Vi mostro la tecnica che uso per riparare l'ebanite.
Poiché e solo a scopo esplicativo, non vado troppo per il sottile. Scelgo tra i rottami un cappuccio di una Pelikan 100N che ha una grossa frattura un pò sbeccata.
Un primo consiglio: se le parti non combaciano più, dategli una robusta scaldata col phon e lasciatela raffreddare senza toccarlo: l'ebanite ha una proprietà fantastica; una specie di memoria della forma originale, ed in questo modo è molto probabile che i lembi della frattura tornino a combaciare o che un puntale ovalizzato torni rotondo.
Torniamo al cappuccio: la prima cosa da fare è una profonda pulizia delle superfici. Inserire uno stecchino nella frattura aiuta a tenerla aperta. L'ebanite patisce poche cose, quindi va bene sia la candeggina che l'alcool (che sulla celluloide è letale).
(foto 1)
Per la riparazione occorre della polvere di ebanite, ottenuta consumando qualche rottame (pulito, però) con carta abrasiva non troppo grossolana; una 360 può andare bene per ottenere della polvere bella sottile.
Se ne prende una piccola quantità e la si mescola bene a dell'adesivo cianacrilico (Attak), sino ad ottenere una pappetta abbastanza fluida.
(foto 2)
Aiutandosi con uno stecchino si stende il composto, facendolo penetrare accuratamente nella frattura
(foto 3 e 4)
Si lascia asciugare. Basta pochissimo tempo, perché la polvere favorisce l'essicazione; se si esagera (ma si esagera proprio) la reazione è addirittura istantanea con sviluppo di vapori non propriamente balsamici....
Quando è asciutto può essere necessario aggiungere ulteriore composto (da rifare fresco) se la prima mano si è ritirata troppo.
(foto 5)
La prima parte della levigatura si può fare in modo abbastanza grossolano; io uso una lima abbastanza sottile per togliere il materiale in eccesso. Dopodiché si prosegue con carta abrasiva sottile: prima la 800 poi la 1200.
(foto 6 e 7)
A questo punto si può lucidare con i soliti prodotti: Sidol, Tremillimetri, Iosso. Ed ecco il risultato finale.
(foto 8 )
Il risultato non è perfetto: si vede una sottilissima riga: è la prima parte della frattura deve il miscuglio non è penetrato. Volendo si potrebbe ritoccare quella zona.
D'altra parte dovendo lavorare e contemporaneamente fotografare, qualche imperfezione si poteva mettere in conto....