Autore Topic: 12/10/2011  (Letto 14665 volte)

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Offline maxjeezus

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12/10/2011
« il: Ottobre 12, 2011, 10:50:03 am »
Oggi metto alla prova un recente acquisto: Aurora 88 con cappuccio Nikargenta. Bel pennino medio e flessibile, ma un pò "sbavosa" quando chiusa col cappuccio (c'è qualche discussione su come rimediare a questo inconveniente? la cercherò).

Sullo sfondo il mio quotidiano preferito.



Online Giuseppe Tubi

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Re: 12/10/2011
« Risposta #1 il: Ottobre 12, 2011, 12:25:08 pm »
Oggi metto alla prova un recente acquisto: Aurora 88 con cappuccio Nikargenta. Bel pennino medio e flessibile, ma un pò "sbavosa" quando chiusa col cappuccio (c'è qualche discussione su come rimediare a questo inconveniente? la cercherò).

Sullo sfondo il mio quotidiano preferito.

Gli unici problemi riscontrabili sulla 88 (una penna che a mio avviso sfiora ancora oggi la perfezione) sono quelli di una non perfetta tenuta dello stantuffo. Cosa più che comprensibile data l'età. Per qualla che è la mia esperienza, molto spesso per ottenere nuovamente una perfetta tenuta basta scomporre le varie rondelle che compongono il pistone, alternanza di anelli di gomma e di feltro (o qualcosa di simile) pulirli per bene, e rimontarli nello stesso ordine dopo averli lubrificati con un poco di grasso al silicone o simili. Non ho mai riscontrato nelle 88 altri problemi. Bada bene che una tenuta imperfetta dello stantuffo non è detto che determini sempre e solo difficoltà nel riempimento; spesso la penna riesce a caricare ma un lieve trafilaggio d'aria fa scendere verso il pennino una quantità eccessiva d'inchiostro.
Attenzione allo smontaggio del puntale: è sigillato con qualcosa di simile alla pece e quindi è meglio scaldarlo un attimo con un phon prima di svitarlo.

Online turin-pens

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Re: 12/10/2011
« Risposta #2 il: Ottobre 12, 2011, 13:57:28 pm »
Oggi metto alla prova un recente acquisto: Aurora 88 con cappuccio Nikargenta. Bel pennino medio e flessibile, ma un pò "sbavosa" quando chiusa col cappuccio (c'è qualche discussione su come rimediare a questo inconveniente? la cercherò).

Sullo sfondo il mio quotidiano preferito.

Gli unici problemi riscontrabili sulla 88 (una penna che a mio avviso sfiora ancora oggi la perfezione) sono quelli di una non perfetta tenuta dello stantuffo. Cosa più che comprensibile data l'età. Per qualla che è la mia esperienza, molto spesso per ottenere nuovamente una perfetta tenuta basta scomporre le varie rondelle che compongono il pistone, alternanza di anelli di gomma e di feltro (o qualcosa di simile) pulirli per bene, e rimontarli nello stesso ordine dopo averli lubrificati con un poco di grasso al silicone o simili. Non ho mai riscontrato nelle 88 altri problemi. Bada bene che una tenuta imperfetta dello stantuffo non è detto che determini sempre e solo difficoltà nel riempimento; spesso la penna riesce a caricare ma un lieve trafilaggio d'aria fa scendere verso il pennino una quantità eccessiva d'inchiostro.
Attenzione allo smontaggio del puntale: è sigillato con qualcosa di simile alla pece e quindi è meglio scaldarlo un attimo con un phon prima di svitarlo.

Approvo al 100% tutto quello che è stato scritto da Ignazio.

 :set2010001:

Online turin-pens

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Re: 12/10/2011
« Risposta #3 il: Ottobre 12, 2011, 13:59:50 pm »
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Sullo sfondo il mio quotidiano preferito.


Questo invece è il mio!


Offline eric47

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Re: 12/10/2011
« Risposta #4 il: Ottobre 12, 2011, 14:26:23 pm »
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Sullo sfondo il mio quotidiano preferito.


Questo invece è il mio!


Questo è la mia (rivista)*

*N.B. Il titolo mi ha fatto ridere. Sono molto apolitico.

Online Giuseppe Tubi

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Re: 12/10/2011
« Risposta #5 il: Ottobre 12, 2011, 14:51:01 pm »
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Sullo sfondo il mio quotidiano preferito.


Questo invece è il mio!


Il mio quotidiano preferito SAREBBE quello che riesce a vivere stando sul mercato, vale a dire per gli introiti derivanti dalla vendita del giornale, comprese pubblicità ed annunci e non grazie agli scandalosi finanziamenti pubblici.
Mi da fortemente sui maroni che tutti i giorni, io e tutti gli altri italiani, si compri di fatto giornali e riviste delle quali non ci frega un tubo di nulla. Potrei capire se ricevessero un sostegno pubblicazioni di alto contenuto scientifico o culturale che per il ristretto numero dei lettori non avrebbero possibilità di sopravvivenza, ma pensare che oltre a tutti i quotidiani dobbiamo mantenerci anche riviste tipo "Il cavallo", che cito a puro titolo d'esempio.

Offline maxjeezus

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Re: 12/10/2011
« Risposta #6 il: Ottobre 12, 2011, 15:15:18 pm »
Il mio quotidiano preferito SAREBBE quello che riesce a vivere stando sul mercato...

Se così fosse sul "mercato" ci starebbero solo i quotidiani del potente di turno. La faccio breve: pensi davvero che l'informazione, o meglio il "diritto all'informazione" sia un bene assoggettabile alle sole logiche di mercato?

...pensare che oltre a tutti i quotidiani dobbiamo mantenerci anche riviste tipo "Il cavallo", che cito a puro titolo d'esempio.

Questo è il vero problema. Non me ne vogliano i cavalli, o i falsi quotidiani cooperativi, ma ciò che lo stato deve imparare a fare è distinguere tra chi fa informazione, anche di parte, e chi semplicemente si inventa una testata per succhiare qualche risorsa al paese.



Offline fabbale

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Re: 12/10/2011
« Risposta #7 il: Ottobre 12, 2011, 15:53:50 pm »
Il vero VISIONARIO è questo....

 :set2010078:

Offline maxjeezus

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Re: 12/10/2011
« Risposta #8 il: Ottobre 12, 2011, 15:59:37 pm »
Il vero VISIONARIO è questo....

 :set2010078:

Grande!

Offline maxjeezus

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Re: 12/10/2011
« Risposta #9 il: Ottobre 12, 2011, 16:08:17 pm »
Gli unici problemi riscontrabili sulla 88 (una penna che a mio avviso sfiora ancora oggi la perfezione) sono quelli di una non perfetta tenuta dello stantuffo. Cosa più che comprensibile data l'età. Per qualla che è la mia esperienza, molto spesso per ottenere nuovamente una perfetta tenuta basta scomporre le varie rondelle che compongono il pistone, alternanza di anelli di gomma e di feltro (o qualcosa di simile) pulirli per bene, e rimontarli nello stesso ordine dopo averli lubrificati con un poco di grasso al silicone o simili. Non ho mai riscontrato nelle 88 altri problemi. Bada bene che una tenuta imperfetta dello stantuffo non è detto che determini sempre e solo difficoltà nel riempimento; spesso la penna riesce a caricare ma un lieve trafilaggio d'aria fa scendere verso il pennino una quantità eccessiva d'inchiostro.
Attenzione allo smontaggio del puntale: è sigillato con qualcosa di simile alla pece e quindi è meglio scaldarlo un attimo con un phon prima di svitarlo.

Tornando alla penna, le perdite di inchiostro all'interno del cappuccio, sono da attribuire come dici solo alla tenuta dello stantuffo o centra qualcosa anche il cappuccio?

Da una qualche parte mi pare d'aver letto che anche una eccessiva aerazione, proveniente appunto dal cappuccio può favorire il fenomeno. Nevvero?

Online Giuseppe Tubi

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Re: 12/10/2011
« Risposta #10 il: Ottobre 12, 2011, 16:25:55 pm »
Il mio quotidiano preferito SAREBBE quello che riesce a vivere stando sul mercato...

Se così fosse sul "mercato" ci starebbero solo i quotidiani del potente di turno. La faccio breve: pensi davvero che l'informazione, o meglio il "diritto all'informazione" sia un bene assoggettabile alle sole logiche di mercato?

...pensare che oltre a tutti i quotidiani dobbiamo mantenerci anche riviste tipo "Il cavallo", che cito a puro titolo d'esempio.

Questo è il vero problema. Non me ne vogliano i cavalli, o i falsi quotidiani cooperativi, ma ciò che lo stato deve imparare a fare è distinguere tra chi fa informazione, anche di parte, e chi semplicemente si inventa una testata per succhiare qualche risorsa al paese.

Io, per principio do credito alle persone; nella fattispecie do credito ai miei connazionali di avere un cervello con un sufficiente numero di neuroni. Pertanto ho una certa fiducia che se il giornale del potente di turno scrive puttanate, non è detto che la gente lo compri per forza. Tantopiù oggi, in un era in cui l'informazione e la contro-informazione sono impossibili da fermare. Non ci riescono neppure in Cina.
Se non fosse così e la gente ascoltasse solo chi grida più forte, ci sarebbe la maggior parte delle persone pendenti dalle labbra di Emilio Fede, convinte che governo e premier stanno lavorando a meraviglia, che siamo nel paese dei balocchi in attesa dell'atterraggio del genio della lampada.
Se fossimo un paese tanto ricco da potere assistere chi non riesce a stare sul mercato, non vedo perché non dovremmo dare contributi anche al verduraio di quartiere che non riesce a sostenere la concorrenza dell'ipermercato di turno.
Guarda te da un'Aurora 88 dove siamo andati a finire....

Offline maxjeezus

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Re: 12/10/2011
« Risposta #11 il: Ottobre 12, 2011, 17:07:07 pm »
.... Guarda te da un'Aurora 88 dove siamo andati a finire....
E pensare che proprio io, qualche giorno fa, ho criticato la scarza coerenza di alcuni post... :set2010054:

Online Giuseppe Tubi

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Re: 12/10/2011
« Risposta #12 il: Ottobre 12, 2011, 17:34:07 pm »
Gli unici problemi riscontrabili sulla 88 (una penna che a mio avviso sfiora ancora oggi la perfezione) sono quelli di una non perfetta tenuta dello stantuffo. Cosa più che comprensibile data l'età. Per qualla che è la mia esperienza, molto spesso per ottenere nuovamente una perfetta tenuta basta scomporre le varie rondelle che compongono il pistone, alternanza di anelli di gomma e di feltro (o qualcosa di simile) pulirli per bene, e rimontarli nello stesso ordine dopo averli lubrificati con un poco di grasso al silicone o simili. Non ho mai riscontrato nelle 88 altri problemi. Bada bene che una tenuta imperfetta dello stantuffo non è detto che determini sempre e solo difficoltà nel riempimento; spesso la penna riesce a caricare ma un lieve trafilaggio d'aria fa scendere verso il pennino una quantità eccessiva d'inchiostro.
Attenzione allo smontaggio del puntale: è sigillato con qualcosa di simile alla pece e quindi è meglio scaldarlo un attimo con un phon prima di svitarlo.

Tornando alla penna, le perdite di inchiostro all'interno del cappuccio, sono da attribuire come dici solo alla tenuta dello stantuffo o centra qualcosa anche il cappuccio?

Da una qualche parte mi pare d'aver letto che anche una eccessiva aerazione, proveniente appunto dal cappuccio può favorire il fenomeno. Nevvero?

Tornando alla penna:
Se si trattase di una qualunsue penna d'epoca, sarei portato a considerare fisiologici certi difettucci, perlopiù derivanti da diffusori poco idonei a trattenre un eccessivo flusso d'inchiostro, che potrebbe essere dovuto a diversi motivi del tutto normali: il calore della mano che dilata l'aria nel serbatoio quando questo inizia a svuotarsi, oppure qualche scrollone di troppo: classico è il "lancio della giacca" con la penna nel taschino. Sono tutti eventi in grado di far finire qualche goccia d'inchiostro all'interno del cappuccio a penna chiusa, che sporca il puntale e conseguentemente le dita.  
Questi "limiti" della maggior parte delle penne d'epoca sono in realtà molto spostati in avanti nella mitica 88, dotata di un diffusore diabolicamente avanzato ed in grado di "ammortizzare" eccessi d'inchiostro al pari - e spesso meglio - di molte penne moderne. In conclusione: una 88 in efficienza non deve dare i problemi che lamenti.
L'areazione del cappuccio, intendendo i forellini presenti in numero variabile sul predetto, non ha altra funzione se non quella di evitare l'effetto "pompa" provocato nell'estrazione della penna, con il conseguente richiamo d'inchiostro sul pennino.
Devi al contrario tenere d'occhio il forellino presente sul corpo della 88: ha la funzione di compensare le variazioni di pressione che inevitabilmente si generano "alle spalle" del pistone: quando aspira l'inchiostro, comprime l'aria all'interno del corpo e quando lo scarica, aspira dalla parte retrostante. L'occlusione si questo forellino da parte di atavica sporcizia è tutt'altro che infrequente e qualche problema potrebbe causarlo. Il forellino è inoltre un'importante "spia" sull'efficienza del pistone: fuoriuscite d'inchiostro (e conseguenti macchie sulle mani nella zona del palmo) sono indice inequivocabile di trafilaggi che vanno eliminati.  

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Re: 12/10/2011
« Risposta #13 il: Ottobre 12, 2011, 18:01:40 pm »
Poiché Ignazio ha già scritto tutto e sostanzialmente lo condivido in toto, non mi dilungo sulle virtù della 88 ma mi limito a dire che se oggi una penna moderna, fosse costruita con la medesima qualità della 88, qualsiasi marca Montblanc inclusa, chiederebbero almeno 1500 euro. Invece una 88 in condizioni spettacolari si trova a poco prezzo e spesso tutti noi abbiamo pure il coraggio di lamentarci che costa troppo!

 :set2010002:

Offline Wallygator

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Re: 12/10/2011
« Risposta #14 il: Ottobre 12, 2011, 18:21:21 pm »
88ista for ever! :set2010001:
Per quanto concerne l'informazione normalmente leggo Repubblica o La Stampa; comunque occorre dare atto che Internet ha molto ampliato le nostre possibilità, offrendoci l'occasione di confrontare le varie opinioni....
p.s. Bellissima l'immagine di Fab; speriamo che non invitino quel soggetto a fare una "lectio magistralis" come quella del compianto Steve Jobs....chissà quanti "nanetti" (frassica docet) ci propinerebbe!!!

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