In effetti, non so se "A caldo" o per mezzo di un collante, uno strato sottilissimo di celluloide potrebbe essere stato incorporato o unito superficialmente.
Intendo strati sottili come potrebbero essere le pellicole cinematografiche. Queste pellicole trasparenti potevano riportare diversi motivi decorativi.
Se avete o vi capita tra le mani una Parker Tootbrush osservate bene i soggetti neri e, ancor di più, le scritte sul corpo della penna. A me danno proprio l'impressione che un sottilissimo strato trasparente sia stato applicato sulla celluloide colorata sottostante.
Ipotesi molto affascinanti.
Purtroppo non possiedo una Tootbrush, ma il tipo di disegno indubbiamente induce a pensare a qualcosa di diverso rispetto alle usuali colorazioni della celluloide. Interessante l'idea della pellicola "fotografica". Non so francamente dire quanto attuabile in pratica; il dubbio è che se si incollasse il lato impressionato, temo che l'emulsione non potrebbe reggere il contatto con acetone o simili; se al contrario restasse all'esterno, difficilmente riuscirebbe reistere all'usura del semplice utilizzo, per non parlare poi di possibili lucidature. Anche questo è un mistero molto intrigante.
Io resto convinto che usualmente le tradizionali sbarre dei serbatoi fossero relaizzate partendo da blocchi di celluloide realizzati con la sovrapposizione di strati alterni neri e trasparenti, tagliando "fette" lungo lo spessore e ricavandone tubi con una giuntatura lungo le linee verticali, che quindi risulterebbe pressoché impossibile localizzare. I disegni più complessi, a ragnatela, possono essere spiegati se il blocco di celluloide a starti viene affettato ortogonalmente agli strati ed inframmezzato da ulteriori fogli neri. La successiva affettatura da cui ricavare i tubi porterebbe ad ottenere fogli quadrettati nei quali una serie di linee nere sono intere (quelle create dagli ultimi strati), mentre le altre s'interrompono incrociando le prime.
Ignazio, con pellicole intendo strati sottilissimi, fogli. Non intendo vere pellicole fotografiche o emulsioni. Forse il richiamo alle pellicole cinematografiche ha creato confusione.
Comunque l'impressione l'ho avuta osservando attentamente una Parker Tootbrush.
Può essere, più verosimilmente, che i neri motivi decorativi siano stati stampati direttamente sulla penna e poi protetti con uno sottile strato protettivo trasparente (celluloide?). C'è chi afferma che le Conway Stewart 22 (floral design) siano state realizzate in questa maniera. Però non ne ho mai vista una dal vero.
Le Montblanc avevano rigature realizzate sulla celluloide, presumibilmente senza strato protettivo.
Quanto sopra potrebbe essere vero per alcune produzioni. Mi trovo poi daccordo su quanto scrivi riguardo gli strati incrociati e alternati e mi sembra più verosimile che le finestre rigate di controllo dell'inchiostro venissero ricavate da tubi (per arrotolamento), come tu scrivi, invece che da barre a strati poi forate.