Gli unici problemi riscontrabili sulla 88 (una penna che a mio avviso sfiora ancora oggi la perfezione) sono quelli di una non perfetta tenuta dello stantuffo. Cosa più che comprensibile data l'età. Per qualla che è la mia esperienza, molto spesso per ottenere nuovamente una perfetta tenuta basta scomporre le varie rondelle che compongono il pistone, alternanza di anelli di gomma e di feltro (o qualcosa di simile) pulirli per bene, e rimontarli nello stesso ordine dopo averli lubrificati con un poco di grasso al silicone o simili. Non ho mai riscontrato nelle 88 altri problemi. Bada bene che una tenuta imperfetta dello stantuffo non è detto che determini sempre e solo difficoltà nel riempimento; spesso la penna riesce a caricare ma un lieve trafilaggio d'aria fa scendere verso il pennino una quantità eccessiva d'inchiostro.
Attenzione allo smontaggio del puntale: è sigillato con qualcosa di simile alla pece e quindi è meglio scaldarlo un attimo con un phon prima di svitarlo.
Tornando alla penna, le perdite di inchiostro all'interno del cappuccio, sono da attribuire come dici solo alla tenuta dello stantuffo o centra qualcosa anche il cappuccio?
Da una qualche parte mi pare d'aver letto che anche una eccessiva aerazione, proveniente appunto dal cappuccio può favorire il fenomeno. Nevvero?
Tornando alla penna:
Se si trattase di una qualunsue penna d'epoca, sarei portato a considerare fisiologici certi difettucci, perlopiù derivanti da diffusori poco idonei a trattenre un eccessivo flusso d'inchiostro, che potrebbe essere dovuto a diversi motivi del tutto normali: il calore della mano che dilata l'aria nel serbatoio quando questo inizia a svuotarsi, oppure qualche scrollone di troppo: classico è il "lancio della giacca" con la penna nel taschino. Sono tutti eventi in grado di far finire qualche goccia d'inchiostro all'interno del cappuccio a penna chiusa, che sporca il puntale e conseguentemente le dita.
Questi "limiti" della maggior parte delle penne d'epoca sono in realtà molto spostati in avanti nella mitica 88, dotata di un diffusore diabolicamente avanzato ed in grado di "ammortizzare" eccessi d'inchiostro al pari - e spesso meglio - di molte penne moderne. In conclusione: una 88 in efficienza non deve dare i problemi che lamenti.
L'areazione del cappuccio, intendendo i forellini presenti in numero variabile sul predetto, non ha altra funzione se non quella di evitare l'effetto "pompa" provocato nell'estrazione della penna, con il conseguente richiamo d'inchiostro sul pennino.
Devi al contrario tenere d'occhio il forellino presente sul corpo della 88: ha la funzione di compensare le variazioni di pressione che inevitabilmente si generano "alle spalle" del pistone: quando aspira l'inchiostro, comprime l'aria all'interno del corpo e quando lo scarica, aspira dalla parte retrostante. L'occlusione si questo forellino da parte di atavica sporcizia è tutt'altro che infrequente e qualche problema potrebbe causarlo. Il forellino è inoltre un'importante "spia" sull'efficienza del pistone: fuoriuscite d'inchiostro (e conseguenti macchie sulle mani nella zona del palmo) sono indice inequivocabile di trafilaggi che vanno eliminati.