Questa volta parleremo di alcuni accessori che se utilizzati a dovere, ci semplificano e miglioreranno il nostro lavoro.
Nessun accessorio straordinario, nessun costo esorbitante ma semplici accessori di uso comune.
Punto 1: Il comando a distanza.
Che sia IR o Wireless sostituiscono l'autoscatto e lo scatto flessibile tipici degli apparecchi meccanici a pellicola. La funzione non cambia, eliminando il contatto tra mano e corpo macchina La funzione base, rimane sempre quella di evitare fotografie mosse quando si lavora con il cavalletto.
Molte dellemoderne fotocamere compatte digitali hanno telecomandi evoluti che permettono di variare anche la lunghezza focale dell'ottica zoom a disposizione.
Punto 2: Cartoncino grigio neutro 18%
Accessorio assolutamente indispensabile sia nella fotografia a pellicola che digitale, svolge due importanti ruoli come riferimento per una corretta lettura esposimetrica che come calibratore per il bilanciamento del bianco.
Ha la caratteristica di riflettere sempre e soltanto il 18% della luce che lo illumina, indipendentemente dalla quantità, dalla temperatura cromatica, e dal tipo si sorgente luminosa.
Nel mondo digitale, non esiste sistema migliore per calibrare il punto di bianco tanto da essere indispensabile e insostituibile indipendentemente dalla macchina fotografica che si utilizza, sia essa una compatta da poche centinaia di euro che una reflex super professionale da oltre diecimila euro!
Il cartoncino regna sovrano!
Ne esistono vari modelli di diverso materiale che varia dal cartoncino vero e proprio al nylon, passando per la plastica, fibra di carbonio etc... Il costo varia sostanzialmente a causa di tre fattori come le dimensioni, il materiale e la marca.
Ci sono i modelli pieghevoli Lasolite, I cartoncini classici Kodak, i pannelli plastici della Keno etc...
Punto 3: Cubelight e Softbox
Svolgono la stessa funzione e permettono di ottenere lo stesso risultato, l'unica differenza è il metodo di utilizzo.
Il cubelight diffonde la luce accogliendo il soggetto da fotografare al suo interno, il softbox invece diffonde la luce direttamente alla sorgente.
Noi dobbiamo soltanto decidere quale sistema utilizzare ricordandoci che in entrambi i casi è necessario utilizzare almeno una sorgente luminosa artificiale.
In entrambi i casi, dovremmo sceglierli delle dimensioni opportune, ovvero abbastanza compatti da poter essere utilizzati e riposti con tranquillità ma allo stesso tempo abbastanza grandi da diffondere la luce in modo adeguato senza incorrere in vignettature e cali di luce visibili poi sul corpo della penna.
Per mia esperienza personale, in entrambi i casi, la misura che consiglio si aggira intorno ai 40x40cm
Punto 4: Lenti addizionali
E' il sistema più rapido, semplice ed economico per ottenere fotografie ravvicinate e macro di qualità senza per questo ricorrere a ottiche specialistiche e molto costose.
Tutte le fotocamere digitali compatte, permettono di realizzare fotografie macro da 1cm di distanza dal soggetto e talvolta anche meno! Questo però comporta una serie di problemi che possono essere aggirati utilizzando le lenti addizionali.
Il primo problema e che fotografando da pochi cm di distanza è l'impossibilità di illuminare il soggetto a dovere, ottenendo fotografie scure e prive di dettaglio pur avendo un alto rapporto di riproduzione.
Il secondo problema è la distorsione molto evidente e sempre a "barilotto" tipica delle fotografie ravvicinate fatte con le fotocamere compatte.
Entrambi i problemi, solo dovuti al fatto che per ottenere un alto rapporto di riproduzione (talvolta anche superiore al 1:1) queste fotocamere impostano lo zoom nella sua configurazione ottica grandangolare.
Utilizzando le lenti addizionali invece, potremmo utilizzare lo zoom in configurazione teleobiettivo permettendoci di stare più lontani dal soggetto 15-30cm o più, risolvendo di colpo i due problemi principali sopra descritti.
Stando più lontani, è possibile illuminare meglio il soggetto e grazie al fatto che lo zoom ora è in configurazione teleobiettivo l'immagine sarà più corretta e priva della distorsione a "barilotto"
Le lenti addizionali, sono solitamente vendute a gruppi di tre-quattro nelle diottrie che vanno da +1 a +4 però ci sono anche lenti addizionali più spinte con valori diottrici più elevati che possono arrivare anche a +20 o +30.
Le più diffuse sono quelle dei nomi più diffusi come Nikon, Canon, Olympus, Pentax, Hoya, B+W, Kenko etc... tutte di qualità e tutte acquistabili a pochi euro sia su ebay che nei negozi specializzati in materiale fotografico.
Poiché si avvitano davanti all'obiettivo, prima di acquistarle è bene informarsi se la propria compatta digitale necessiti di un adattatore per poterle utilizzare.
Consiglio anche di acquistarle leggermente più grandi del diametro consigliato così da evitare vignettature. Io ad esempio sulla mia Olympus C2100UZ le utilizzo da 52mm di diametro mentre l'obiettivo monta filtri diametro 49mm. Per utilizzarle ho montato in modo permanente un riduttore 49-52mm
E' in preparazione una scheda tecnica interamente dedicata all'utilizzo delle lenti addizionali.
Punto 5: Il polistirolo.
Costa poco, anzi pochissimo e si trova in pannelli (solitamente di 3mm di spessore) nei colorifici, nelle cartolibrerie, nei brico center etc...
Il polistirolo è sin dal suo debutto un prodotto molto utilizzato nel mondo della fotografia professionale perché permette di riflettere la luce in modo molto morbido e controllato, unendo leggerezza, duttilità e basso costo.
Si può tagliare con un semplice cutter, compasso e addirittura con la matita, producendo pannelli riflettenti/diffusori di qualsiasi forma, dimensione e sempre dal peso contenuto.
Lo possiamo utilizzare per diffondere meglio la luce sul pennino o sulla clip, oppure per meglio definire la testina ed il fondello delle penne ogivali. Il limite risiede tutto nella nostra fantasia.
Con queste parole, si conclude il quinto capitolo. Certamente avrete notato la semplicità e la modestia di tutti gli accessori segnalati, ora tocca a voi!