Quale è un buon prodotto per rifare il bianco delle scritte? Io uso...i colori a tempera del pargolo!!!
Spremutina, passatina con pannetto o fazzolettino asciutto, pochi secondi di attesa e...passatina con stesso pannetto umidiccio per togliere il sovrappiù. Rozzo ma efficace...e reversibile, ma solo se si vuole: benchè venga via subito con acqua, la tempera secca dura più di quel che si può pensare. Certo devono essere deep engravings
Se vuoi un risultato più stabile, ma non per questo totalmente irreversibile, puoi utilizzare gli smalti da modellismo Humbrol (barattolini mignon in metallo). Non intaccano la celluloide né tantomeno l'ebanite. Ne esistono comunque anche versioni all'acqua. Ne dai la quantità minima per riempire le scritte ed appena asciuga, per portare via lo smalto in eccesso, strusci la penna su un panno morbido steso su un piano con una piccola quantità di IOSSO. E' chiaro che il risultato varia molto in funzione di quanto sono incise le scritte.
Se ti penti, con la punta di uno stecchino, uno spazzolino da denti ed una lucidata riporti tutto allo status quo ante.
Ma i colori Humbrol se intendi gli ENAMEL classici utilizzabili anche ad aerografo, sono diluibili con l'acetone ed anche il diluente Humbrol contiene in percentuale una determinata quantità di acetone, dunque non so quanto questi colori siano consigliabili.
Giuro che li ho usati un'infinità di volte e non hanno mai lasciato la benché minima traccia.
Fortuna, non saprei spiegarlo in altro modo.
Io pratico il modellismo aeronautico da almeno 23 anni e gli smalti Humbrol li ho sempre utilizzati e la il diluirli con l'acetone accelera l'essiccazione perché come si sa evapora rapidamente. Utile specialmente quando i modellini si colorano a pennello, mentre ad aerografo è meglio utilizzare il diluente Humbrol che avendo una percentuale minore di acetone rallenta l'asciugatura del colore.
Per le penne, se proprio dovessi consigliare un colore da modellismo segnalerei i colori acrilici diluibili con acqua o al massimo acqua distillata. Molto validi sono i Tamiya o i Testor...
Però comunque sia io personalmente non li utilizzerei mai sulle penne.
No, non può essere fortuna, l'ho fatto una quantità di volte tale che non potrebbe essere andato sempre bene solo per fortuna. Per esempio un sacco di volte ho rifatto le righe colorate sulle Conklin Endura.
Usare le versioni all'acqua può essere una ulteriore forma di cautela, ma vi invito a provare gli smalti su qualche rottame, pronto a scommettere che non accadrà nulla alla celluloide.
Non dubito,( a breve). Ho provato anche io molti anni fa, poi mi sono detto come mai non ho mai visto smalti nelle incisioni fatte dalle Case? Perchè anche la Gravo( macchine per incidere) fornisce dei particolari pastelli per colorare le scritte sulle materie plastiche e invece particolari smalti per i metalli? Allora ho pensato che un motivo ci sarà sicuramente stato e pensandoci il motivo erano i solventi.
Siamo assolutamente daccordo che la celluloide delle nostre penne sia un materiale delicato e che molte siano le sostanze chimiche che possono procurargli danni irreparabili. Se le penne avessero i capelli gli si drizzerebbero in testa al solo sentir parlare di solventi per vernici!
Però non è proprio sempre così; L'acquaragia, per esempio, non la danneggia. Gli smalti Humbrol allo stato "nature" utilizzano evidentemente il solvente che viene dalla stessa casa venduto, che con l'acquaragia è pappa & ciccia (probabilemnte solo un pò più raffinato ed un pò meno puzzolente) e pertanto non fanno danni.
Comunque della stessa casa esiste anche la versione all'acqua (hanno il contenitore in palstica) e siamo concordi che con quello ci si mette al riparo da malaugurate variazioni che magari poterebbero essere introdotte nella produzione. Dopodiché ognuno utilizzi ciò che preferisce, a seconda dei propri gusti e delle proprie esigenze.
Mai comunque mi sognerei di consigliare agli amici del forum soluzioni anche solo potenzialmente dannose senza prima metterli in guardia.
Poi, detto tra noi, a me questi interventi piacciano solo se finalizzati a ripristinare una situazione d'origine, tipo il numero rosso sul fondello delle Waterman's, o giusto i righini colorati sulle Endura. Non credo che fossero molti altri i casi di penne prodotte con il colore nelle incisioni. Mi sembra piuttosto una mania intervenuta ai giorni nostri, che trovo giustificabile per esigenze fotografiche, ma molto meno "perché così sembra appena uscita di fabbrica".