Autore Topic: Io faccio così....  (Letto 11013 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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Io faccio così....
« il: Maggio 07, 2011, 19:55:54 pm »
Vi mostro la tecnica che uso per riparare l'ebanite.
Poiché e solo a scopo esplicativo, non vado troppo per il sottile. Scelgo tra i rottami un cappuccio di una Pelikan 100N che ha una grossa frattura un pò sbeccata.
Un primo consiglio: se le parti non combaciano più, dategli una robusta scaldata col phon e lasciatela raffreddare senza toccarlo: l'ebanite ha una proprietà fantastica; una specie di memoria della forma originale, ed in questo modo è molto probabile che i lembi della frattura tornino a combaciare o che un puntale ovalizzato torni rotondo.
Torniamo al cappuccio: la prima cosa da fare è una profonda pulizia delle superfici. Inserire uno stecchino nella frattura aiuta a tenerla aperta. L'ebanite patisce poche cose, quindi va bene sia la candeggina che l'alcool (che sulla celluloide è letale).
(foto 1)
Per la riparazione occorre della polvere di ebanite, ottenuta consumando qualche rottame (pulito, però) con carta abrasiva non troppo grossolana; una 360 può andare bene per ottenere della polvere bella sottile.
Se ne prende una piccola quantità e la si mescola bene a dell'adesivo cianacrilico (Attak), sino ad ottenere una pappetta abbastanza fluida.
(foto 2)
Aiutandosi con uno stecchino si stende il composto, facendolo penetrare accuratamente nella frattura
(foto 3 e 4)
Si lascia asciugare. Basta pochissimo tempo, perché la polvere favorisce l'essicazione; se si esagera (ma si esagera proprio) la reazione è addirittura istantanea con sviluppo di vapori non propriamente balsamici....
Quando è asciutto può essere necessario aggiungere ulteriore composto (da rifare fresco) se la prima mano si è ritirata troppo.
(foto 5)
La prima parte della levigatura si può fare in modo abbastanza grossolano; io uso una lima abbastanza sottile per togliere il materiale in eccesso. Dopodiché si prosegue con carta abrasiva sottile: prima la 800 poi la 1200.
(foto 6 e 7)
A questo punto si può lucidare con i soliti prodotti: Sidol, Tremillimetri, Iosso. Ed ecco il risultato finale.
(foto 8 )
Il risultato non è perfetto: si vede una sottilissima riga: è la prima parte della frattura deve il miscuglio non è penetrato. Volendo si potrebbe ritoccare quella zona.
D'altra parte dovendo lavorare e contemporaneamente fotografare, qualche imperfezione si poteva mettere in conto....
 


 



Offline Wallygator

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Re: Io faccio così....
« Risposta #1 il: Maggio 08, 2011, 07:40:34 am »
 :set2010001: :set2010090: Ottimo!

Offline alfredop

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Re: Io faccio così....
« Risposta #2 il: Maggio 08, 2011, 12:38:02 pm »
Bravissimo  :set2010090:
Ma la lucidata finale come è stata effettuata?

Alfredo

Online Giuseppe Tubi

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Re: Io faccio così....
« Risposta #3 il: Maggio 08, 2011, 13:06:13 pm »
Bravissimo  :set2010090:
Ma la lucidata finale come è stata effettuata?

Alfredo
Nel caso specifico, con il Tremillimetri, ma poco o nulla sarebbe cambiato usando il Sidol o la Iosso.

Online turin-pens

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Re: Io faccio così....
« Risposta #4 il: Maggio 08, 2011, 15:56:21 pm »
Lavoro davvero notevole e rimarchevole, unico dubbio è sull'utilizzo dell'Attak e di qualsiasi altro collante cianoacrilico è la rapidità di invecchiamento che causa prima la cristallizzazione del collante e successivamente il suo cedimento.

Online Giuseppe Tubi

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Re: Io faccio così....
« Risposta #5 il: Maggio 08, 2011, 16:14:52 pm »
Lavoro davvero notevole e rimarchevole, unico dubbio è sull'utilizzo dell'Attak e di qualsiasi altro collante cianoacrilico è la rapidità di invecchiamento che causa prima la cristallizzazione del collante e successivamente il suo cedimento.
Non so dirti, sinora non ho notato problemi sulle riparazioni fatte con questo sistema, però non sono passati tanti anni da poterli escludere definitivamente.
Dopo quanto tempo hai riscontrato i problemi di cui parli?
Non conosco nemmeno se il decoloramento tipico dell'ebanite potrebbe evidenziare differenze. Ma questo è un problema secondario, scongiurabile tenendo lucida la penna.
D'altro canto, dei metodi provati, questo è sinora quello che mi da i risultati migliori. Se qualcuno mostrasse una "ricetta" alternativa, magari migliore, ne sarei lieto.
P.S. perché al posto del numero otto (indicazione della foto) è venuta fuori quella faccetta?

Offline alfredop

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Re: Io faccio così....
« Risposta #6 il: Maggio 08, 2011, 16:18:41 pm »
Bravissimo  :set2010090:
Ma la lucidata finale come è stata effettuata?

Alfredo
Nel caso specifico, con il Tremillimetri, ma poco o nulla sarebbe cambiato usando il Sidol o la Iosso.
Io ho provato a lucidare con il sidol una Waterman 94, ma l'ebanite è rimasta marrone. Hai lucidato a mano o hai usato una spazzola?

Alfredo

Online turin-pens

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Re: Io faccio così....
« Risposta #7 il: Maggio 08, 2011, 16:31:08 pm »
Lavoro davvero notevole e rimarchevole, unico dubbio è sull'utilizzo dell'Attak e di qualsiasi altro collante cianoacrilico è la rapidità di invecchiamento che causa prima la cristallizzazione del collante e successivamente il suo cedimento.
Non so dirti, sinora non ho notato problemi sulle riparazioni fatte con questo sistema, però non sono passati tanti anni da poterli escludere definitivamente.
Dopo quanto tempo hai riscontrato i problemi di cui parli?
Non conosco nemmeno se il decoloramento tipico dell'ebanite potrebbe evidenziare differenze. Ma questo è un problema secondario, scongiurabile tenendo lucida la penna.
D'altro canto, dei metodi provati, questo è sinora quello che mi da i risultati migliori. Se qualcuno mostrasse una "ricetta" alternativa, magari migliore, ne sarei lieto.
P.S. perché al posto del numero otto (indicazione della foto) è venuta fuori quella faccetta?

Ho riscontrato che tende a cedere dopo qualche anno e il dramma è che non si riesce più a togliere la colla vecchia per cui anche pensare un'altra soluzione diventa un problema, bisognerebbe pensare invece a un collante gommoso e vedere che succede.
Io all'Attak ho rinunciato, pensa che lo uso come fissativo per prese su tornio, sapendo che dopo qualche giorno proprio perché cristallizza, con una minima forza cede.

Per la faccina: è comparsa perché hai scritto il numero otto (in cifra) attaccato alla parentesi, il database del forum lo ha sostituito con l'emoticon 8)

Online Giuseppe Tubi

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Re: Io faccio così....
« Risposta #8 il: Maggio 08, 2011, 16:41:48 pm »
Bravissimo  :set2010090:
Ma la lucidata finale come è stata effettuata?

Alfredo
Nel caso specifico, con il Tremillimetri, ma poco o nulla sarebbe cambiato usando il Sidol o la Iosso.
Io ho provato a lucidare con il sidol una Waterman 94, ma l'ebanite è rimasta marrone. Hai lucidato a mano o hai usato una spazzola?

Alfredo
Chiariamo subito: in questo caso l'ebanite è tornata nera in virtù del trattamento con carta abrasiva, che pur sottilissima (la stessa che si usa per togliere le rigature dai vetri in plastica degli orologi) asporta comunque del materiale dalla superficie, che coincide con quello alterato. E' un'operazione molto comoda e semplice che non ha nessuna controindicazione, a meno che non vi siano incisioni superficiali sull'ebanite (decori o scritte) che rischierebbero di essere cancellate.
Pulendo con un lucidante e lo straccio hai un'azione molto più blanda e più rispettosa delle incisioni, dato che il panno le segue meglio della carta abrasiva. L'estetica migliora senz'altro (basta vedere quanto marrone resta nello straccio), ma difficilmente si riesce a risolvere il problema.

Offline alfredop

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Re: Io faccio così....
« Risposta #9 il: Maggio 08, 2011, 17:10:49 pm »
Ok, allora l'ultima domanda, quanti grit ha la carta abrasiva che hai usato?

Alfredo

Online Giuseppe Tubi

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Re: Io faccio così....
« Risposta #10 il: Maggio 08, 2011, 17:44:11 pm »
Lavoro davvero notevole e rimarchevole, unico dubbio è sull'utilizzo dell'Attak e di qualsiasi altro collante cianoacrilico è la rapidità di invecchiamento che causa prima la cristallizzazione del collante e successivamente il suo cedimento.
Non so dirti, sinora non ho notato problemi sulle riparazioni fatte con questo sistema, però non sono passati tanti anni da poterli escludere definitivamente.
Dopo quanto tempo hai riscontrato i problemi di cui parli?
Non conosco nemmeno se il decoloramento tipico dell'ebanite potrebbe evidenziare differenze. Ma questo è un problema secondario, scongiurabile tenendo lucida la penna.
D'altro canto, dei metodi provati, questo è sinora quello che mi da i risultati migliori. Se qualcuno mostrasse una "ricetta" alternativa, magari migliore, ne sarei lieto.
P.S. perché al posto del numero otto (indicazione della foto) è venuta fuori quella faccetta?

Ho riscontrato che tende a cedere dopo qualche anno e il dramma è che non si riesce più a togliere la colla vecchia per cui anche pensare un'altra soluzione diventa un problema, bisognerebbe pensare invece a un collante gommoso e vedere che succede.
Io all'Attak ho rinunciato, pensa che lo uso come fissativo per prese su tornio, sapendo che dopo qualche giorno proprio perché cristallizza, con una minima forza cede.

Per la faccina: è comparsa perché hai scritto il numero otto (in cifra) attaccato alla parentesi, il database del forum lo ha sostituito con l'emoticon 8)
Penso che qualche anno dalle prime riparazioni sia anche passato. Incrocio le dita.
La mia impressione è comunque che gli adesivi tipo Attak (come saprai nella linea professionale della Loctite ce n'è una quantità di tipi) abbiano comportamenti molto diversi a seconda delle modalità d'uso; p. es. funzionano malissimo in spessori elevati, tipo strati multipli. Sembra invece che diano il meglio quando riescono a legarsi intimamente con materiali inerti, tipo se possono penetrare nella struttura delle parti da incollare, o se -come nel caso- mescolati con polveri.  
Che io sappia, Attak & C. si eliminano facilmente con delle temperature piuttosto elevate, specie con fiamma viva. Ciò va bene per i metalli, ma naturalmente è incompatibile con i materiali delle penne, comprese tutte le plastiche.
Efficace anche l'apposito gel sciogli colla, innocuo per l'ebanite ma non utilizzabile però sulla celluloide, perché scioglie anch'essa.

Online Giuseppe Tubi

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Re: Io faccio così....
« Risposta #11 il: Maggio 08, 2011, 17:53:32 pm »
Ok, allora l'ultima domanda, quanti grit ha la carta abrasiva che hai usato?

Alfredo

Se con "grit" s'intende la grana, come mi pare, l'ho scritto: con la 800 fai una sgrossatura, se necessaria. Con una 1200 - 1500 fai l'ultima finitura, prima della lucidatura.
Se il grit è un'altra cosa, spiegamelo perché "'un lo so".
Fai pure tutte le domande che vuoi, se sono in grado di risponderti, lo faccio con piacere.

Offline alfredop

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Re: Io faccio così....
« Risposta #12 il: Maggio 08, 2011, 18:26:28 pm »
Ok, allora l'ultima domanda, quanti grit ha la carta abrasiva che hai usato?

Alfredo

Se con "grit" s'intende la grana, come mi pare, l'ho scritto: con la 800 fai una sgrossatura, se necessaria. Con una 1200 - 1500 fai l'ultima finitura, prima della lucidatura.
Se il grit è un'altra cosa, spiegamelo perché "'un lo so"
si il grit è la grana.

Alfredo

Online Giuseppe Tubi

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Re: Io faccio così....
« Risposta #13 il: Maggio 08, 2011, 18:33:37 pm »
Ok, allora l'ultima domanda, quanti grit ha la carta abrasiva che hai usato?

Alfredo

Se con "grit" s'intende la grana, come mi pare, l'ho scritto: con la 800 fai una sgrossatura, se necessaria. Con una 1200 - 1500 fai l'ultima finitura, prima della lucidatura.
Se il grit è un'altra cosa, spiegamelo perché "'un lo so"
si il grit è la grana.

Alfredo
Io per lavorare meglio cerco di fissarmi il cappuccio " a sbalzo", p. es. incastrando all'interno un bastoncino avvolto in uno striscia di stoffa e fissando il bastoncino nella morsa. A quel punto con una striscia di carta abrasiva tenuta tra le due mani riesci a passare con una buona uniformità almeno 1/3 della circonferenza per volta

Offline Ambros

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Re: Io faccio così....
« Risposta #14 il: Maggio 08, 2011, 18:35:38 pm »
Tutto molto interessante! :set2010090:

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