Spiacente, ma non concordo. Prendi un foglio di celluloide lungo 29, largo cm 3, spesso mm. 1, dopo averlo reso malleabile, lo avvolgi a 45 gradi su di un supporto cilindrico spesso 7 mm., lo incolli ed ottieni un cilindro sempre di circa 29 cm.; dove sta la giuntura centrale? (Etiopia a parte?). Detto in maniera più plebea é l'applicazione ad altro materiale del principio della pasta lavorata al ferretto......
Detta così, sembrerebbe molto semplice ma:
Primo dubbio:
In questo caso, non si tratterebbe più di lavorazione in fogli ma di lavorazione a nastro. Invece, la storia così come è sempre stata raccontata e giunta fino a noi, parla di fogli. E se già prima, parlando di fogli, non ne ho mai trovata menzione su di nessuna pubblicità, giornale e catalogo del periodo, di nastri ancora meno.
Secondo dubbio:
Con la produzione di penne fatte partendo da fogli, si è sempre parlato di produzioni economiche o almeno così si è sempre detto. Però per lavorare la celluloide come dici tu, servirebbe una macchina specifica. Ora mettiamo caso che le grandi aziende del settore come Aurora, Montegrappa, Columbus etc... avessero avuto questa attrezzatura, come la mettiamo con la produzione dell'area di Settimo Torinese che avveniva per lo più in cascine?
Terzo dubbio:
Quando si dice che la celluloide diventa malleabile a basse temperature, non si sta parlando di 50-60 gradi centigradi ma di temperature sempre superiori ai 100 gradi.
Per esperienza diretta di mio padre e successivamente mia, con tutta onestà posso dirti che fino a 140 gradi la celluloide non si muove. Con qualche gradi in più inizia ad essere leggermente malleabile ma non è che la lavori esattamente come vuoi.
A 150 gradi fa le bolle dopodiché brucia.
Allora diciamo che la si potrebbe rendere malleabile col solvente ma onestamente vedi grandi aziende e piccole attività maneggiare questi prodotti in quantità abbastanza sostenute?
Quarto dubbio:
Ammettiamo che sia il sistema da te descritto sia effettivamente applicabile, sottolineo che già è difficoltoso arrotolare della carta da 160gr per metro quadro che all'atto pratico è spessa 0,27mm - 0,28mm (in pratica 3 decimi scarsi).
Quanto sarebbe difficoltoso arrotolare un nastro di celluloide spesso 1mm?
Quinto dubbio:
Ammettiamo abbiamo risolto i problemi di malleabilità, di fissaggio della spirale e che il tubo così ottenuto sia già di per se omogeneo è non ha bisogno nessuna rifinitura interna ed esterna e che, seguendo il tuo principio e avendo l'attrezzatura giusta, siamo riusci a realizzare un tubo spiralato con le misure da te indicate.
Sorge un problema che secondo me è il più importante di tutti, ovvero che la celluloide deve stagionare e quando stagione, si accorcia, si stringe, si deforma e si muove in modo non regolare.
Logica conseguenza è che il tubo spiralato andrebbe ripreso sia all'interno che all'esterno, tutto questo avendo 1mm di celluloide. A questo punto, la penna da dove la tiri fuori?