sostanza si tratta di questo: avete trovato una vecchia penna, che pertanto, per prima cosa va smontata e pulita. Eseguite diligentemente lo smontaggio e mettete tutto a bagno in un recipiente con acqua tiepida ed un goccio di sapone. Niente più. Nessuna sostanza chimica.
Lasciate tutti in ammollo per diverso tempo; non c'è fretta e l'inchiostro vecchio e secco più tempo ha per sciogliersi e meglio è.
Quando andate a riprendere il tutto in mano per rimontare la penna ecco il dramma: il pennino si è diviso perfettamente in due per il lungo. Naturalmente, come ho fatto io, restate sbigottiti e vi chiedete come ciò sia potuto avvenire. Poi, in mancanza di spiegazioni logiche, arrivate alla conclusione che probabilmente il pennino era già rotto e non ve ne siete accorti; magari era tenuto insieme dallo sporco. Strano, vi ripetete, ma quale altra spiegazione ci può essere?
Eppure c'è; credo di esserci arrivato.
Comunque, dopo tali esperienze devastanti (pensate che in un caso la penna non era neppure la mia e la stavo pulendo per fare un piacere ad un amico. Vaglielo a spiegare...), quando trovo pennini opachi, con una sorta di ossido grigiastro sul lato del conduttore, l'acqua non gliela faccio proprio vedere e li pulisco "a secco", con Sidol o Tremillimetri.
Volete sapere la spiegazione?
Ve la dico dopo. Suspense.....